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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

LE CARTOLINE DEI PRESTITI DI GUERRA (1915-1942)
di Renato Breda
Stato Maggiore Esercito – Ufficio Storico, Roma 1992
pagine 319 con illustrazioni a colori

Presentazione a cura del Capo Ufficio Storico
Che uno Stato debba possedere finanze salde nell’intraprendere un conflitto e che eserciti la sua autorità per raccogliere i fondi necessari, sono concetti già presenti nel più antico trattato di carattere militare che si conosca: “Larte della guerra” del generale cinese Sun-Zi. L’auto-alimentazione delle truppe mediante scorrerie e saccheggi, largamente praticata nell’antichità, ha rappresentato un beneficio limitato ai capi e gregari direttamente coinvolti nelle battaglie. Soltanto in rare occasioni i bottini così raccolti andarono a rimpinguare le casse dello Stato vincitore. La necessità e l’opportunità di raccogliere i fondi necessari per l’erario, in forma metodica e sistematica, è un problema abbastanza recente, che nasce al momento in cui il conflitto non è più un fatto che riguarda solo condottieri ed eserciti, ma coinvolge l’intero Paese ed ai cittadini vengono richieste ulteriori forme di contributo alla condotta della guerra. “Prestito di guerra” è il termine che li identifica. La richiesta che lo Stato fa ai propri cittadini – attuata attraverso complicati, ma allettanti normative – di un prestito in denaro è risultata remunerativa a tal punto che, nel corso della Prima guerra Mondiale, è stata rinnovata per ben sei volte. Naturalmente la richiesta del prestito si è avvalsa della propaganda e del mezzo di comunicazione più diffuso all’epoca: le cartoline. Con le immagini e le parole le cartoline dei prestiti di guerra diffondono il loro messaggio in forma massiccia nel Paese ed al fronte, ponendosi come collegamento diretto fra soldati e popolo. Da tutto ciò l’esigenza di esplorare anche questo fenomeno per una storia traversale degli avvenimenti riguardanti l’Esercito. Esauriente ed articolata, unica nel suo genere, quest’opera colma una lacuna storiografica particolare ed importante, perché dal testo e dalle immagini è possibile cogliere variegati e profondi messaggi sulle guerre che hanno fatto la Storia del nostro paese.

Indice degli argomenti
Presentazione; introduzione; parte prima-la storia: capitolo I (i Prestiti della “grande guerra”), capitolo II (il ricorso a nuovi Prestiti Nazionali in occasione della conquista d’Etiopia e del secondo conflitto mondiale); parte seconda-la lettura: capitolo I (le immagini e i simboli delle cartoline della prima guerra), capitolo II (le cartoline dei Prestiti fascisti nello stile artistico del tempo); parte terza- le cartoline; parte quarta-il catalogo (periodo 1915-19120), (periodo 1935-1936), (periodo 1941-1942); indici: per organismo di emissione, per singolo prestito, per tematica specifica, per illustratore; bibliografia.

(passa con il mouse sopra le immagini per ingrandirle)


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