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1862, FEBBRE DELL’ORO IN AUSTRALIA
Seconda parte:
una lettera cerca il suo destinatario...


"E LA NAVE VA..."

L’apparente complessità dell’inoltramento marittimo fra Europa ed Australia che abbiamo descritto nella prima parte di questa storia, testimonia la relativa efficienza della compagnia Peninsular & Oriental. Certo è che l’ammontare non trascurabile della sovvenzione pagata dal governo britannico con il contratto del 1858 (85.000 £) giustificava l’attenta vigilanza effettuata dalle varie autorità, tanto britanniche quanto australiane.
Il testo della convenzione prevedeva una durata complessiva del tragitto in 55 giorni fra Londra e Sydney, e in 50 giorni da Marsiglia. Abbiamo sotto riportato, in azzurro e rosso, le tappe percorse dalla nostra missiva, dapprima col vapore NEMESIS fra Suez e Galle, e successivamente con il NORTHAM sull’ultimo tratto :


Le ricerche che abbiamo effettuato per redigere questa indagine tra poli così distanti, ci hanno permesso di trovare un interessante documento pubblicato nella “Gazzetta ufficiale” dello stato australiano di Victoria : i risultati di una inchiesta…

 

Insoddisfatti dei frequenti ritardi capitalizzati dai piroscafi sul tragitto Pointe de Galles / Australia, unico collegamento con la Rotta delle Indie e dunque con le notizie con l’Europa, i membri del Parlamento sud-australiano avevano fatto realizzare, nel 1866, un censimento di tutti i movimenti di navi in arrivo da Ceylan finalizzato alla verifica del rispetto della convenzione secondo la quale la P&O avrebbe dovuto garantire una durata di trasporto di 19-20 giorno fra le due isole. Nella tabella emergono i seguenti elementi: data d’arrivo previsto a Melbourne / data d’arrivo effettivo / durata della traversata / eventuali giorni di ritardo / nome del piroscafo. Constatiamo che il nostro “Northam” accumula un solo giorno di ritardo, ritardo che però poteva raggiungere anche dai 3 agli 8 giorni… il piroscafo "Bombay", nel marzo 1862, aveva addirittura accumulato 41 giorni di ritardo, anche se l'evento risulta eccezionale.



L’arrivo mensile della nave che, a Ceylan, aveva raccolto i passeggeri ed il corriere provenienti dall’Europa era un evento davvero degno di nota tanto da essere oggetto di resoconto nella stampa locale.



Nel numero del 15 novembre 1862 nel The Sydney Morning Herald, giornale quotidiano di Sydney porto capolinea del tragitto Suez – Galle – Australia, abbiamo rinvenuto l’articolo dedicato all’accostarsi del nostro Northam dopo la sua sosta effettuata a Melbourne. Il lettore dell’epoca poteva conoscere l’elenco completo di tutti i passeggeri imbarcati in Europa o in India: militare, chierico, negoziante, ecc. Certamente rappresentava l’evento del giorno!

 

MA DOV’È ERNEST?

Ora dobbiamo occuparci del destinatario della lettera, Ernest Lagard… Cittadino francese, emigrato in Australia alla metà del secolo XIX°, come tanti Europei che lo hanno preceduto dal '700.
Terra sconosciuta fino all’arrivo di James Cook nel 1770, l’immensa isola diventò luogo di colonizzazione e di… detenzione dal 1788 al 1868 (ultimo anno di deportazioni). In questi anni furono trasferiti in Australia 160.000 detenuti, uomini e donne, confinati dall'Inghilterra o, all’inizio, snche dall’America del Nord ribellatasi al potere della Corona britannica. Dalla fine del 700 cominciarono a stansiarsi migliaia di coloni che affrontarono certo difficili condizioni di vita, anche se non paragonabili a quelle degli aborigeni, non solo espropriati della loro terra, ma colpiti e decimati dalle malattie causate loro dalle nuove patologie importate dagli Europei. Nel primo quarto del secolo seguente, giunsero sempre più numerosi avventurosi emigranti, soprattutto inglesi, attratti dai racconti su questa Australia, dove la terra costava poco e abbondava il lavoro…

Siamo riusciti a rintracciare il nostro uomo, Ernest Lagard, nel giornale di Melbourne THE ARGUS datato 30 novembre 1855, periodo verosimile del suo arrivo nel porto australiano, quando il Console di Francia a Melbourne faceva pubblicare il seguente avviso tramiche il quale informava che:

« … è in possesso di lettere per i Francesi i cui nomi sono :

Charles Martin,
Ernest Lagard,

...






Il Console di Francia è incaricato di raccogliere informazioni su :
Jules Guerin,

Ernest Lagard

Sono pregati di permettere al Console di Francia di poter rispondere alle loro famiglie».

 

… ma dov’è Ernest!?

Dopo il suo arrivo non ha dato notizie alla famiglia : si trova forse in un brutto guaio ? vuole nascondersi ? farsi dimenticare ? eppure Melbourne non sembra ancora molto affollata…

 

« EL DORADO », eccomi!

A quell’epoca infatti, tutta la regione era presa dalla febbre dell’oro : il prezioso metallo era stato scoperto nei territori del Nuovo Galles del Sud ed anche del Victoria nel 1851, attirando quindi migliaia di avventurieri dalle altre colonie australiane, ma anche dall’Europa e dall’Asia, suscitando speranze, violenza e ricchezza !
La nostra lettera è indirizzata a Daylesford, paesino a circa 80 chilometri a nord-ovest di Melbourne. Nel 1862 Ernest è dunque sistemato là e, la lettera ne testimonia, famiglia ed amici francesi ne erano a conoscenza. Bucolico paesino Daylesford ? Sembrerebbe, come lo testimonia questa stampa dell’epoca…

Daylesford era un piccolo villaggio fondato solo all’inizio degli anni 1850… lo testimonia, a tergo della nostra lettera, il suo timbro postale piuttosto rudimentale, apposto in arrivo, a sinistra del bollo di Melbourne.

Quando però si consulta l’atlante francese Garnier del 1862, si trova quasi sempre, in lettere sottili, nei dintorni territoriali le scritte «région de l’or» o «mines d’or»… Il nostro Ernest quindi non sarebbe qui giunto, partendo dall’altra parte del globo terrestre, solo con l'intento di metter su un allevamento di mandrie di pecore !

 

Le carte dell’amministrazione dello Stato di Victoria ci forniscono ancora stavolta una risposta:

Ernest, non solo ha ottenuto una concessione minieraRIA, ma il 2 novembre 1863 ha creato la "Waterloo Gold Mining Cy "!

Di lui altro non sapremo più, noi speriamo solo che abbia realizzato una vita corrspondente alla misura delle sue ambizioni!

PS: e le notizie della lettera allora ? Una mano ha scritto, sull’involucro contenente la missiva, “about her marriage - september 1862” :

… forse una sorella o una cugina gli annunciava il proprio matrimonio.

FONTI (parti I e II):

DOCUMENTI D’EPOCA, oltre i documenti allegati nel testo, accessibili via GoogleLibri:
"Guida ed orario ferroviario & marittimo “Bradshaw’s”, 1862.
“The colony of Victoria”, W. Westgarth, 1864.
“Navigation à vapeur transocéanienne”, E Flachat, 1866.
“Journal des économistes : revue d’économie politique”, 1863.


BIBLIOGRAFIA:

“British Maritime Postal History” (vol.1), R. Kirk, edizione Proud Bailey.


SITI WEB:

Una agevole sintesi sulla storia australiana:
http://www.australia.com

Sulla Penisular & Oriental, il bellissimo sito:
http://www.poheritage.com/our-history/timeline

E sulla storia locale di Daylesford :
http://www.daylesfordhistory.com.au/

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