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numeri di tavola repubblicani

di Aniello Veneri

( per gentile concessione dell'Associazione Salernitana di Filatelia e di Numismatica da: "l'Occhio di Arechi - Notiziario n. 13 - giugno 2005 )

La numerazione delle tavole preparate per la stampa delle carte valori era un’abitudine consolidata della tipografia inglese De La Rue, cui il governo italiano si rivolse per ottenere sia diversi tipi di marche da bollo, sia la nuova serie di francobolli in corso dal 1° dicembre 1863. Le tavole di ciascun tipo di francobollo erano numerate con due serie: la prima, cronologicamente progressiva per tutte le diverse tavole di carte valori dello stesso genere; la seconda, che ogni volta ripartiva da 1, specifica delle diverse tavole realizzate per la stampa della stessa carta valore. Ambedue le numerazioni erano impresse sui bordi del foglio di francobolli e si distinguevano per la diversa foggia. La prima numerazione era indicata con un numero iscritto in positivo in un rettangolo con gli angoli smussati con un filetto di cornice, la seconda era indicata con un numero iscritto in negativo prima in un ovale e poi in un cerchio. Nel foglio di 400 esemplari i numeri positivi erano posti nei bordi superiori del primo gruppo, sopra la posizione 3, e nel bordo inferiore del quarto sotto la posizione 98; quelli negativi nel bordo superiore del secondo gruppo, sopra la posizione 8, e nel bordo inferiore del terzo, sotto la posizione 93. Tali numeri erano stampati nello stesso colore del francobollo. Tale pratica continuò con metodi molto diversi (una sola numerazione) fino al 1935 circa. In epoca repubblicana solo noti solo pochissimi casi di numerazione di tavola che identificano tirature successive alla prima. La prima si ha nel 1952 con la serie dedicata a Leonardo da Vinci.

Per il valore da 60 l. vennero eseguite due tirature, oltre che dalla stampa nettamente diversa, la seconda tiratura si distingue per la cifra “1” speculare posta al di sotto del 49° esemplare. Un secondo caso si ha nel 1957 con il valore da 15 l. dedicato a Giuseppe Garibaldi, anche in questo caso si ebbe una seconda tiratura distinta solamente dalla presenza di due cifre romane Ie II poste rispettivamente a sinistra del 1° esemplare e a destra del 10° esemplare della prima fila.
Sono stati rinvenuti anche alcuni valori della serie Siracusana con cifre speculari nel bordo dio foglio superiorie. Sono molto rari.

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