Torna a Storia Postale della Repubblica Italiana



pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori
C'E' CHI PUO' E CHI NON PUO'...
di Aniello Veneri
Una tra le tariffe particolarmente interessanti è sicuramente l’”Estratto conto giornali” che consentiva agli editori di inviare comunicazioni relative agli abbonamenti di quotidiani e periodici ed alle agenzie di distribuzione di spedire informazioni di vendita e di resi ai rivenditori.

Si tratta dunque di una tariffa agevolata circoscritta a tali soggetti.

Tale privilegio era molto invidiato da tutti quegli enti, soprattutto ospedalieri, che spedivano una considerevole quantità di corrispondenza utilizzando purtroppo le consuete tariffe: lettera, manoscritto, stampa o fattura commerciale…tutte comunque di costo superiore rispetto all’Ecg.

Quindi per risparmiare qualche lira si tentava di inviare documenti utilizzando tale tariffa e per render il tutto più credibile si apponeva sul documento in questione la dicitura “Estratto conto” o “Partecipazione di ricovero” o facendo riferimento addirittura a concessioni specifiche del regolamento postale.

Si tratta di un vero e proprio tentativo di frode ed abuso che sovente, specie per le corrispondenze semplici, passava inosservato, anzi, ci sono perfino esempi di documenti raccomandati con tariffa anomala che, per le diciture su indicate, traevano in inganno gli impiegati più sprovveduti o compiacenti…


Tra questi sicuramente non figura l’impiegato della Succursale 3 di Padova in servizio il 16 Agosto 1946 che, considerando anche il caldo torrido del periodo e la conseguente mancanza di concentrazione, non considera idoneo a godere di tariffa agevolata il documento postogli dall’addetto dell’Ospedale civile della citata città per invio raccomandato, nonostante recasse in bella vista la dicitura “Estratto Conto”.

La tariffa che correttamente applica è quella per “Fattura Commerciale” di 3 lire, che sommato alle 5 lire del diritto di raccomandazione aperta fanno 8 lire complessive, assolte da una coppia di 4 lire serie Democratica.

La tariffa Egc in vigore nel periodo era di appena 1 lira ossia una tra le più basse e comunque di almeno 2 lire inferiore alla tariffa più economica che gli ospedali potevano utilizzare (escluse le stampe, anch’esse di 1 lira).

Se consideriamo che gli invii da parte di tali enti erano nell’ordine di migliaia l’anno, possiamo comprendere molto agevolmente perché tanto desiderio di poter esser inclusi in tale agevolazioni…ma purtroppo…c’è chi può e chi non può!!!

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori