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Una storia d’amore… davvero favolosa!

Fra tre giorni sarà il 1° giorno del mese di aprile, perciò questa volta, anche se solo per un breve momento, non ci occupiamo della “Storia Postale” con maiuscole, ma vi propongo un piccolo dolce racconto, non serve accertarne la veridicità storica, ciò che conta è la gradevole piacevolezza che ci regala

C’era una volta…

C’era una volta un collezionista che si era regalato un bel francobollo francese classico: un valore di 20 centesimi nero, con l’effigie della dea Cerere scelta per celebrare la nuova Repubblica francese nata dopo la rivoluzione del 1848. La purezza del disegno e l’accuratezza dell’incisione l’avevano sempre affascinato, congiuntamente al non sottovalutare il fatto che si trattava del primo francobollo emesso in Francia il 1° gennaio 1849…

Il nostro collezionista, dopo avere contemplato la meraviglia, la custodì con molta precauzione nell’albo dedicato ai suoi francobolli francesi, sistemandola sulla prima pagina. Qualche settimana dopo, per posta, gli giunse la sua busta dell’abbonamento alle novità filateliche di Francia: fra le varie nuove emissioni, vi si trovava una figurina dedicata ad una scoperta archeologica avvenuta qualche decennio prima. A Fréjus, sulla Côte d’Azur, era stato dissotterrato un piccolo busto romano: il cosiddetto “Hermès dicéphale”, cioè l’Ermete bicefalo o bifronte, rassomigliante infatti a Giano.

L’Amministrazione postale francese aveva dunque fatto incidere e stampare un valore di 3,70 francs, eravamo allora nel 1988 e l’Euro non esisteva.

Anche questo pezzo fu degnamente sistemato nell’albo, riposandovi nel succedersi dei giorni e delle notti fino a che in un bel pomeriggio di primavera, il nostro collezionista avvertì un rumore proveniente dagli scaffali della biblioteca del suo studio… nessun dubbio, si sentiva proprio il sussurro di un pianto e sgorgava dall’ albo dei suoi francobolli francesi!

Provando turbamento si avvicinò quindi, prese l’albo e delicatamente l’aprì… e cosa vide e trovò sulla prima pagina?!… Vide l’Ermete accanto a Cerere, uniti l’uno all’altra dallo stringersi delle loro mani e, al di sotto, una piccola bambina, frutto del loro amore, piagnucolante, sicuramento attendendo l’ora del suo allattamento!



Una piccola Cerere… a doppio viso anche lei!


Se non è vero, è ben trovato…

 

Il lettore avrà capito che non potremo mai accertare la veridicità di questa storia d’amore, però l’effige della bambina l’abbiamo nella nostra collezione… si tratta difatti di due piccole gemelle, stampate con cura in un’epoca che non siamo riusciti ad individuare. La carta è medio-spessa, bruna giallastra e gommata a tergo! E vediamo che, da parenti postali, le sorelle diventeranno filateliste avendo preso l’abitudine di dormire… tête-bêche!