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| GLI ANNULLI CON ANNO ERRATO 1910 ANZICHE’ 1940 SUL CENT 50 SOPRASTAMPATO LIBIA DI CIRENAICA | ||||||||||||||
| di Nicola Luciano Cipriani |
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Introduzione Gli annulli con anno errato 1910 anziché 1940 sono noti solo per due località della Cirenaica: Derna e Porto Bardia. Non sono noti per la Tripolitania. In letteratura la dizione ricorrente è “data errata”, non mi sembra corretta ma è nota così ed è meglio non creare confusioni con ulteriori definizioni. Derna era Capoluogo di Provincia della Cirenaica orientale ed è situata nell’estremo orientale del Jebel Akhdar, il sistema montuoso che corrisponde al promontorio che aggetta sul mare nel nord della Cirenaica. Porto Bardia invece è in prossimità del confine con l’Egitto. Si tratta di annulli di difficile reperimento su documento postale. È stata definita “data errata” ma in realtà fu dettata da necessità. Infatti in molti uffici erano ancora presenti timbri di vecchia produzione risalenti alle fasi iniziali della conquista della Libia. In Cirenaica, in qualità di seconda regione rispetto alla Tripolitania, negli anni, il rinnovo delle attrezzature degli uffici postali ha avuto una velocità ridotta tanto che in molti uffici erano utilizzati giornalmente anche i vecchi guller di inizio conquista. In modo specifico e stando alle notizie sinora note, il rinnovo dei guller in alcune località è stato particolarmente lento tanto che in molte sono state saltate alcune produzioni e si ha accanto al vecchio guller di diametro ridotto quello di ultima generazione avente diametro di mm 32 e gli apici delle lunette arrotondati. In altre località è stata saltata l’ultima produzione e sono presenti guller relativamente più recenti. Durante la fine degli anni ’30 i venti di guerra erano già nell’aria e gli interessi amministrativi sono stati concentrati su attività di maggiore importanza. Fatto sta che l’inizio delle ostilità (10 giugno 1940) ha di fatto bloccato tutte le buone intenzioni per modernizzare le attrezzature postali della colonia. Nella cartina di figura 1 è rappresentata la parte settentrionale della Cirenaica durante gli anni ’30-‘40 nella quale sono riportate le località di interesse per questo articolo.
La data errata è dovuta al fatto che alcuni uffici postali avevano in dotazione vecchi guller nei quali la rotellina della prima cifra relativa agli anni aveva soltanto tre numeri: 1, 2 e 3; si potevano quindi usare fino al massimo al dicembre del 1939 (l’anno a quattro cifre era presente solo in alcune tipologie di guller). Il mancato arrivo dei nuovi timbri avrebbe messo in evidenza la necessità di richiedere alla sede centrale delle Poste quale avrebbe dovuto essere la soluzione corretta per continuare ad annullare gli invii postali. Sembrerebbe che la risposta ufficiale sia stata quella di utilizzare la cifra 1 al posto del 4; il condizionale è d’obbligo in quanto non ho mai avuto modo di vedere documenti ufficiali in merito. Stando alle notizie fino ad ora note, tra tutte le località della Cirenaica sono risultate solo due quelle che si sono trovate di fronte a questa necessità e, come accennato, furono Derna e Porto Bardia. Per questa seconda località si può capire come il suo totale decentramento all’estremo est della Cirenaica l’abbia costretta ad avere contatti radi con l’Amministrazione Centrale; meno decentrata era certamente Derna, non solo in termini spaziali, ma anche in termini di collegamento con gli uffici centrali essendo Capoluogo di Provincia. Inoltre Derna aveva un parco timbri consistente che fu aggiornato ripetutamente, come dimostrano le impronte note dei guller, aveva anche quelli di ultima generazione (diametro mm. 32). A Derna erano presenti ben due sportelli vaglia (Vaglia A e B), uno sportello telegrafico e, probabilmente più di uno sportello per la corrispondenza e i pacchi e forse anche altri, per un totale di impronte note pari a 22 guller, di queste cinque avevano il datario aggiornato, stando a quanto finora noto. La sede di questo ufficio postale era in un’ala dell’edificio del Tribunale che a sua volta era nei pressi del Palazzo del Governo, in prossimità della costa (figura 2).
Un altro Ufficio Postale era nel centro cittadino (Derna Centro) in corrispondenza della parte urbana nota come “Città Nuova”, più ampia e ubicata più all’interno; questo ufficio, da quanto noto, aveva tre guller. Un ulteriore ufficio postale era ubicato in zona porto per svolgere una attività più indirizzata ai pacchi, dizione riportata anche nei due guller in dotazione. In totale quindi i guller in uso a Derna erano parecchi e tra questi anche quelli più moderni quindi non è facilmente spiegabile l’uso dei vecchi guller, a meno di un qualche incidente che ne potrebbe aver reso alcuni inutilizzabili oppure che ci sia stato un interesse strettamente filatelico, non è affatto da escludere a priori. Fatto sta che due di questi timbri sono stati utilizzati con l’anno 10 (1910) anziché 40. Al contrario, Porto Bardia aveva in dotazione solo cinque guller, quattro di produzione non recente ed uno di ultima generazione. In questo caso si può ritenere plausibile che un solo guller non riuscisse a soddisfare le necessità dell’ufficio e quindi altrettanto plausibile l’utilizzo dei vecchi con la data errata. La nota stonata è che dei quattro guller più vecchi, ben tre sono noti con la data 10, ma ritengo che si possa plausibilmente pensare che siano stati predisposti preventivamente per snellire le operazioni di timbratura. Nel grande lotto di francobolli analizzati ho trovato pochi esemplari con data errata e ciò è già indicativo della loro difficoltà di reperimento. Di certo Derna è la meno problematica e invii postali con data errata non sono rari (figura 3).
