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		 Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su 
		  il postalista: 
		  
		
        Dopo Bergamo, Istanbul 
         
        Prato (22 ottobre 2013) - Dopo Bergamo (l’incontro si è svolto 
        due settimana fa), Istanbul. Il vicedirettore dell’Istituto di studi 
        storici postali, Bruno Crevato-Selvaggi, il 24 ottobre terrà la 
        conferenza “La posta del bailo veneziano”, organizzata dall’Ambasciata 
        d’Italia in Turchia e dalla sede cittadina dell’Istituto italiano di 
        cultura. Conferenza che si inserisce nell’ambito della tredicesima 
        “Settimana della lingua italiana nel mondo”.  
         
        “Nel Cinquecento e nel Seicento -spiega il relatore- la posta veneziana 
        fra Costantinopoli e Venezia, e da lì nel resto dell'Europa Occidentale, 
        costituiva l'unico collegamento affidabile e regolare tra i due mondi, e 
        ciò grazie alla sinergia di diversi attori e alla loro professionalità. 
        Il percorso era misto: da Costantinopoli (se ne occupava il bailo, 
        l'ambasciatore veneziano) alle Bocche di Cattaro, e poi via nave in 
        laguna. Nel Settecento avanzato altri attori si presentarono sulla 
        scena: Napoli, la Spagna, la Francia, l'Austria. Quest'ultima, nuova 
        potenza regionale emergente, alla fine soppiantò la prestazione 
        veneziana con la propria, che si svolgeva unicamente per via terrestre”. 
        Il tema verrà trattato in prospettiva storica, grazie a ricerche negli 
        archivi della stessa Venezia, di Cattaro, Parigi e Madrid; la 
        presentazione si avvarrà delle immagini di molte lettere trasportate da 
        questo servizio, provenienti dalle collezioni di Adriano Cattani, 
        Luciano De Zanche, Franco Rigo. 
        L’appuntamento è fissato per le ore 18 a palazzo di Venezia, l'antica 
        “casa bailaggia”, ovvero la sede dell'Ambasciata della città lagunare. 
        Da qui partivano e arrivavano i corrieri ed i veneziani organizzavano il 
        servizio. L’indirizzo è Tom Tom Kaptan sok 7. 
  
		
        L’Istituto di studi storici postali 
        L'Istituto di studi storici postali (www.issp.po.it), ora 
        organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 
        ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 
        37. 
        Diverse le attività che propone nel settore postale e delle 
        comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, 
        l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i 
        seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli 
        otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed 
        il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di 
        storia postale” e della rivista oggi semestrale “Archivio per la storia 
        postale - comunicazioni e società”. 
        Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla 
        Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti 
        originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le 
        pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore 
        dell'Esercito.  
        In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila 
        volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; 
        entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un 
        catalogo anche on-line all’indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/. 
        Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la 
        quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul 
        conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via 
        Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono 
        gratuitamente la rivista dell’Issp. 
  
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