TORNA  

 

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L'isola di Bouvet è stata scoperta il primo gennaio del 1739 dal navigatore francese Jean Baptiste Charles Bouvet de Lozier. Situata in acque antartiche, la disabitata landa è stata annessa alla Norvegia il 23 gennaio 1928. Occupa una superficie di 58,5 km², quasi interamente coperta da ghiacciai. Non ha porti né approdi e si trova ad una latitudine di 54°26' S e ad una longitudine di 3°24' E.

Cinque valori norvegesi furono (nel 1934) soprastampati "BOUVET ØYA" ( ØYA = isola) in occasione di una missione scientifica della nave inglese H.M.S. Milford. Qualcuno disse (forse il vice ammiraglio Evans?) che era stato fatto per favorire la corrispondenza dei membri della spedizione e dell'equipaggio della nave. Il signor Lundt, console norvegese a Città del Capo in Sudafrica, riuscì a procurarsi (anche con l'aiuto di un filatelico locale) 2693 francobolli della sua patria.

Le quantità dei valori, soprastampati a mano con inchiostro nero, variano da 100 a circa 1000, secondo il loro facciale.

Le tirature ufficiali furono:
5 øre 7 øre 10 øre 20 øre 30 øre
400 (268 usati) 100 (69 usati) 997 (305 usati) 798 (261 usati) 398 (243 usati)


Il 28 febbraio 1934 a Città del Capo, al ritorno della "visita" all'isola (ove nessuno mise piede), le lettere furono annullate con il timbro circolare "CAPE TOWN PAQUEBOT" ed inviate in Inghilterra (con i normali mezzi del tempo), da dove proseguirono per la loro destinazione. Alcune erano pure per il sovrano… Un gesto che non poteva far danno.

Era per favorire - a fine missione - la corrispondenza dei membri della spedizione e dell'equipaggio della nave? Ad Oslo il governo norvegese rifiutò di riconoscere i "bolli", creando così dei semi-ufficiali perché essi, invece, erano stati accettati nelle poste internazionali in quanto inoltrati dalle reali poste di sua maestà britannica.

Questi "francobolli" sono raramente reperibili sul mercato Le informazioni si trovano solo nel molto documentato catalogo specializzato Facit