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Dopo le celebrazioni manzoniane…

di Fabrizio Fabrini

Tornato a Firenze dalle giornate milanesi dedicate a Manzoni, alle quali ha partecipato anche il Presidente Mattarella e molti autorevoli personaggi, ho avvertito il desiderio di condividere alcune riflessioni.

Non fornisco notizie sullo svolgimento della giornata del 22 maggio u.s., poiché le trasmissioni televisive in diretta ed i molti altri servizi apparsi su stampa e TV ne hanno già ampiamente raccontato svolgimento e contenuti.

Mi limito a segnalare alcuni aspetti che coinvolgono più direttamente la filatelia, tenuto conto che nelle sale della casa Manzoni è allestita la mia esposizione ”Alessandro Manzoni uomo e scrittore” ed è stato presentato il francobollo emesso per l’anniversario.

Terminata la visita del Presidente Mattarella, la casa-museo è stata aperta al pubblico.

Una folla enorme attendeva; sono stati fatti entrare gradualmente gruppi di 20 persone, che le 4 guide presenti hanno condotto all’interno, illustrando ambienti, libri, quadri, ecc.

Quando il gruppo entrava nelle sale dove era ospitata la mia collezione, la guida mi cedeva la parola perché presentassi l’esposizione.

Inutile sottolineare che ho approfittato per parlare, oltre che della mostra, anche della filatelia e delle associazioni (nel video che avevo preparato e che scorre in continuo sono presenti anche immagini che presentano varie attività).

Il corteo dei gruppi, distanziati per un migliore visita, è proseguito ininterrottamente fino alle ore 23,30; per alcuni, considerata l’enorme affluenza, è stato effettuato un giro ridotto, saltando alcune sale.

In quel pomeriggio, per la visita alla mostra filatelica, ho contato circa 30 gruppi di 15/20 persone cadauno, per un totale quindi di oltre 500 persone, La postazione delle poste allestita per la vendita ha chiuso in anticipo poiché aveva esaurito tutto il materiale (francobolli, cartoline, folder).

Alla sera, sono tornato in albergo stanco, con la voce rauca per le molte spiegazioni, ma soddisfatto, non tanto per il successo della esposizione, ma perché convinto di aver dato un contributo, piccolo, ma spero utile, alla conoscenza e diffusione della filatelia.

Le molte persone, che dopo la mia presentazione osservavano la mostra, rimanevano sorprese dal materiale esposto ed alcuni commentavano, come scritto anche nel libro firma, “non credevo che la filatelia fosse così varia e BELLA; ero convinto che esistessero solo i francobolli, cosa devo fare per costruire una collezione, ….

I visitatori sono rimasti “affascinati” da alcune cartoline maximum, da alcuni ingrandimenti A3, dagli annulli (o timbri?) di alcune lettere prefilateliche.

Sono rimasti colpiti quando spiegavo loro che prima della introduzione del francobollo (6 maggio 1840), le lettere e i documenti circolavano attraverso corrieri e messaggeri, spesso a cavallo; hanno apprezzato il valore del francobollo con il ritratto di Manzoni del 1923; i meno giovani hanno riconosciuto la banconota da 100.000 lire con l’immagine dello scrittore e non erano interessati a sapere se sulle lettere e buste era presente una data o se la tariffa era corretta, in franchigia, o se la filigrana di un francobollo era ….

Tra le molte domande che mi sono state rivolte, un solo visitatore mi ha chiesto un chiarimento su una data di invio di un documento prefilatelico.

Invece, hanno chiesto chiarimenti sul foglietto di Garibaldi emesso nel 2011 per celebrare l’unità d’Italia che avevo presentato stampato su lamina d’argento, hanno domandato spiegazioni su una foto, che non ha nulla di filatelico, del 1923, che presenta una lunghissima fila di persone in coda per acquistare la serie di francobolli di Manzoni emessa in quel giorno.

Sono rimasti positivamente sorpresi quando spiegavo loro che il ricavato della vendita di tale serie fu destinato all’acquisto di libri “I Promessi sposi”, che furono donati alle scuole di quel tempo.

Hanno apprezzato la serie dei disegni di Francesco Gonin che illustrano I Promessi sposi, i cui originali sono presenti nella sala vicina a quella della mia esposizione e che io ho accompagnato con i relativi francobolli emessi dallo SMON nel 2019; in particolare hanno espresso compiacimento per quelli rappresentanti il celebre “addio monti sorgenti…” di Lucia sul lago di Como.

