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Trovata tra vecchie carte di nessun valore.
Croce Rossa e rifiuti d’Archivio:
la testimonianza dell’Agenzia Imposte Dirette di Poppi
Roberto Monticini


È una comune Cartolina postale, parte Risposta. Scarso, se non addirittura nullo il suo valore nel mercato filatelico; è anche lacerata dalla spillatura di documenti allegati. Risulta scritta dall’Agente reggente l’Agenzia Imposte Dirette di Poppi; è stata impostata a Poppi il 6 novembre 1916 ed è diretta al “COMITATO DI AREZZO per la raccolta ed utilizzazione dei rifiuti d’archivio in favore della CROCE ROSSA”, come da bollo impresso dal primo mittente sulla cartolina completa delle due parti.

L’interesse per questa cartolina è costituito unicamente dal suo contenuto e dai suoi allegati: essa rappresenta la testimonianza di come gli uffici pubblici siano stati chiamati a disfarsi dei loro archivi cartacei a beneficio della Croce Rossa. Queste “vecchie carte inutili” la Croce Rossa provvedeva, in piena autonomia, a farsele consegnare e a ritirarle per cercare di ricavarne il massimo possibile per le sue benemerite attività di assistenza in tempo di guerra e di pace. Come ultima destinazione queste carte avevano le cartiere, ma molto maggior profitto economico la Croce Rossa poteva trarne dalla cessione ai privati, cosa perfettamente legale e prevista.
E oggi capita talvolta che quelle “carte”, al tempo regolarmente acquistate da collezionisti, oggi ... non solo sono diventate oggetto di indagine con relativo sequestro giudiziario, ma, addirittura per i detentori venga ipotizzata l’accusa di ricettazione se non anche di furto.

Allora, nel secolo scorso, in ogni parte d’Italia si moltiplicarono queste iniziative della Croce Rossa favorite anche da apposite ordinanze governative ed erano gli stessi impiegati pubblici che provvedevano a preparare ed a consegnare la “carta inutile” alla Croce Rossa. A loro favore vi erano perfino degli incentivi ed erano fortemente stimolati a farlo perché ricevevano un compenso in base alla quantità di “carta inutile” consegnata. È da presumere pertanto che badarono poco alla qualità degli scarti preferendo consegnare tanta di detta carta.

Ne è esempio proprio questa cartolina postale del 1916 indirizzata al “Comitato di Arezzo per la raccolta ed utilizzazione dei rifiuti d’Archivio in favore della Croce Rossa” da parte dell’Agente Imposte Dirette di Poppi per avere i ”… compensi in occasione della consegna dei rifiuti d’archivio…a chi aveva operato lo spoglio...il personale di questa Agenzia intende di avere il compenso richiesto, come hanno richiesto e avuto altri Uffici della Provincia” .
E, come si vede, la richiesta andò regolarmente a buon fine ed il personale ottenne la somma di 27,10 lire come testimoniano la ricevuta rilasciata ed il tagliandino del vaglia.

Come, per caso, ho trovato questa, anche voi, nelle vostre collezioni, fra le cose che non avete mai considerato, potrete pescare cartoline o documenti di simile argomento, abbandonati lì, da parte, per lo scarso valore commerciale che hanno.

Esortiamo tutti i nostri lettori, collezionisti, studiosi, semplici appassionati, ad aiutarci in questa ricerca, guardando nelle proprie collezioni e negli scatoloni di “vecchie carte” per verificarne una eventuale presenza e, se ne trovate, scannerizzatele ed inviatecele.

Queste “carte” sono la documentazione probante ed inoppugnabile che noi Collezionisti, non siamo detentori illegali, passibili di provvedimenti giudiziari per ingiustificato possesso di oggetti postali indirizzati ad enti pubblici, ma siamo legittimi detentori e conservatori di materiale di valenza storico-culturale che, viceversa, sarebbe andato perduto.

Contattateci a: info@ilpostalista.it

Roberto Monticini
15-03-2022