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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

FRANCHIGIA MILITARE ITALIANA 1912-1946
Prima Guerra Mondiale. Cartoline in franchigia non ufficiali
di Giorgio Cerruto – Roberto Colla
Associazione Italiana Collezionisti Posta Militare, Rimini 2009
pag. 427 con illustrazioni in bianco e nero e a colori

Prefazione a cura di Piero Macrelli
Il 24 maggio 1915 anche l’Italia entrava nell’immane conflitto che da quasi un anno stava divampando in tutta Europa. Doveva essere compiuta l’Unità nazionale, che ancora mancava della Venezia Tridentina, della Venezia Giulia e della Dalmazia. Si pensava ad una guerra breve, ed invece durò quattro lunghissimi anni, lasciando sul terreno quasi 700.000 soldati. E’ ormai assodato che quella guerra servì a cementare l’unità nazionale anche fra le trincee, dove giovani di tutte le regioni d’Italia, che prima d’allora non si erano mai mossi o quasi dai loro dintorni, conobbero altri giovani, tutti accomunati da sentimenti simili: svolgere il compito loro affidato, sopravvivere, mantenere i legami d’affetto con casa, con gli amici, con tutti i conoscenti. E tutto ciò poteva avvenire solo con la posta. Sin da subito, il Comando Supremo aveva messo in piedi un sistema imponente di posta militare, che doveva assicurare le comunicazioni fra il Paese e il Fronte, come si diceva. I soldati potevano scrivere lettere, ma potevano utilizzare anche speciali cartoline in franchigia che l’Esercito metteva a loro disposizione. Erano tipi di cartoline particolari, appositamente preparate, e solo quelle potevano essere usate. Ma la domanda, inaspettatamente, salì moltissimo: troppo forte era il desiderio dei soldati di dare (e ricever) notizie a casa, e la fornitura di cartoline richieste, due milioni al giorno, salì a livelli tali che l’Officina Carte Valori non riuscì più a reggere il ritmo. Da metà giugno 1915 sino all’agosto 1916, quindi, si autorizzò l’uso anche di cartoline di produzione privata, che vari enti, ditte, associazioni, a scopo patriottico o propagandistico o pubblicitario offrirono ai soldati. E’ esattamente di queste cartoline, cosiddette “non ufficiali”, che si occupa questo catalogo. I due autori si erano occupati dell’argomento sin dal lontano 1984, con un primo catalogo che elencava insieme le cartoline ufficiali e quelle non ufficiali. Quella prima opera aveva auto una seconda edizione nel 1995: ne era risultato un volume che si occupava di cartoline, ufficiali e non, delle due guerre mondiali e di quella di Spagna e d’Etiopia; duecentocinquanta pagine dedicate alle franchigie non ufficiali della prima guerra mondiale. Ora, quest’edizione – la terza – che esce per i tipi dell’A.I.C.P.M. – comprende solo ed esclusivamente le cartoline non ufficiali della prima guerra mondiale, eppure consta di oltre quattrocento pagine, cioè veramente molte in più rispetto alla precedente. Basterebbe questo dato a dare a tutti l’idea del lavoro e del rinnovamento profondo dell’opera rispetto all’ultima edizione. Il merito và, naturalmente, ai due autori: e qui mi sia permesso rivolgere un commosso pensiero a Giorgio Cerruto, recentemente scomparso. Ma non và solo a loro: infatti, tutto questo rinnovamento ed ampliamento è stato reso possibile solo grazie alla collaborazione disinteressata ed appassionata di moltissimi soci dell’A.I.C.P.M., che ci hanno letteralmente inondato di segnalazioni, note, illustrazioni, informazioni. E’ stata una vera sorpresa: sorpresa, naturalmente solo per la quantità, non per la collaborazione, perché so bene come i soci A.I.C.P.M. siano sempre attivi, pronti a collaborare, e raramente si tirino indietro davanti ad appelli riguardanti lavori che interessano. A Gianfranco Mazzucco una particolare citazione per il grande lavoro di scansione e impaginazione del volume. Il mio più cordiale ringraziamento a tutti loro è veramente sincero e grato: con l’avvertenza che il lavoro che ora avete tutti per le mani non sarà certo l’ultimo che l’A.I.C.P.M. realizzerà, e quindi la collaborazione di tutti, sui più vari argomenti, verrà ancora sollecitata!

Indice degli argomenti
Prefazione; introduzione; scala valutazioni; avvertenze; classificazione delle cartoline in franchigia non ufficiali; Prima Guerra Mondiale 1915-1918: intestazione solo diciture, intestazione con bandiera/e a destra, intestazione con bandiera/e a sinistra, intestazione con stemma reale a destra, intestazione con stemma reale a sinistra, intestazione con stemma al centro, o con fregi, emblemi vari, ecc.; Appendice: A-elenco comandi e reparti dell’Esercito, B-elenco comandi e reparti di sanità, C-elenco cartoline con intestazione navi.

(passa con il mouse sopra le immagini per ingrandirle)


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