gli articoli di filatelia

 

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Il francobollo natalizio con il quadro del Carracci
rievoca un retroscena intrigante

di Giorgio MIGLIAVACCA

Il Natale religioso del 2014 e’ rappresentato filatelicamente da un francobollo da € 0.80 emesso il primo dicembre e riproducente un quadro di Agostino Carracci databile al 1586. Quest’opera notevole conservata alla Galleria Nazionale di Parma ci mostra la Madonna con Gesu’ Bambino circondata da quattro santi. Il tema della Sacra Conversazione ci mostra la Vergine che allatta il Salvatore, riverita a destra da Santa Cecilia che regge la palma del martirio e ha in grembo un libro, mentre ai suoi piedi si profila un organetto portatile -- simboli questi che la caratterizzano. Un piccolo e gaio San Giovannino fornito di accessori per il battesimo e’ raffigurato in una posa a lui tanto confacente mentre guida il nostro sguardo verso il Messia. A sinistra, inginocchiata, abbiamo Santa Margherita che stringe al petto una croce e alle sue spalle uno spaventoso drago che la minaccia; in alto a sinistra e’ San Benedetto con le Sacre Scritture. La presenza di Santa Margherita a sinistra e’ un indizio che timidamente ma eloquentemente rivela la committenza del quadro nella persona di Margherita Farnese.
Nel 1581, per convenienze politiche e con una ricchissima dote in monete d’oro la giovine principessa sposo’ il Duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga; l’unione infelice fini’ in meno di due anni tra accuse malevole d’impotenza dirette al Gonzaga. Nondimeno, a causa di una malformazione fisica, la nobile consorte fu dichiarata incapace di generare figli e con la guida spirituale del Cardinale Carlo Borromeo, che aveva sciolto il matrimonio,la giovine si fece suora in un monastero benedettino col nome di Suor Maura Lucenia.
La sua posizione di principessa le consentiva privilegi inusitati quali il ricevere visite di un maestro di musica nella persona di tale Giulio Cima, un giovane di appena ventanni che aveva conosciuto a corte. Ben presto fecero capolino pettegolezzi di un flirt. L’inchiesta rivelo’ che Suor Maura si trastullava con le canzoni “profane” cantate dal musico. Il Cima venne incarcerato e la clausura di Margherita rafforzata a limiti estremi. Con moneta sonante, probabilmente fornita dalla Farnese, Cima riusci’ ad evadere dalle carceri e trasferirsi a Mantova dai Gonzaga.
A questo crocevia Suor Maura chiese al Carracci di fare questo quadro; non stupisce quindi che il dipinto ponga enfasi su elementi atti a discolpare la principessa: il drago feroce sempre pronto a ghermire Santa Margherita, alla presenza di altri Santi, e di una Santa Cecilia che sottolinea l’amore casto della principessa per la musica.

Coll’andare del tempo i rancori dei fratelli nei confronti di Margherita furono ridimensionati, e con l’ascesa al trono di San Pietro di Clemente VIII (un Aldobrandini) su sua diretta esortazione ai fratelli Farnese si allentarono molte limitazioni imposte sull’infelice principessa. Eletta badessa del monastero di Sant’Alessandro a Parma per ben dieci volte, Suor Maura ivi mori’ nel 1643.

 

ENGLISH VERSION

CHRISTMAS STAMP FEATURES PAINTING WITH A RATHER INTRIGUING STORY


On Monday 1 December Italy issued the two traditional stamps reflecting the religious and secular aspects of the holidays while adding to the Christmas cheer of those sending and receiving mail. The € 0.80 stamp features a famous 1586 painting by Agostino Carracci titled “Madonna with Child & Saints”, one of the many treasures of the National Gallery of Parma. The holy conversation subject shows Mary breastfeeding Jesus, and includes St. Cecilia at right holding the martyrdom palm, and with a book on her lap, and most importantly, a small, portable organ at her feet completes the symbols that characterise her. A young and chirpy St. John the Baptist equipped with baptismal accessories points his finger in the Savior’s direction as is so typical of him. At left, on her knees, is St. Margaret holding a cross to her chest and behind her a dreadful drake in a menacing posture; at top left is St. Benedict with the Holy Scriptures. The presence of St. Margaret is a clue contributing to the identification of the person who commissioned the painting: Margherita Farnese.
For political reasons and with a huge dowry in solid gold, in 1581, she married the Duke of Mantua, Vincenzo Gonzaga; unfortunately the marriage ended in less than two years amidst scandalous allegations, including the Duke’s impotence. However, the truth was rather sad because due to a physical malformation Margherita was deemed barren; the marriage was annulled by Cardinal Carlo Borromeo, and Margherita became a nun in a Benedictine convent in Milan taking the name of Sister Maura Lucenia.
In due course she moved to the St. Paul’s Monastery in Parma where she enjoyed some singular privileges such as having a teacher of music in the person of Giulio Cima, a 20 year old musico that she had known in earlier years at the court. Shameful rumours suggesting that she was having an affair with Cima were circulated. An inquest revealed that Sister Maura reveled in the “profane” songs of the music teacher. In no time Cima was incarcerated, and the seclusion of Margherita was enforced to an extreme. However, some cash, supposedly supplied by Margherita, made it easy for Cima to escape from jail and reach Mantua where the Gonzagas gave him protection.
In the meantime Sister Maura had asked Carracci to do the painting used for this stamp. The most striking elements are the drake ready to snatch St. Margaret, while portraying St. Cecilia in such a way as to evoke Sister Maura’s innocence and her chaste love for music.
Time heals old wounds and the hard feelings between Margherita and her brothers lessened. This process gained momentum with the ascent to St. Peter’s throne of Clement VIII (a member of the Aldobrandini dynasty) who exhorted the Farnese brothers to forgive and forget. During all these years Sister Maura was elected ten times as abbess of the St. Alexander’ Monastery in Parma where she died in 1643.

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