gli articoli di filatelia

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

Francobolli rattoppati?

di Angiolo Alberto DOTTA (IL FOGLIO n. 183 - rivista U.F.S.)

Potrà sembrare un titolo fuori luogo ma diversamente non saprei come tradurre dalla lingua francese l’intestazione di un articolo apparso anni or sono su “Les Feuilles Marcophiles” a firma dell’accademico di filatelia Jean-Louis Narjoux “Les Raccords ou Raoutages après 60 ans d’oublie” [rattoppi o riunire? dopo 60 anni di oblio].

Il tutto nasce dal recente ricevimento di un catalogo d’asta di una nota casa di vendite francesi che presentava nel suo interno alcuni pezzi o meglio alcune lettere viaggiate per posta sotto il titolo “Timbres sur Raccord”. La cosa mi ha incuriosito in quanto non avevo mai sentito parlare di questo tipo di definizione su francobolli utilizzati per l’appunto su lettera e pertanto doveva avere un significato ben preciso. Ho quindi preso carta e penna ed ho scritto a questa casa d’aste chiedendo lumi; ed ecco cosa sono riuscito a scoprire.

L’autore dell’articolo apparso sulla rivista francese mi ha fatto pervenire il testo ed avendone ben compreso il significato, mi sono preso la libertà della libera traduzione alfine di spiegarne i contenuti che ho ritenuto interessanti sotto l’aspetto filatelico, in quanto da noi nella storia della filatelia tradizionale non ho riscontrato o letto argomenti di questo genere.

Fatta questa premessa, ritengo utile iniziare la traduzione del testo così come è pervenuto. “Nella pubblicazione, diventata un classico della storia postale, «Il 25 centesimi Cérès del 1871 tipo 1 - 1952 - autore De Beaufond», il compianto Pierre Germain dell’Accademia di Philatelie dedicava un capitolo ai «difetti accidentali», che chiamava «les raccords - i raccordi»”.

Innanzi tutto, nel paragrafo dello stesso capitolo dedicato alle macchie bianche accidentali, macchie dovute alla presenza casuale e temporanea di un corpo estraneo nella fase di stampa, l’autore (Pierre Germain) ricordava che: “Quando queste macchie bianche erano particolarmente visibili ad occhio nudo, le stesse nella fase di controllo non sfuggivano agli addetti del Servizio di Controllo, che scartavano il o i fogli con vistose sovraimpressioni utilizzando inchiostri indelebili”.

Ma ritorniamo un attimo al paragrafo sui «les raccords - i raccordi»; si legge: “Abbiamo visto che quando i difetti accidentali ed in particolare le macchie sono troppo estese e quindi visibili, per essere eliminate, il Servizio di Controllo scartava completamente tutto il foglio. Questo scarto era considerevole portando un danno economico alla stamperia”.

Pierre Germain nel citare Arthur Maury e la sua «Storia dei francobolli di Francia» spiega: “Quando una minima parte dei fogli era interessata da questi difetti, non la si scartava completamente, ma si tagliavano le parti difettose e si ricomponevano le parti rimaste formando fogli da 150 francobolli, incollando questi francobolli sui bordi”.
Continua Pierre Germain: “Esaminando in trasparenza un lotto di questi francobolli su lettera, ….abbiamo riscontrato che alcuni esemplari presentavano su uno o due bordi un ispessimento causato dalla presenza, tra la carta della lettera o busta ed il francobollo, un piccolo pezzo di carta dal bordo nettamente sezionato. …, l’ispessimento era costituito da un frammento di un altro francobollo dello stesso colore e dello stesso tipo” (fig.1 e 1a). Si trattava certamente del risultato dell’operazione del Servizio di Controllo menzionata precedentemente da Maury. È quindi quanto abbiamo denominato «les raccords - i raccordi»

Fig.1: 30 Luglio 1868 - Lettera da Agen affrancata per cent.40 dove il cords - i raccordi». valore di destra presenta il caratteristico «raccordo» sui quattro lati.
Fig.1a - Ingrandimento del valore di destra di fig.1.

È evidente che il Servizio di Controllo nel ricomporre questi fogli di 150 francobolli tagliava un gran numero di francobolli difettosi lasciandone una stretta parte in banda verticale oppure orizzontale, che permetteva il collage di altri francobolli provenienti da altri fogli alfine di ricomporre il foglio come se fosse stato stampato in origine.

