falsi in filatelia |
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RARO, FIRMATO E... VENDUTO | ||||||||||||||
di Lorenzo Oliveri | ||||||||||||||
Una recente vendita avvenuta su e-Bay mi fornisce lo spunto per alcune riflessioni che sottopongo ai lettori del Postalista. Si tratta di un caso in cui, a mio avviso, entrano in gioco elevate dosi di ignoranza e stupidità (e forse altro...). Il lotto viene messo in vendita il 24 marzo 2025 alla modica cifra di $ 2,49 (in dollari, fa più scena, anche se il venditore è italianissimo, di Bologna); il 31 marzo è aggiudicato a 215,50 dollari, attraverso ben 16 offerte. Nella descrizione il francobollo viene definito "raro" e "firmato" e, in effetti, come ho già avuto occasione di sottolineare in passato, questo francobollo, allo stato di usato, è decisamente raro, con annullo originale. Viene riprodotto anche il retro del francobollo per testimoniare l'esistenza della firma di perizia, che viene attribuita al perito fiorentino Gino Biondi. Il venditore ha venduto quasi centomila lotti (e quindi non dovrebbe essere uno sprovveduto) ed ha un punteggio di feedback altissimo, anche se ho in archivio diverse sue patacche vendute, ma evidentemente i suoi clienti, come in questo caso, sono di "bocca buona". A sua volta l'acquirente, non identificabile per la "privacy e-Bay" ha comunque un punteggio di ben 9.000 feedback, che farebbe ipotizzare non trattarsi di un principiante (4***s Punteggio di feedback (8995). I due elementi incontrovertibili e palesemente inoppugnabili sono l'annullo falso, in quanto il bollo-tondo riquadrato venne introdotto in uso il 1° gennaio 1890, addirittura 28 anni dopo che il francobollo in questione era stato messo fuori corso, e la presunta firma del perito Biondi, che non assomiglia neppure grossolanamente a quella originale. Ai lettori le conclusioni.
Lorenzo Oliveri |
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