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le domande dei lettori
 

Il bollettino illustrativo di Pinocchio del Ministero delle Poste

l'ho trovato in un pacco acquistato una decina di anni fa:
Era dentro ad un altro bollettino non timbrato....come dovrebbe essere!
Non era vietato annullare i bollettini?
Vale qualcosa?

Settimo

 

Gent.mo signor Settimo, si tratta di uno dei primi bollettini illustrativi che il Ministero Postale mise in vendita presso le direzioni provinciali dal 1954. Il primo bollettino fu quello della emissione dei francobolli di Marco Polo. Questo del Pinocchio di “Collodi” alias Carlo Lorenzini, fu il quarto bollettino emesso. Un collezionista di bollettini illustrativi non si sa quanto potrebbe offrire per tale pezzo in buone condizioni di conservazione, sul Sassone specializzato è catalogato solo 7 €uro.
I bollettini non venivano normalmente annullati ma lo sa anche lei...quando un collezionista chiede, l’impiegato risponde! Anche oggi non si potrebbe e si annullano anche i numeri unici dei convegni, ne ho una ventina annullati e già che ci penso anche i diplomi delle varie mostre federali vengono annullati e anche qualcos’altro (che non c’entra nulla con la filatelia...).......
Comunque l’annullamento del bollettino il giorno di emissione conferisce al pezzo una certezza di autenticità, una specie di garanzia ed un plus valore venale.
Esistono bollettini del Pinocchio anche con il prezzo (60 lire) ed il codice di emissione, sono catalogati sempre a 7 €uro!!
P.S.
A proposito di “Pinocchio”, mi piace ricordare che tale nome in antichità era il nome del paese di San Miniato Basso (dove io sono nato, ndr.). Carlo Collodi, o meglio Carlo Lorenzini, amante degli pseudonimi, conoscendo questi luoghi, in quanto suo padre prestava servizio presso una importante famiglia che abitava nei pressi del “ponte al Pinocchio”, abbia dato al suo burattino questo nome proprio perché conosceva questa località (pinolo/pino/legno...) ed altri posti limitrofi come l’Osteria Bianca (del gambero rosso); il campo dei miracoli con la fonte che oggi è proprio dietro la Misericordia; “le forche”, la zona industriale di oggi, era chiamata così perché proprio lì impiccavano i prigionieri delle guerre intestine tra pisani e fiorentini...e molti altri...

...una bella storia vera che cercherò di illustrare in un prossimo e più completo articolo storico filatelico.
Qui sopra parte di lettera inviata da San Miniato, si vede bene: accanto alla data 22 maggio 1854 abbiamo “Pinocchio”. Inoltre l’amministrazione comunale nel 1952, concesse un contributo al comitato per un monumento a Pinocchio, eretto a Collodi (Pt) proprio a conferma dei “legami” che San Miniato Basso aveva con il burattino di Lorenzini.
Cordiali saluti da un “pinocchino” ed a presto.

Franco Moscadelli
www.francomoscadelli.it

 
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