falsi in filatelia

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Il bollo di Todi sul c.80 del 1862

risponde Lorenzo OLIVERI

Buongiorno Direttore Monticini,

sono da tempo un suo lettore e mi interesso di annullamenti su Sardegna, avevo già apprezzato l'articolo di Lorenzo Oliveri, pubblicato nel 2015 di cui tengo buona copia (Ndr: DOPPI CERCHI PERICOLOSI). Leggendo la sua rivista ho visto la domanda di Alberto sul bollo di Cuneo, pubblicata in questa settimana ed mi sono deciso a rivolgerle una domanda: da tempo tengo d'occhio, su di un'asta on-line, questo bel frammento, con un certificato di tutto rispetto; mi interesserebbe per la mia collezione, specie ora che il prezzo è stato scontato, ma sono sempre rimasto un po' perplesso dalla data del timbro, infatti secondo il catalogo Sassone questo francobollo sarebbe apparso nell'ottobre 1862.
E' un errore del catalogo o si tratta di una rarità?
Voi che ne pensate?.

Francesco

risponde Lorenzo Oliveri

Egregio signor "Francesco" Il pezzo da lei segnalato è bello, il prezzo attraente, ma... ai suoi dubbi, aggiungo i miei.
Certo, l'autorevolezza del certificato che accompagna il frammento non ammetterebbe dubbi di sorta, però non specifica che si tratterebbe di una prima data...
Cominciamo dunque dalla data: vediamo cosa dicono i vari cataloghi a proposito della prima data d'uso dell'80 centesimi (ex sardo) dentellato. Tenga presente che la prima data d'uso di questa emissione (però per il 20 centesimi!) è il 1° marzo 1862, che secondo alcuni studiosi corrisponderebbe alla data di emissione, ma è noto un 10 centesimi dentellato usato in data anteriore. Si conoscono due lettere in partenza da Milano in tale data (però io ho in collezione anche un Bologna 1° marzo 1862, che riprodurrò in un prossimo articolo su questa Rivista).
Il catalogo Sassone come prima data d'uso dell'80 centesimi riporta il 3 ottobre 1862. Il Catalogo Enciclopedico Italiano dice 23 settembre 1862. il Catalogo Pergolesi afferma genericamente ottobre 1862. Il Catalogo Enciclopedico Bolaffi cita come prima data 31 marzo 1862, ma non illustra il pezzo. Albino Bazzi, nel suo Studio sui Francobolli di Vittorio Emanuele II, dice 24 settembre 1862. Il Catalogo Unificato cita 3 ottobre 1862. L'approfondito studio Serra-Zanaria riporta Napoli 22 ottobre 1862 su lettera e Napoli 6 ottobre 1862 su frammento. Per completezza riproduco quanto scrisse Piero Damilano (all'epoca responsabile della fototeca filatelica nazionale, e, quindi, ben documentato): "Questo valore venne immesso nella rete di distribuzione in periodo piuttosto tardo nei confronti degli altri confratelli della stessa serie; la data maggiormente remota conosciuta è infatti del 3 ottobre 1862 (tiratura giallo vivo)" (PIERO DAMILANO - I FRANCOBOLLI DI FRANCESCO MATRAIRE).

Come può notare le date oscillano tra fine settembre e inizio ottobre 1862 (a parte quel 31 marzo di Bolaffi, che non sappiamo se su lettera o sfuso o ... e poi "una rondine non fa primavera"). Ora veda lei, signor Francesco, se è possibile che per tanti mesi non si sia mai trovata traccia dell'uso di tale francobollo. Io le allego un francobollo con annullo di TODI coevo a quello che le interessa: confronti le impronte e tragga lei le conclusioni; se fosse un annullo dell'ex Regno di Sardegna, che studio ormai da 50 anni, le potrei essere più preciso.



Ho cercato di fornirle alcune indicazioni per aiutarla nella sua decisione; personalmente, a mio modesto, anzi modestissimo, parere, io non lo acquisterei, ma non vorrei scatenare le ire del venditore... La ringrazio comunque per il suo intervento perchè, come già detto, mi ha dato lo spunto per un articolo proprio su questi francobolli dentellati, di cui vengono offerti on-line moltissimi francobolli falsi e pochissimi genuini e cercherò di spiegare come fare a riconoscerli. E non si faccia suggestionare troppo dalla firma sul certificato: in archivio ho decine di certificati in cui i periti si dimostrano quantomeno superficiali o distratti...

Agli amici filatelici dico sempre, citando il Maestro Diena (Emilio!), "prima i libri e poi i francobolli".