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		 Comunicato stampa dell'ISSP pubblicato su 
		  il postalista: 
		
          
            
		  
		     
           
         
		 
        Un giorno per “Posta e amore” 
         
        Prato (14 febbraio 2015) - Una festa degli innamorati trascorsa 
        parlando dei sentimenti veicolati attraverso il sistema postale. Si è 
        sviluppato così il “XII Colloquio di storia postale”, organizzato 
        dall’Istituto di studi storici postali onlus sotto al titolo “Poste e 
        amore”, ospitato oggi presso l’Archivio di stato cittadino.  
        “Si è rivelato un approfondimento a 365 gradi come siamo abituati noi”, 
        ha commentato, pochi minuti fa alla chiusura dei lavori, il direttore 
        dell’Issp, Andrea Giuntini. “Siamo un network che funziona”. Undici gli 
        esperti (ricercatori universitari, studiosi di storia postale e 
        collezionisti) che si sono avvicendati al tavolo, affrontando -ognuno in 
        quindici minuti- aspetti diversi ma che condividono il tema scelto. 
        Nel contesto sono state valorizzate alcune recenti donazioni di 
        materiale all’Istituto. In particolare quelle volute dal giurato 
        tematico Giancarlo Morolli, nonché dagli eredi dei collezionisti Gianni 
        Deppieri e Gianfranco Pastormerlo. Di un ultimo progetto, ideato da 
        Roberto Monticini e riguardante la raccolta delle pubblicazioni 
        “Bullettino postale”, si tireranno le somme definitive nei prossimi 
        giorni.  
		 
          
		 
         
        LE RELAZIONI IN SINTESI 
         
        - Massimiliano Pezzi, “L’amore... diplomatico a Costantinopoli 
        nella seconda metà del Settecento”  
        Inedita ricostruzione -attraverso le corrispondenze- di amori 
        convenzionali all’interno delle sedi diplomatiche e del serraglio. Ma 
        anche passioni amorose con donne cristiane e turche che stravolgevano la 
        vita quotidiana a Costantinopoli, soprattutto quando si dovevano fare i 
        conti con la quotidianità settecentesca, sempre pronta a condannare... 
        le donne in carriera! 
        - Giuseppe Pio Cascavilla, “L’amore filiale nella diplomazia 
        nell'Europa ottomana agli inizi del XIX secolo” 
        La condizione femminile nell’Europa ottomana, la promessa sposa che 
        anela a ricongiungersi con il marito, ma anche la speranza di starne 
        lontano in una società molto più retriva della capitale osmanica, che 
        relegava all’interno dei consolati il personale diplomatico con gli 
        affetti familiari. Lo rivelano i carteggi… 
        - Armando Serra, “Fedeltà del principe Massimo al papa nel 1870” 
        “Mercoledì 1870. Intanto l’Armata nemica oggi dopo mezzogiorno ha fatto 
        il suo ingresso regolare da porta del Popolo... colle sue bande che mi 
        hanno gelato il cuore e sentendole passare alla posta, ove per l’ultima 
        volta… mi sono recato al disimpegno della mia carica di sopraintendente 
        generale alle Poste pontificie”. Così scriveva Vittorio Massimo 
        all’ingresso dei bersaglieri italiani 
        - Fabio Vaccarezza, “L’amore nelle poste locali e nei cinderella” 
        Una carrellata, con un po’ di ironia, riguardante i francobolli e le 
        buste di poste locali nonché le vignette. 
        - Graziano Mamone, “Una passione corris-posta. Forme e percezioni 
        della comunicazione amorosa in contesto bellico” 
        Una rete di emozioni e speranze s’intreccia con le devastazioni della 
        guerra. Codici e testualità che riproducono un rapporto interrotto dalla 
        violenza armata: carta che diventa abbraccio, inchiostro che si fa 
        bacio. Il servizio postale recapita milioni di testamenti del cuore, li 
        espande o li soffoca, li trasmette attraverso i suoi tempi, i suoi 
        segni, i suoi silenzi. Segreti e pulsioni profonde custodite in buste, 
        sigillate e affidate al destino, mentre la posta piegata alle esigenze 
        dell’Eros veicola percezioni ed immaginari di un sentimento minacciato 
        dal baratro della belligeranza 
        - Bruno Crevato-Selvaggi, “Erotismi postali” 
        Francobolli e cartoline postali veicolano messaggi erotici o 
        pornografici, illeciti e puniti, accettati solo se l’allusione è anche 
        grassa e volgare ma non esplicita, oppure se si riferiscono a situazioni 
        coloniali 
        - Flavio Riccitelli, “La posta aerea - Un mezzo veloce anche per 
        veicolare i buoni sentimenti” 
        Ampia e variegata è la categoria di sentimenti sottesi dalla parola 
        “Amore”. Nelle sue varie forme, l’amore diventa un modo per tenere unite 
        le persone nell’affrontare ogni tipo di difficoltà. In particolare, la 
        posta aerea evoca relazioni tra persone dal comune sentire, situate in 
        Paesi diversi e lontani, separate a volte da grandi distese oceaniche 
        - Andrea Giuntini, “Le signorine del telegrafo” 
        Il lavoro delle telegrafiste nell'amministrazione statale rappresenta 
        una pagina di grande respiro nel contesto dell'emancipazione femminile. 
        Pagina di storia di genere e tassello del mosaico telegrafico italiano, 
        ci offre anche uno spaccato della vita personale di quelle donne che, 
        fin dagli anni Settanta dell'Ottocento, entrarono nel mondo del lavoro 
        - Rosalba Pigini, “Quanto amore viaggia per posta (...per chi lo 
        sa vedere)!” 
        Di amore viaggiato per posta son pieni i raccoglitori dei collezionisti, 
        anche se non sempre lo si può cogliere in modo evidente. Piccola 
        disquisizione tra tenerezza, passione, segreti e qualche sorpresa, 
        accompagnati da lettere, francobolli, annulli e cartoline che ci parlano 
        d'amore 
        - Ombretta Frau, “Serao e Antelling, l’impiegata e la titolare: 
        un’amicizia postale nell’Italia dell’Ottocento” 
        Dalle corrispondenze il rapporto fra le due donne, entrambe con un 
        passato postelegrafonico ed entrambe giornaliste, che secondo la 
        relatrice molto probabilmente non si incontrarono mai 
        - Claudio Ernesto Manzati, “Donne in posta” 
        L’immagine femminile in filatelia partendo dalla regina Vittoria, la cui 
        immagine è universalmente riconosciuta per aver contribuito a rendere 
        famoso il “Penny black”, primo francobollo al mondo. Passando attraverso 
        le innumerevoli immagini della “Marianna”, si arriva alle cartevalori 
        italiane, in particolare a quelle ordinarie 
  
		 
          
        dalla relazione di Graziano Mamone 
		 
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        Istituto di studi storici postali onlus - Prato 
        ufficio stampa 
		
        L'Istituto di studi storici postali 
		
        L'Istituto di studi storici postali (www.issp.po.it), 
        ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 
        1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo 
        Mazzei 37. 
        Diverse le attività che propone nel settore postale e delle 
        comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, 
        l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i 
        seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli 
        otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed 
        il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di 
        storia postale” e della rivista, oggi semestrale, “Archivio per la 
        storia postale - comunicazioni e società”. 
        Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla 
        Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti 
        originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le 
        pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore 
        dell'Esercito.  
        In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila 
        volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; 
        entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un 
        catalogo anche on-line all’indirizzo: 
         http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/. 
        Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la 
        quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul 
        conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via 
        Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono 
        gratuitamente la rivista dell’Issp. 
  
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