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      Lettera inviata dall'Ufficio di Posta di Empoli al Signor Pescetti, impiegato 
      della Imp. e Reale Posta di Firenze, il 20.08.1838. Con denaro manoscritto, 
      la lettera non reca alcuna impronta, probabilmente era confezionata con 
      sovraccoperta o spedita sottofascia; per il contenuto, la lettera 
      o la sovraccoperta, avrebbe dovuto aver impresso il bollo per consegna 
      (non mi risulta in dotazione all'Ufficio di Posta di Empoli) o quanto 
      meno la medesima dizione manoscritta, trattandosi di una evidente "raccomandata 
      d'Ufficio" per il testo contenuto: "Gli rimetto la lettera 
      con i denari stata spedita a questa distribuzione per consegna con il corso 
      di posta del dì 14.04.1838 e che ne viene fatta ricerca da codesto ufficio 
      medesimo ... però che non essendo comparso alcuno a far ricerca della detta 
      lettera lo ho fatta vedere ad un certo Luigi Cinotti di Limite credendo 
      che fosse sua ed esso alla presenza della mamma l'ha aperta ed ha guardato 
      solo la firma rispondendo di non aver alcun interesse collo scrivente e 
      che perciò non era roba che gli appartenesse; di più, ho domandato a ... 
      di Montelupo se conoscevano questo Luigi Cinotti e nessuno lo ha saputo 
      indicare credendo bene di non consegnarla se non intervenivano in persona 
      per farne la ricevuto ed è perciò che è rimasta sempre presso di noi, che 
      nell'occasione che non ne hanno fatto "ricevuta" la rimetto 
      a Lei, e se poi sapessero indicare chi deve avere la medesima allora può 
      anco ritornarla che io mi farò così dovere di consegnarla in proprie mani 
      facendone fare l'opportuna ricevuta". "Pervenne a Siena la lettera 
      qui menzionata il dì 22.8.1838 e fu il giorno medesimo Respinta a Grosseto 
      per Orbetello per restituirsi al mittente.  
       
      Il testo della lettera è certamente interessante ed insieme a quella 
      con il per consegna di seguito riportata ci fornisce importanti elementi 
      sull'uso del "per consegna" d'ufficio e per comprendere l'iter 
      delle lettere "con denaro" non consegnate, quello che però rende 
      preziosa ed unica la lettera è determinato dal sigillo in ceralacca rossa 
      che la chiude: la riproduzione, ingrandita ed  in bianco-nero, non 
      è eccellente, ma nell'impronta leggo ancora: 
       
      (P)ost(a) (A)ux (L) ettre d'empol(i) 112 
       
       
      è il sigillo in dotazione alla Direzione di posta di Empoli nel periodo 
      Dipartimentale francese (Dipartimento dell'Arno 112: 1808-1814), che il 
      Distributore di Posta di Empoli ha utilizzato ben 24 anni dopo l'allontanamento 
      dei francesi dalla Toscana!!!    (21 luglio 2001 - R. Monticini). |