Sono rimasti sorpresi dall’apprendere, attraverso il materiale esposto, che Manzoni, oltre che grande scrittore, era un esperto viticoltore che ha introdotto i vitigni di champagne in Italia……

Dai loro commenti mi sono così reso conto che i visitatori hanno appreso che i francobolli, oltre al pagamento di un servizio, svolgono una funzione culturale sia dal punto di vista estetico e formale, sia da quello del contenuto.

Questi piccoli pezzetti di carta, a volte comuni e a volte preziosi, riescono a raccontare in modo efficace e immediato gli eventi, i personaggi, la storia, le trasformazioni politiche e sociali, l’arte.
Diventano così mezzo di comunicazione attraverso il linguaggio di un’immagine recepibile immediatamente.

Per sintetizzare, tra le molte mail ricevute, riporto quella inviatami da Giovanni Gazzaneo, coordinatore responsabile della rivista "Luoghi dell'infinito" di Avvenire, presente all'incontro con Mattarella e all’inaugurazione della mia esposizione:

Caro Fabrizio,
grazie e complimenti per la bellezza che ha saputo con sapienza collezionare: un cultore del francobollo come storia e cultura.
Un caro e grato saluto.

Il Dr. Gazzaneo, noto giornalista recentemente insignito di premi e riconoscimenti, non è un filatelico, come la maggioranza dei visitatori, ma, colpito dalla collezione, mi ha chiesto di collaborare ad un prossimo numero della rivista per inserire articoli ed immagini filateliche.

Il giorno successivo, quando sono tornato alla Casa Manzoni, la situazione descritta proseguiva con molti gruppi di studenti in coda per entrare. A causa del notevole affollamento, i visitatori singoli non venivano ammessi e inviatati a tornare dopo le ore 14.

Tenuto conto di quanto sopra, ritengo opportuno condividere alcune riflessioni non nuove, ma che considero ancora attuali:

1 - L’individuazione della location è fondamentale per il successo delle iniziative filateliche. L’enorme folla è stata attratta, non certo dalla mia esposizione, ma dalla Casa di Manzoni: la fortunata collocazione ha permesso che centinaia di persone, già nel primo giorno, visitassero una esposizione filatelica; la presenza del Presidente Mattarella ha ulteriormente amplificato l’evento.

2. - Se vogliamo interessare le persone, dobbiamo presentare collezioni diverse da quelle che partecipano a concorsi. Ai non filatelici non interessano linguelle, filigrana o rigide descrizioni su franchigie o valori, interessa il BELLO e descrizioni che raccontino con semplicità storie, personaggi, eventi.

Ciò non significa annullare o cancellare i concorsi ai quali parteciperanno filatelici esperti, ma, secondo il mio parere, se vogliamo tentare di diffondere l’interesse per la filatelia (impresa non facile) è necessario tener presente quanto sopra indicato.

3 - Nelle collezioni devono essere presenti anche documenti, giornali, ingrandimenti, che colpiscano ed interessino, naturalmente in aggiunta ed integrazione del tradizionale materiale filatelico.

4 - È importante, infine, il catalogo della esposizione, non solo per conservarne il ricordo, ma come veicolo promozionale (per la collezione di Manzoni il catalogo sarà pronto nelle prossime settimane).

Proprio grazie a tali fortunate combinazioni, ho potuto realizzare ulteriori ed insperate iniziative di promozione:

- all’ingresso della prestigiosa casa Manzoni è presente un cartellone 100x100, che rimarrà esposto par 3 mesi, con la scritta “La filatelia celebra Manzoni”, affiancata dai loghi di alcune associazioni filateliche.
- il principale quotidiano italiano “Il corriere della sera” ha presentato l’esposizione filatelica
- la RAI e varie emittenti televisive hanno realizzato servizi specifici sulla esposizione.

Sono alcuni esempi di quanto avvenuto per l’anniversario di Manzoni, non certo per il valore o la qualità della mia collezione, ma che si è concretizzato solo grazie al richiamo di Manzoni, della sua casa e della presenza di Mattarella.

Spero che le mie considerazioni siano condivise e non siano ritenute solo sogni, per fortuna alcuni realizzati, e che quanto sopra possa aprire un sereno dibattitto e costituire un utile stimolo anche per le associazioni e circoli filatelici.

fabrizio fabrini

Firenze, maggio 2023

fabrini.f@tiscali.it