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		 Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su 
		  il postalista: 
		  
		
        Prorogata fino al 14 giugno la mostra all’Archivio di Stato di Prato 
         
        Il “maestro dei francobolli” 
        rimane fino al termine della scuola 
         
        Nelle bacheche: quaderni, ricerche, cartoncini con l’alfabeto e la 
        tombola filatelica, realizzati tra il 1948 ed il 1978 dall’insegnante 
        Gastone Rizzo e dai suoi alunni 
         
        Prato (6 maggio 2013) - Resterà aperta fino al 14 giugno, 
        cioè fino al termine delle attività scolastiche, la mostra “Il maestro 
        dei francobolli - Didattica e filatelia in Veneto ed Emilia 
        (1948-1978)”. È ospitata a Prato presso l’Archivio di stato, che si 
        trova in via Ser Lapo Mazzei 41. 
         
        “Un piccolo percorso, gradevole e che ci permette di ritornare d’un 
        balzo a diversi decenni fa, quando il mondo andava più lento e per 
        comunicare si usavano le lettere cartacee”, spiega la presidente 
        dell’associazione “Il geranio”, Giulia Benelli. La quale, fin dalla sua 
        apertura, ne aveva auspicato il prolungamento.  
        “Tali lettere andavano affrancate e poi, spesso, i francobolli finivano 
        nella raccolta di qualche collezionista. Collezionista molto particolare 
        è stato Gastone Rizzo, novantuno anni splendidamente portati, che 
        di mestiere faceva l’insegnante alle elementari. Con fantasia, 
        caparbietà, intuito è riuscito a trovare un metodo per approcciarsi ai 
        suoi giovani interlocutori che ha fatto epoca; lo dimostrano gli spazi 
        che i media di allora gli hanno riservato. Usava i francobolli prima per 
        attirare l’attenzione dei bambini, e poi per dare messaggi che 
        spaziavano dalla storia alla geografia, dal disegno alla religione, 
        dall’italiano all’aritmetica. Come? Proponendo, secondo l’età, disegni, 
        problemi, riassunti, dettati, piccoli approfondimenti che partivano 
        proprio dalle cartevalori postali. E, per i più bravi, c’era poi il 
        premio: naturalmente, un francobollo. Più o meno bello in funzione del 
        merito acquisito sul campo”.  
         
        Le bacheche contengono quaderni, ricerche, cartoncini con l’alfabeto e 
        la tombola filatelica, realizzati a suo tempo dall’insegnante e dagli 
        alunni. Una testimonianza che l’Unione stampa filatelica italiana ha 
        salvato dall’oblio editando il volume “Il maestro dei francobolli in 
        «Una scuola così»” e che, anche con il supporto dell’Istituto di studi 
        storici postali onlus, ora è a disposizione di chiunque voglia scoprire 
        (o riscoprire) un mondo che non c’è più. 
        La mostra è visitabile negli orari di apertura al pubblico dell’Archivio 
        di stato: lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 17.25; martedì, giovedì 
        e venerdì dalle 8.30 alle 13.55.  
        L’ingresso è libero. 
  
		
        *dona il 5x1000* 
        *all'Istituto di studi storici postali* 
        *C.F. 01877640480* 
         
         
         
         
        L’Istituto di studi storici postali 
        L'Istituto di studi storici postali (www.issp.po.it), ora 
        organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 
        ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 
        37. 
        Diverse le attività che propone nel settore postale e delle 
        comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, 
        l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i 
        seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli 
        otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed 
        il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di 
        storia postale” e della rivista oggi semestrale “Archivio per la storia 
        postale - comunicazioni e società”. 
        Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla 
        Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti 
        originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le 
        pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore 
        dell'Esercito.  
        In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila 
        volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; 
        entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un 
        catalogo anche on-line all’indirizzo
        
        http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/ . 
        Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la 
        quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul 
        conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via 
        Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono 
        gratuitamente la rivista dell’Issp. 
  
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