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1917, UN PERCORSO POSTALE SOTTOMARINO
FRA TRIESTE… E NEW-YORK?

E’ una lettera spedita da Trieste il giorno 13 gennaio 1917 (fig.1) che oggi ci condurrà nel rievocare un episodio storico-postale della Grande Guerra poco conosciuto.

Fig.1 – Lettera impostata a Trieste. In violetto, il timbro del centro di censura (Zensurstelle)

Un’insolita soprascritta: Tauchbootbrief, ovvero “Lettera spedita a mezzo sommergibile” ed un’affrancatura non trascurabile di 3 corone in un periodo nel quale la tariffa vigente per una lettera per l’interno era di 10 heller, quindi 30 volte meno!
Ecco gli ingredienti che incuriosiscono il cultore di storia postale…

QUANDO LA GUERRA SI SVOLGEVA SUL MARE

Nel corso delle Prima guerra mondiale, la maggior parte dei combattimenti si svolse sul continente europeo, con lo scontro terrestre dei vari eserciti. Il mare comunque fu anch’esso un teatro del conflitto, forse più periferico, ma non trascurabile: rimangono nelle memorie, ad esempio, il tentativo di sbarco anglo-australiano sulle coste ottomane dei Dardanelli (1915) o ancora la battaglia dello Jutland fra Inglesi e Tedeschi (1916)…

Fig.2 - L’incrociatore austriaco Sankt Georg (124 metri e 621 uomini)

Avvalendosi di una superiorità numerica, le flotte da guerra degli alleati inglesi, francesi e successivamente italiani, riuscirono ad imporre un blocco per impedire alla marina tedesca ed austro-ungarica (Fig.2) l’accesso all’Oceano Atlantico ed al Mediterraneo.

Centinaia di vascelli dell’Intesa furono mobilitati fino al 1918 sia nel canale d’Otranto, sia nel Mare del Nord rendendo così impossibile alle navi da guerra della Triplice-Alleanza il poter uscire in alto mare nonché ai bastimenti di commercio di poter raggiungere i porti tedeschi e austro-ungarici. Il commercio con i paesi d’oltremare neutrali e, per i Tedeschi, con le loro colonie d’Africa era diventato quasi impraticabile: si doveva quindi contare solo sulle sue proprie risorse continentali e sulle requisizioni nei territori occupati…

Tuttavia, per varcare le zone minate ed ingannare l’attenta vigilanza delle flotte di sorveglianza, Tedeschi ed Austriaci ricorsero allora ai sommergibili (Fig.3). Lo scopo di questa strategia era di disturbare decisamente il traffico mercantile fra Inghilterra, Francia e paesi neutrali od alleati, nonché il trasporto delle truppe e delle merci proveniente dalle colonie.

Fig.3 – Il sommergibile austriaco SMU5. Varato nel 1910, era di dimensioni modeste: 30 metri di lunghezza per un equipaggio di 19 uomini

L’iniziativa, forse la più originale, fu la costruzione nei cantieri navali di Kiel in Germania, di un sommergibile mercantile varato nel 1916: il Deutschland, con una lunghezza di 60 metri: poteva trasportare quasi 1000 tonnellate di merci differenti!

Fig. 4 & 4b - Due fotografie del Deutschland: si intuisce bene la capacità di carico

Sotto gli ordini del capitano Paul König, il sommergibile compì due viaggi successivi fra Germania e Stati-Uniti (allora neutrali) nell’estate e nell’autunno del 1916. Ogni volta, riportò centinai di tonnellate di nickel, zinco ed altri metalli indispensabili all’industria di guerra.

ORA LA POSTA!

Alla fine dello stesso anno 1916, fu pianificato un terzo viaggio: questa volta, era stato previsto anche il trasporto di corrispondenze indirizzate negli Stati-Uniti o verso quei paesi d’America con i quali gli USA avrebbero potuto compiere opera di intermediazione. Per evidenti ragioni di sicurezza, a garanzia della segretezza, non poteva essere proclamata ufficialmente la data di partenza del Deutschland, ma questo non impediva di caldeggiare la spedizione di lettere e cartoline indirizzate a Brema, perché punto di raccolta dove sarebbero state centralizzate prima della partenza del viaggio sottomarino. La possibilità di trasmettere posta in Germania per un inoltro a mezzo di questo sommergibile, fu offerta anche all’alleato austro-ungarico. Nel corso del mese di dicembre 1916, la stampa austro-ungarica cominciò a pubblicizzare l’iniziativa, spiegando al lettore le regole da rispettare: le corrispondenze dovevano essere affrancate con la tariffa per l’estero, cioè 25 heller per una lettera, poi inserite in una busta affrancata a 3 corone per coprire le spese straordinari dell’inoltro sottomarino (Fig.5): l’insieme veniva inviato a Brema, in attesa della partenza.



Fig.5 – Lettera spedita d’Austria all’inizio del mese di febbraio 1917, con timbro apposto in arrivo il 10 a Brema. La destinazione finale era Cleveland nell’Ohio ed Il mittente aveva precisato Tauchbootbrief: “lettera via sommergibile mercantile"

Purtroppo, nel frattempo, di lì a qualche mese, le relazioni fra Stati-Uniti e Germania si deteriorarono: la guerra sottomarina decisa dal Kaiser Guglielmo II° danneggiava gli interessi economici degli USA e causava regolarmente vittime civili, come nel caso del naufragio del Lusitania (Fig.6)…

Fig.6 – Il New-York Times annuncia in prima pagina il siluramento del Lusitania

Si comprende quindi la ragione della rottura delle relazioni diplomatiche da parte di Washington annunciate il 3 febbraio 1917 e la successiva dichiarazione di guerra statunitense alla Germania il 6 aprile… il terzo viaggio del Deutschland non si realizzò mai e le lettere furono restituite ai mittenti, recante tutte una dicitura del tipo Zurück (ritorno, fig.7).

Fig.7 – Lettera da Vienna per New-York con timbro di ritorno: “inoltro a mezzo sommergibile interrotto”


BIBLIOGRAFIA

FERCHENBAUER Ulrich, Oesterreich 1850-1918, Handbuch und Spezialkatalog, volume IV, Vienna, 2008.

TAYLOR Andy, “Tauchbootbriefe” in Austria, rivista trimestrale dell’Austrian Philatelic Society di Londra, primavera 2017. L’articolo è anche leggibile in rete: http://www.austrianphilately.com/tauchbootbriefe/index.htm.

Articoli di Wikipedia – Germania: Deutschland (U.Boot) e Seeblockade.

Fonte delle immagini di documenti postali: 1/. Briefmarken-Forum, 5/.Austrian Philatelic Society, 7/. Stamp Community Forum.