falsi in filatelia


 

 










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falsi in filatelia


Alti valori: 3000 lire falso

di Nicola Luciano CIPRIANI (http://www.peritofilatelicocipriani.it/)

Tempo fa il nostro segretario (NDR: del C.I.F.O.), Stefano Proserpio, mi inviò una immagine di un 3000 lire alti valori che a lui sembrava falso. In effetti, anche se l’immagine inviatami non era ad alta risoluzione, aveva tutto l’aspetto di una imitazione. Ho chiesto e ricevuto l’esemplare su frammento che presento in figura 1.

Una ricerca bibliografica è risultata pressoché sterile.
La prima menzione la fa Claudio Manzati in Le Ordinarie d’Italia (2010) edito dal CIFO. L’autore è estensore dell’articolo relativo agli alti valori e, nella parte relativa ai falsi, mostra le immagini del 2000 e 4000 lire falsi mentre limita solo la citazione per il 3000. Parimenti si ritrova nel sito http://giandri.altervista.org di Andrea Bizio Gradenigo. Non ho trovato altre fonti bibliografiche le quali appaiono scarne ed anche molto limitate.
Sempre del 3000 lire Alti Valori, nel marzo 2007 Franco Moscadelli mi segnalò un trucco di doppia stampa della testa che però non è un falso. Una seconda impronta della sola testina della siracusana fu stampata su una coppia di francobolli autentici. Un trucco per gabbare qualche collezionista (Fig. 2).

Come si può notare, l’impronta falsa è di colore nero con tratto largo e sbavato ed inoltre è leggermente ruotata in senso antiorario rispetto alla testa originale. Tra l’altro è bene far notare che per questa varietà originale le coppie non possono assolutamente esistere in quanto è interessato un solo francobollo su minifoglio da 20.

Confronto dell’imitazione con l’originale

Nella figura 3 riporto un originale (a sinistra) e l’imitazione di figura 1. Come si può notare, a colpo d’occhio non si notano particolari caratteri che possano far pensare ad una imitazione. Le leggere differenze di colore sono insignificanti per i francobolli ordinari che, come ben sappiamo tutti, sono soggette a numerose ristampe che mostrano sempre una certa variabilità cromatica.
Le differenze però diventano evidenti se si osserva l’imitazione con una qualunque lente.
A conferma riporto, nelle figure 4-7, alcuni particolari ingranditi messi a confronto. Ciò che si nota in modo immediato è la stampa più smorta e puntinata dell’imitazione riportata sempre a destra per ciascun particolare messo a confronto.
Dopo le immagini passo alla descrizione dei caratteri dell’imitazione; la descrizione non può essere che parziale in quanto il francobollo è su frammento e non ho voluto staccarlo per la visione del retro e della flessibilità della carta. Descrivo però alcuni caratteri importanti che consentono comunque di riconoscere immediatamente l’imitazione.


Carta

Carta colore bianco-avorio con fluorescente bianco-brillante.


Stampa

La puntinatura della stampa è tipica dell’Offset o fotolito eseguito con retini puntinati di varie dimensioni. Questoè decisamente il carattere rivelatore dell’imitazione ed è visibile anche con una lente a pochi ingrandimenti. In compenso nell’insieme i colori corrispondono abbastanza bene e rientrano nella variabilità cromatica dell’emissione in minifogli da 20 esemplari. Si differenziano un po’ di più dalle emissioni successive in fogli da 50.
Ho provato a confrontare anche le dimensioni della stampa e, nelle figure 6 e 7, sono riportati i bordi destri e alti dell’originale e della imitazione.

Come si può notare l’imitazione è leggermente più grande in entrambe le direzioni, maggiormente visibile in altezza per la dimensione più lunga.


Dentellatura

La dentellatura di questa imitazione è ben fatta e del tipo a pettine destro 13,25x14. Nell’originale ricordo che la dentellatura è 14x13,75 ed è a pettine alto. Quindi c’è l’inversione dei valori con un piccolo scostamento di quello inferiore.
Non sono state possibili altre osservazioni, ma quanto descritto ritengo sia sufficiente a riconoscere con certezza questo falso.