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filigrana ruota alata 1° tipo

di Aniello Veneri

( per gentile concessione dell'Associazione Salernitana di Filatelia e di Numismatica da: "l'Occhio di Arechi - Notiziario nn. 14/15 - ottobre/dicembre 2005 )

La filigrana ruota alata comparve per la prima volta al retro della serie Imperiale senza fasci prodotta a Roma a partire dal maggio 1945. Era fornita dalla cartiera Miliani di Fabriano con sistema in piano, ovvero la filigrana è ottenuta facendo pressione con un cilindro (detto ballerino), sulla cui superficie sono cuciti i contorni del disegno della filigrana, sulla pasta della carta mentre questa ancora umida, scorre su un nastro di trasporto. La pressione del ballerino non è uniforme su tutte le fibre che formeranno la carta, pertanto i contorni della filigrana risulteranno poco nitidi e irregolari. La carta con tale tipo di filigrana è stata prodotta dall’ottobre 1944 al 24 aprile 1953, ma presentava un piccolo inconveniente: la bobina di carta poteva essere montata sulle macchine da stampa in 4 modi diversi dando luogo così a 4 posizioni diverse di filigrana: la ruota poteva presentarsi dritta o capovolta, con la punta dell’ala rivolta verso destra o verso sinistra.

normale a destra
capovolta a destra
normale a sinistra
capovolta a sinistra

Proprio per ovviare a questo problema fu data disposizione alla cartiera di allestire un cilindro con un nuovo tipo di filigrana a stelle. Queste, infatti, disposte a righe alternate e perpendicolari al senso della bobina non evidenziavano alcuna differenza in qualsiasi modo fosse introdotta la bobina di carta nella macchina da stampa.
Dall’ottobre 1945 la carta con in filigrana la ruota alata venne adoperata per stampare la nuova serie definitiva: la Democratica. Proprio le differenti posizioni di filigrana costituiscono un vasto campo di specializzazione. Le posizioni più comuni sono la NS (Normale a sinistra) e la CD (Capovolta a destra), gli altri 2 tipi presentano un modesto plusvalore anche se ciò ovviamente non vale per tutti i valori. Il 100 l. fa storia a sé.
Un altro importante aspetto di tale tipo di filigrana è costuito dalla presenza di lettere in filigrana.
Bisogna innanzitutto ricordare che la carta preparata con filigrana ruota alata I° tipo destinata alla Democratica e al suo tipo di stampa in rotocalco, era confezionata in bobine con 4 file di ruote, ognuna di 10 ruote.
Ai lati di queste file era presente la scritta in maiuscolo POSTE ITALIANE alternata dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso con la base dapprima verso destra poi verso sinistra. Tra la prima e la seconda fila di ruote la distanza tra le scritte era di 3 mm, tra la seconda e la terza 12 mm e di nuovo 3 mm tra la terza e la quarta fila di ruote. La disposizione era fatta ad arte infatti, la bobina veniva tagliata a metà e ridotta a sole due file di ruota prima di essere montata sulla macchina da stampa.
Prima di procedere alla stampa veniva effettuata sulla macchina la registrazione della bobina in modo che il cilindro stampante coincidesse con lo spazio tra le due file che misura 202 mm.
Il riquadro del foglio nel formato democratica e del valore espresso è 200 mm, dunque, per aver francobolli con filigrana lettere occorre un fuori registro di almeno 2 mm.
Ecco come appariva la filigrana di due fogli allineati, il terzo e quarto costituivano un'altra coppia.

La presenza di lettere in filigrana si misura in decimi, se è presente l’intera lettera di parlerà di filigrana lettere 10/10 e via via in diminuzione. In genere una collezione di tale tipo non si imposta per francobolli nuovi o usati, si pone l’attenzione alla presenza più o meno completa delle lettere dunque si mettono in collezione sia esemplari nuovi che usati. Gli esemplari di maggior pregio sono quelli che presentano filigrana lettere in doppia fila o solo lettere, capite bene il perché: il fuori registro in questi casi è davvero notevole e dunque non comune.
Che dite, iniziate a porre l’attenzione anche al retro dei francobolli?




Alcuni cataloghi oltre alle 4 posizioni che ho riportato: ND, CD, NS e CS considerano anche le posizioni Destra Alta , Destra Bassa, Sinistra Alta e Sinistra Bassa. In realtà queste non sono delle vere e proprie posizioni di filigrana ma sono esattamente le 4 che ho menzionato all’inizio applicate a francobolli di formato verticale. Infatti, le macchine da stampa del poligrafico negli anni ’50 non facevano alcuna differenza tra i francobolli di formato orizzontale, tipo Repubblica Romana, e quelli di formato verticale, tipo Radiodifussione, quest’ultimo era considerato semplicemente un francobollo orizzontale inclinato alla sua destra. Ecco qualche immagine chiarificatrice.

In tal modo quella che al verso di un esemplare orizzontale è CS in un francobollo verticale risulta essere DB, ND in un francobollo orizzontale diventa SA in uno verticale.
Giustamente i cataloghi specializzati riportano queste altre 4 posizioni commettendo però, a mio parere, l’errore di non evidenziarne la “provenienza”.

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