L’invio di figura 3 ha annullo corrispondente all’impronta 6 bis (Di Vita, 2013); si tratta del guller DERNA CIRENAICA n. 6 con le stellette ai lati del datario e senza parentesi che avrebbero racchiuso il nome della Regione; con la data errata è classificato con il n. 6 bis. Nel grande lotto in corso di analisi, ne ho trovati due con annullo Derna, uno corrisponde al n. 10 bis: DERNA CORRISPONDENZE (figura 4), il secondo è il n. 6 bis descritto poco oltre. La valutazione dei due timbri con data corretta non è elevata, punti 5 l’impronta n. 6 e punti 2 per la n. 10.
Il guller DERNA CORRISPONDENZE con data corretta è stato quello più usato in assoluto per questa località e spesso è molto inchiostrato. Con data errata invece le valutazioni si invertono con 11 punti DERNA CORRISPONDENZE e 10 punti DERNA CIRENAICA. Come si può notare dalla figura 4, l’annullo non è facilmente leggibile, tipico in questo periodo per questo guller, evidentemente molto usato ma poco curato dagli addetti. L’impronta è stata ricostruita da esemplari con annullo nitido che sono veramente pochi. Anche per Porto Bardia ho trovato un solo esemplare (figura 5) che riporta l’impronta n. 2 bis valutata punti 12. I tre annullatori noti con data errata di questa località sono quasi sempre inchiostrati e di non facile confronto con le immagini riportate nei testi specifici, bisogna sempre fare attenzione ai particolari che consentono di riconoscere il tipo.
Fin qui non ho trattato novità e non è da me, non scrivo articoli compilativi trattando argomenti già noti. Anche in questo caso, quindi, ho alcune novità da proporre ai miei lettori. La prima novità è un nuovo annullo DERNA (CIRENAICA) con data errata, ma questa volta è con le parentesi che racchiudono il nome della Regione e senza le stellette ai lati del datario. Si tratta di un invio postale per via aerea del 27.4.10 (40) per Genova (figura 6).
Nel particolare ingrandito dell’annullo si possono notare i caratteri distintivi accennati. Un altro particolare interessante sono le lunette, ponendo orizzontale il datario, divergono tra loro verso sinistra per un angolo di circa 3° tanto che la loro distanza è mm. 11,5 a sinistra e 10,5 a destra; conseguentemente la parentesi sinistra sborda appena sull’apice della lunetta pur essendo in linea con la parentesi di destra. L’unica impronta con questi caratteri è la n. 9 ed in questo caso, con la data errata va inserita come nuova impronta classificandola col n. 9 bis. Si noti come l’annullo colpisca poco i due francobolli e l’intera data è sulla busta; situazione in cui sugli esemplari sciolti questa informazione sarebbe stata persa. La seconda novità è un altro esemplare usato a Derna con data errata con l’impronta n. 11 DERNA RACCOMANDATE-ASSICURATE con due stellette e senza le parentesi alla quale ho attribuito il n. 11 bis (figura 7).
Purtroppo, le impronte riportate in letteratura sono deformate in modo eccessivo, tanto che nemmeno rettificando le immagini con adeguati software è possibile riportarle alla geometria circolare senza alterare forma e posizione delle singole lettere. È quanto ho potuto constatare durante l’operazione di rettifica. Non potendo operare una ricostruzione indiretta, mi sono affidato alle impronte con data corretta presenti nel lotto. Purtroppo ho recuperato solo sei impronte DERNA RACCOMANDATE-ASSICURATE, tutte con la parte destra dell’annullo. Alla fine del lavoro ho potuto ricostruire all’incirca i due terzi dell’impronta che comunque è attribuibile e conserva il suo valore storico con la data parziale 5.10 in evidenza. L’assenza del giorno di spedizione è una pecca relativa e la data va comunque a sommarsi alle date note che sono diluite nell’anno sin dal mese di gennaio. C’è una ulteriore novità per Derna e questa penso sia proprio un pezzo unico, difficilmente se ne potrà trovare un secondo esemplare. Si tratta dell’uso in Cirenaica del corrispondente valore rosso da cent. 50 emesso per la Tripolitania con soprastampa LIBIA e con annullatore l’impronta n. 6 bis (figura 8).
