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		 La campagna de 
		  il postalista per l'Istituto Studi Storici Postali: 
		
          
		
        L’esempio da collezionisti e commercianti 
         
        Dal giornalista Davide Satalia e dall’Associazione filatelisti 
        italiani professionisti due assegni per sostenere l’Istituto. La 
        campagna promozionale sta coinvolgendo le testate filateliche, cartacee 
        ed elettroniche 
         
        Prato (22 gennaio 2013) - L’invito, diffuso in dicembre, a 
        sostenere l’Istituto di studi storici postali onlus sta dando i suoi 
        frutti. Diverse le persone che si sono iscritte, ma in due casi si è 
        fatto di più. Il giornalista e colonnello Davide Satalia, per 
        ricordare sua moglie Concetta recentemente scomparsa, ha voluto donare 
        -tramite l’Unione stampa filatelica italiana- 1.000 euro. Ed altri 2.000 
        li ha stanziati l’Associazione filatelisti italiani professionisti, 
        cioè il sodalizio che riunisce i commercianti di settore. 
         
        “Sono esempi significativi -commenta il direttore dell’Istituto, Andrea 
        Giuntini- che meritano di essere valorizzati pubblicamente. Soprattutto 
        in un momento difficile come l’attuale”.  
        “Nel contesto, vorrei citare anche le pubblicazioni filateliche, 
        cartacee ed elettroniche, che in queste settimane hanno aderito alla 
        richiesta di ospitare uno spazio pubblicitario gratuito a nostro favore. 
        Grazie al lavoro -esso stesso prestato a titolo di volontariato- 
        dell’art director Franco Filanci, abbiamo fatto arrivare ai lettori un 
        messaggio ed un invito a sostenerci”. D’altro canto, un anno di adesione 
        costa solo 40,00 euro e dà diritto. fra l’altro, a ricevere due numeri 
        della rivista “Archivio per la storia postale - comunicazioni e 
        società”. 
        “Oggi, sostanzialmente, non disponiamo più di fondi pubblici e non 
        possiamo permetterci le due impiegate che all’inizio del mese, 
        purtroppo, siamo stati costretti a licenziare. In tale contesto, è 
        quanto mai importante contare su aiuti privati e su persone che possano 
        mettere a disposizione volontariamente anche qualche ora del proprio 
        tempo”.  
         
        L’Istituto di studi storici postali 
        L'Istituto di studi storici postali (www.issp.po.it), ora 
        organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 
        ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 
        37. 
        Diverse le attività che propone nel settore postale e delle 
        comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, 
        l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i 
        seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli 
        otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed 
        il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di 
        storia postale” e della rivista oggi semestrale “Archivio per la storia 
        postale - comunicazioni e società”. 
        Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla 
        Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti 
        originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le 
        pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore 
        dell'Esercito.  
        In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila 
        volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; 
        entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un 
        catalogo anche on-line all’indirizzo
        
        http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/ . 
        Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la 
        quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul 
        conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via 
        Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono 
        gratuitamente la rivista dell’Issp. 
  
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