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Un cospiratore scrive nel 1840
 

Esamineremo oggi una missiva, in porto assegnato, spedita dalla Francia verso l’Inghilterra nel 1840: a prima vista sembrerebbe trattarsi di una lettera piuttosto comune. Impostata il giorno 1° dicembre nella città di Ham, in Picardia, fu inoltrata via Amiens (stesso giorno) fino al porto di Calais (2 dicembre). Il packet giornaliero varcò la Manica per farla proseguire a Londra dove giunse al suo destinatario il 3 dicembre. Ne sono testimonianza i vari timbri apposti durante il suo breve percorso…

Un occhio attento ha sicuramente osservato anche il segno di tassazione postale britannico, precisato a destra nel recto della lettera: 8 e 1/6. 8 pence per il tratto tra Ham e Calais, 10 pence per il tratto fra Calais e Londra: per un ammontare di 1 shilling e 6 pence pagato dal destinatario (ricordiamo che occorrono 12 pence per fare uno shilling!)

La disamina esterna di questa missiva si conclude con una cartina che permetterà ai nostri lettori di visualizzare l’intero percorso.


MITTENTE E DESTINATARIO…

Ora leggiamo la missiva: il mittente chiede al destinatario, Harvin Farquhar, banchiere, di rimborsare 458 £ a lord Ripon, noto politico inglese. Ripon fu, notoriamente, prima ministro delle finanze e poi Prime Minister del re George IV negli anni 1820.

Frederick John Robinson, Earl of Ripon (1782-1859)

Ma chi sarà mai il mittente di questa lettera, che chiaramente aveva ricevuto un sostegno finanziario da influenti personalità inglesi quando era nel bisogno?

Intestata al monogramma in rilievo N, la nostra lettera è firmata da… Louis-Napoléon Bonaparte, il futuro Napoleone III !!

Napoléon III negli anni 1860, fotografia originale da Disderi

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“L’UNIVERSITÀ DI HAM…”

Proviamo ora a spiegare la presenza di Louis-Napoléon ad Ham nel dicembre 1840. Rammenteremo che Louis-Napoléon era figlio di Louis, uno dei fratelli di Napoleone I°. Dopo la sconfitta definitiva dello zio nel 1815, all’età di 7 anni, fu costretto ad una vita d’esilio in Svizzera ed anche in Inghilterra. Nel 1832 morì a Vienna il figlio di Napoleone I° e Louis-Napoléon diventò allora l’erede della dinastia, con la manifesta speranza di ristabilire in Francia un regime bonapartista. Nel 1836, organizzò un colpo di stato a Strasburgo, progettando di sollevare la guarnigione e marciare verso Parigi per cacciarne il re Louis-Philippe I°! Il fallimento del tentativo (fu arrestato poi mandato di nuovo in esilio) non lo scoraggiò né lo distolse dalle sue mire: nel 1840 decise, da Londra, uno sbarco a Boulogne, porto francese sulla Manica!

Boulogne, da J.F. Hue

Il 6 agosto, la spedizione fu un disastroso fallimento: Louis-Napoléon e la sessantina di uomini che l’accompagnavano, furono arrestati e stavolta il re Louis-Philippe non dimostrò alcuna clemenza verso questo arduo e bellicoso pretendente bonapartista. Dopo un rigoroso processo, fu condannato al carcere a vita e rinchiuso nella fortezza medievale di Ham.

Fortezza di Ham, cartolina postale dei primi anni del 900

Non addoloriamoci però per le sue condizioni di detenzione! Oltre allo scambio di corrispondenza con i suoi amici ed ammiratori – la nostra lettera ne dà testimonianza – scrisse vari articoli e libri di politica, di economia… nei quali sviluppa parte delle idee che avrebbe provato a realizzare se fosse diventato imperatore dei Francesi. Louis-Napoleone ebbe anche due figli con una giovane amante. E quando divenne capo di Stato, evocava questi anni di prigionia, dicendo spesso con umorismo e sarcasmo: “quando ero all’università di Ham”!

Lo studio di Louis-Napoléon a Ham


Epilogo

Nel mese di maggio 1846, allorquando vennero effettuati lavori nel carcere dove era recluso, Louis-Napoléon decise di cogliere l’occasione: il giorno 26, si travestì con i vestiti dell’operaio Badinguet… e fuggì. Tornato a Londra, riprese la sua vita di ricco erede (madre e padre erano ormai scomparsi, ma gli avevano lasciato una fortuna non trascurabile). Louis-Napoléon sarebbe tornato in Francia due anni dopo, quando la rivoluzione del 1848 avrebbe cacciato Louis-Philippe dal trono e stabilito la Repubblica… ma questa è un’altra storia!

Laurent ringrazia l'amico Andrea Rossignoli per le delucidazioni sulla tariffa della lettera e segnala il suo sito web: LetterStamper >>> https://letterstamper.wordpress.com