L’uso dei due valori, rosso e viola, nella regione non di pertinenza non è assolutamente una rarità ed è stata oggetto anche di interesse da parte di collezionisti e commercianti. Ma non tutti gli usi fuori regione sono stati procurati, ce ne sono molti naturali e dovuti al fatto che molte persone, anche militari, che si spostavano sul territorio portavano sempre con sé qualche francobollo per avere la certezza di poter inoltrare invii senza problemi e con risparmio di tempo. In questo caso l’annullo corrisponde all’impronta già nota DERNA CIRENAICA con data errata classificata con il n. 6 bis. Se questo invio fosse stato filatelico, sarebbe sicuramente giunto sino a noi sulla sua bella busta ben conservata. A questo punto riprendo l’esemplare di Tobruch che ho presentato nel mio primo articolo sugli annulli di Libia (Cipriani, 2025) (figura 9). Ricordo che Tobruch annullato con data errata non era assolutamente noto fino alla mia pubblicazione e per questo motivo è ben degno di essere ripreso ed inserito in questo articolo dedicato alle novità delle date errate.
L’unica impronta possibile tra le numerose conosciute per Tobruch è la n. 15 alla quale ho aggiunto il termine “bis”. A parte le due gambine della R, in questo caso manca ogni accenno al nome della città e sul francobollo è leggibile solo quello della Regione. Rimando all’articolo di riferimento per chi volesse approfondire le modalità di attribuzione a questa località. L’ultima novità è l’uso di due annulli con data errata in località Apollonia. Questa località è stata una antica colonia greca, divenuta romana dal I secolo a.c., i cui resti si trovano in prossimità di Marsa Susa, con l’occupazione italiana si è voluto tornare alla denominazione romana. Nell’antichità era il porto di Cirene dalla quale dista circa 18 chilometri. In figura 10 riporto il ritrovamento di data errata su un francobollo sciolto con la ricostruzione completa del timbro. Sul francobollo è leggibile la data completa: il 6 aprile del 1910 (40).
Nella successiva figura 11 riporto un’altra novità, questa volta su busta integra ed abbastanza ben conservata, con qualche ossidazione, ma con annulli ben chiari sia in partenza che in arrivo. L’immagine propone un ingrandimento del timbro raddrizzato con la data leggibile in orizzontale. Il timbro è stato applicato su parte dell’indirizzo di destinazione, ma la data nell’ingrandimento è ben chiara. Anche sul francobollo da 50 cent Pittorica la data è leggibile ma meno facilmente a causa del fondo scuro.
Questa seconda impronta di Apollonia è però corrispondente ad un differente guller rispetto a quello che ha prodotto l’impronta di figura 10. In questo caso l’impronta corrisponde alla n. 3 della classificazione proposta da Macrelli. I due timbri, pur riportando la stessa dizione (Apollonia Cirenaica) si differenziano per la differente distribuzione delle lettere. Nel 6 bis lo spigolo sinistro della lunetta è in corrispondenza della P di Apollonia mentre, nel 3 bis è in corrispondenza della base della O. Per questa località sono noti sette guller nessuno di questi è difficile da trovare come annullatore. I primi cinque sono stati classificati da Macrelli e gli ultimi due da Di Vita. Tra i sette timbri solo due avevano la possibilità di apporre date corrette per gli anni ’40, è quindi probabile che siamo di fronte ad una reale situazione di necessità. Con questo articolo ho avuto il desiderio di mostrare anche un’altra via per sviscerare un po’ di più quei piccoli particolari della Storia che si sarebbero persi irrimediabilmente. Ritengo interessante questo nuovo approccio anche per l’aspetto collezionistico che ha risvolti di Storia Postale da non buttare affatto nel cestino: si considerino ad esempio i francobolli che hanno consentito di individuare l’uso della data errata in località fino ad oggi sconosciute ed il fatto che se non sono noti invii integri, queste località non sarebbero mai state individuate. Quale valore storico si può attribuire a questi francobolli sciolti? Non sono essi stessi elementi importanti in una collezione di Storia Postale costruita effettivamente sulla Storia? È comprensibile che per molti il piacere collezionistico possa fermarsi al possesso di belle e rare buste per il piacere delle rarità, ma non potrebbe essere considerata una rarità anche l’unico francobollo, o uno dei pochissimi, che possano fornire una informazione? Direi che anche questi reperti possono e devono essere attraenti per il valore storico e le informazioni che trasmettono, nel qual caso il discorso passa decisamente su un altro livello. Chiudo volentieri con una domanda (senza aggettivo, lo può inserire il lettore): ma se il rinnovo dei timbri è stato bloccato, prima dalle grandi distanze e dopo dagli eventi bellici, potrebbero esistere reperti con anno 11 al posto di 41? Domanda lecita se si pensa che durante il conflitto non sono stati affatto consegnati timbri di nuova generazione. Desidero ringraziare per la preziosa collaborazione Roberto Monticini e Franco Moscadelli, non ultimi tutti coloro che hanno partecipato con generosità alla esaustiva iconografia a corredo di questo studio. AICPM, Associazione Italiana Collezionisti di Posta Militare – sito internet: https://www.aicpm.net/
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