Pierre Germain concludeva affermando che le operazioni sopra descritte sicuramente erano effettuate dopo la gommatura e la realizzazione della dentellatura, ma anche dopo la divisione a metà dei fogli. Sicuramente questo procedimento ha interessato altri francobolli, oltre il 25 centesimi Cérès, ed in effetti lo dimostra il ritrovamento di alcune lettere con francobolli da centesimi 15, 20 e 40 (figg.2, a, 3, 3a, 4 e 4a).
Curiosamente questo argomento non trova traccia in nessun testo filatelico.

Fig.2: 26 Giugno 1876 - lettera per Parigi affrancata per cent.50 dove il valore di destra (cent.40) presenta il caratteristico «raccordo» su lato orizzontale in alto e verticale sinistro.
Fig.2a: Ingrandimento del valore di destra di fig.2

Le lettere sono difficili da riprodurre e non si riesce ad effettuare una descrizione corretta in un articolo poiché la riproduzione fotografica non sempre è fedele e non riesce a fornire il corretto aspetto del «raccordo» apportato.

Per riuscire ad ottenere una migliore riproduzione occorrerebbe riuscire a fotografare la lettera in trasparenza con altresì un ingrandimento maggiore rispetto al difetto riscontrato senza per questo sminuire, o come dicono gli esperti, sgranare troppo la riproduzione.

Lo scopo di queste righe è riuscire, in ogni caso, a illustrare le riproduzioni effettuate a 300 dpi dal catalogo d’asta evidenziando fin dove possibile le caratteristiche che le distinguono dalla normale corrispondenza dell’epoca.

Fig.3: 20 Avril 1866 - Lettera da St. Lorent-Le Viel per Port Brillac affrancata con cent.20 laureato che presenta il caratteristico «raccordo» che ricopre più della metà del francobollo
Fig.3a - Ingrandimento del valore di fig.3


Risulta altresì evidente che lo studio a suo tempo effettuato da Pierre Germain porta sistematicamente a parlare del termine «raccord». Nella letteratura filatelica moderna questo termine designa il risultato della stampa di un francobollo su carta «raccordata» dopo il passaggio nella macchina di stampa.

Che io sappia e da quanto sono riuscito ad interpretare leggendo l’articolo di Jean-Louis Narjoux e Jean-François Baudot, tempo addietro anche la ditta “Zanaria, Filatelici in Milano”, in un suo catalogo di vendita, propose questo genere di corrispondenza ma non mi risulta che sulla nostra stampa filatelica sia apparso qualche articolo su questi oggetti postali. Inoltre l’articolo inviatomi propone alcune riproduzioni che ho preferito non riportare poiché non avrebbero fornito maggiori indicazioni.

Come detto all’inizio, ho scoperto per caso questa tipologia di corrispondenza e sarei altrettanto curioso di sapere se tra chi leggerà queste righe c’è qualche cultore di storia postale e/o filatelia tradizionale a conoscenza dell’argomento, tanto più che le lettere illustrate sono tutte appartenenti agli anni sessanta/ottanta del 1800.

Fig.4: 16 OCT 1875 - da Parigi per Vienna, lettera affrancata con striscia di 4 del cent.15 (n.55) Cérès con il cosiddetto «raccordo», dove i tre francobolli di destra sono incollati su due strisce verticali ed orizzontali, pur essendo il quarto francobollo facente parte della medesima striscia.
Fig.4a - Ingrandimento della striscia di fig.4



Vorrei chiudere questa breve esposizione dicendo che le riproduzioni qui evidenziate sono una parte di quanto proposto in vendita su offerta, nel catalogo della casa d’aste Jamet Baudot Pothion di novembre 2014, e vorrei altresì informare i lettori che questi pezzi hanno un costo decisamente elevato, mediamente superano tutti i 1.000/1.500 € per arrivare in taluni casi oltre i 2.000/2.800 € e raramente sono presenti nei cataloghi d’asta.

Ringrazio l’Accademico di Filatelia Jean-Louis Narjoux e la Maison Jamet Baudot Pothion di Parigi per avermi fornito l’articolo e per aver acconsentito alla riproduzione del testo e dei pezzi del catalogo.
Ribadisco ancora che chi avesse notizie più precise sull’argomento è cortesemente invitato a farne partecipi i lettori de IL Foglio dell’U.F.S.. Grazie.

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori