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La spedizione dei Mille e la Marina - III
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di Giuseppe Marchese

LA FARINA GIUSEPPE - Uomo politico e storico.

Nato a Messina nel 1815 e morto a Torino nel 1863.

Nel 1860 si recò in Sicilia con l’incarico di affrettarne l’annessione al Piemonte: ma Garibaldi lo espulse clamorosamente.
Probabilmente non gli giovarono le valigie piene di soldi che Cavour gli aveva dato per raffreddare gli umori di quanti non volevano l’annessione all’Italia.

Un Cacciatorpediniere, classe La Masa, prese il suo nome, in servizio dal 1919 al 1946

GIUSEPPE LA FARINA - Cacciatorpediniere di 856 tonnellate


Varato nel 1919, appartenne alla classe GIUSEPPE LA MASA ed entrò in servizio il 18 marzo 1919.

 


Bollo usato a bordo della nave "GIUSEPPE LA FARINA"

 


 

LA MASA GIUSEPPE - uomo politico.

Nato a Trabia nel 1819 e morto a Roma nel 1881.

Partecipò alla spedizione dei mille divenendo prezioso organizzatore delle forze locali; in seguito svolse una missione in Italia per la raccolta di fondi.

A suo nome operò un Cacciatorpediniere della classe La Masa, in servizio dal 1917 al 1947

GIUSEPPE LA MASA - cacciatorpediniere di 856 tonnellate


Tipo Sirtori migliorato, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 78 uomini.

 


Bollo postale adoperato sulla nave
"LA MASA"

 


 

MEDICI GIACOMO - generale e patriota.

Nato a Milano 1819 e morto a Roma nel 1882.

Nel 1860 capitanò la seconda spedizione in Sicilia, distinguendosi a Milazzo. In seguito nominato generale di divisione. Fu deputato, prefetto di Palermo e senatore.

Il 4 maggio 1860 fu Medici a stipulare, a Torino e alla presenza del notaio Gioachino Vincenzo Baldioli, il contratto con il quale Raffaele Rubattino cedeva i due vapori Piemonte e Lombardo, coi quali venne compiuta la spedizione dei Mille. Il 9 giugno partì da Genova per la Sicilia a capo della seconda spedizione, a rinforzo dei Mille, con 930 volontari. Intercettato la sera del 10 dalla pirofregata borbonica Fulminante, fu rimorchiato a Gaeta, dove arrivò il giorno successivo. Il 14 luglio, il Medici e circa 2000 volontari si reimbarcarono a Cornigliano per la Sicilia su navi battenti bandiera statunitense e arrivarono il 17 a Castellammare del Golfo. Egli fu tra i capi militari della spedizione assieme a Nino Bixio, a Giuseppe Sirtori e a Enrico Cosenz. Durante l'anno 1860 combatté alla battaglia di Milazzo e poi costrinse Messina alla resa dopo un assedio di otto giorni.


Un Cacciatorpediniere della classe La Masa, fu iscritto col suo nome ed entro in servizio dal 1918 al 1946.

GIACOMO MEDICI - cacciatorpediniere di 856 tonnellate


Tipo Sirtori migliorato, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 78 uomini.

 

I bolli postali adoperati sulla nave "GIACOMO MEDICI"

 


Cartolina illustrata di Constantinopoli (odierna Istambul) affrancata c.5+10 Leoni con annullo della nave del 12.7.1919.
La nave Medici si trovava in Turchia, in zona di occupazione alleata, in attesa che si firmasse il trattato di pace.

 


 

MISSORI GIUSEPPE

Giuseppe Missori nacque l’ 11 giugno 1829 a Mosca da genitori bolognesi e visse quasi sempre a Milano. Morì a Milano il 25 marzo 1911.

Alla testa delle guide, partecipò alla spedizione dei mille; salvò la vita a Garibaldi nel combattimento di Milazzo il 20 luglio 1860.

Col suo nome entrò in servizio il Cacciatorpediniere, della classe Pilo, dal 1915 al 1947

 

 

GIUSEPPE MISSORI - cacciatorpediniere di 770 tonnellate


Tipo Pattison - Odero, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 69 uomini.

 

I bolli postali adoperati sulla nave "G. MISSORI"



Cartolina di franchigia della Nave Giuseppe Missori di colore verde, con annullo della Nave,
purtroppo ricoperto dal bollo di arrivo e bollo rettangolare in cartella di censura della Nave.

 



MOSTO ANTONIO

Nato a Genova nel 1824 e ivi morto nel 1890.

Partì da Genova il 17 giugno imbarcato sul Provence e all’alba del 5 luglio sbarcò a Palermo. Combatté a Milazzo.

A suo nome fu intitolato un Cacciatorpediniere, classe Pilo, in servizio dal 1915 al 1958.

 

 

ANTONIO MOSTO - cacciatorpediniere di 770 tonnellate


Tipo Pattison - Odero, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 69 uomini.

 


Bollo postale adoperato sulla nave "ANTONIO MOSTO"

 


Cartolina di franchigia della Marina, tipo provvisorio, con annullo della Nave del 6.10.1915
e bollo lineare di censura della stessa nave.

 


 

NIEVO IPPOLITO

Unitosi alle truppe garibaldine, il 5 maggio del 1860, Nievo salpa da Quarto a bordo del Lombardo con Nino Bixio e Giuseppe Cesare Abba; si distinguerà a Calatafimi e a Palermo, e Garibaldi gli affiderà la viceintendenza generale della spedizione.

Tornato al Nord tra il 1860 e il 1861, a febbraio Ippolito riceve l’ordine di tornare a Palermo per raccogliere la documentazione necessaria a smentire una campagna di dicerie calunniose montata contro l’amministrazione garibaldina.

Il 4 marzo si imbarca sul piroscafo Ercole, di ritorno verso il continente: la nave si inabisserà nel Tirreno, al largo di Napoli. Il relitto non verrà mai ritrovato.

Col suo nome sarà battezzato un cacciatorpediniere classe Pilo in servizio dal 1915 al 1938

IPPOLITO NIEVO - cacciatorpediniere di 806 tonnellate.


Tipo Pattison - Odero, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 69 uomini.

 

Bolli postali adoperati sull' "IPPOLITO NIEVO"



Fronte di busta raccomandata d’ufficio in franchigia postale con i due bolli postali della nave apposti il 4.1.1918,
con bollo di transito di Brindisi.

 



NULLO FRANCESCO

Nato a Bergamo nel 1826, morto in Polonia nel 1863.

Insieme a Francesco Cucchi si prodigò per arruolare giovani per la spedizione in Sicilia, dove si distinse per il suo coraggio: fu il primo a piantare la bandiera tricolore in Palermo e, dopo la Vittoria del Volturno, il 1° ottobre 1860, fu nominato colonnello sul campo.

A suo nome vennero nominati due Cacciatorpediniere, uno classe Pilo, in servizio dal 1915 al 1921 quando cambiò il nome in Fratelli Cairoli. L’altro, classe Sauro, in servizio dal 1926 al 1940.


FRANCESCO NULLO - cacciatorpediniere di 770 tonnellate (dal 1921: Fratelli Cairoli)


Tipo Pattison - Odero, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 69 uomini.

 

I bolli postali adoperati sul cacciatorpediniere "NULLO"

 


Cartolina postale c.10 Leoni con i due bolli regolamentari della nave del 6.7. e 17.7.1915 (quest’ultimo datario errato)
e bollo di arrivo a Napoli l’8.7.15 + bollo di censura della Nave.

 

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