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L’ASSEDIO DELLA FORTEZZA DI PRZEMYSL

(Seconda parte: la posta deve passare!)

Abbiamo presentato, nella precedente puntata, la situazione strategica della fortezza austriaca di Przemysl. Per ben due volte essa fu accerchiata e poi assediata dalle truppe russe (fig.1): la prima, dal 18 settembre al 10 ottobre 1914, la seconda dal 7 novembre 1914 al 22 marzo 1915.

Il primo assedio non permise alla 3ª Armata russa di impossessarsi della piazza forte perché questa fu liberata dall’offensiva del generale Boroevic. La seconda volta però, la resistenza nulla poté contro la morsa della 11ª Armata dello Zar e fu così che i quasi 120.000 militari austro-ungarici furono costretti ad arrendersi dopo aver subito un assedio di ben 133 giorni…

Fig. 1 – L’avanzata delle truppe russe nella provincia austriaca di Galizia.

Gli aeroplani alla riscossa

Durante il primo assedio, un aeroplano pilotato dagli aviatori tenente Taussig e capitano Raabl, lasciò Neu-Sandez (1), sede del Comando generale delle Armate austro-ungheresi, per raggiungere il giorno successivo, 1° ottobre, senza incontrare alcuna difficoltà, la fortezza. Il volo di ritorno, eseguito il 6 ottobre, fu più movimentato: non volando ad una altitudine sufficientemente alta, l’aeroplano fu bersaglio del fuoco nemico, tuttavia riuscì a salvarsi ed anche ad atterrare in territorio austriaco! Separatosi da Taussig, affidatolo alle cure di un medico perché ferito, Raabl proseguì il percorso ricorrendo al noleggio di un’automobile, riuscendo così a portare a compimento la missione presa in consegna recapitando a Neu-sandez, presso lo stato-maggiore, il sacco di corrispondenza che avevano trasportato lui e Taussig. Si trattava essenzialmente di posta di servizio, ma anche un centinaio di cartoline spedite da qualche fortunato ufficiale della guarnigione. Queste corrispondenze sono oggi rarissime!

Questo collegamento, sperimentato con successo nell’ottobre 1914, fu rinnovato ed ottimizzato durante il secondo assedio. Il governo austro-ungarico non voleva lasciare senza notizie i familiari dei 120.000 soldati accerchiati dai Russi e così lo stato-maggiore, dopo il primo assedio, con ottima perspicacia aveva disposto di sistemare a Przemysl una compagnia di aviatori: l’11° (Fliegerkompanie Nr. 11). Il volo inaugurale si realizzò il 23 novembre 1914 (fig.2): il pilota tenente Wagner e l’osservatore tenente Edler von Lehmann decollarono dal campo di aviazione della fortezza per raggiungere Cracovia lo stesso giorno e non incontrarono alcuna difficoltà. Tutta la corrispondenza trasportata fu timbrata in arrivo con il bollo a doppio cerchio dell’imperiale e regio ufficio da campo (KuK Feldpostamt) 101.

Fig. 2 – Cartolina indirizzata a Vienna, il suo mittente è un medico del 3° ospedale di guarnigione (timbro a sinistra). Il timbro lineare della compagnia di aviatori di Przemysl è stato apposto in partenza (in alto), quello del Feldpostamt 101 in arrivo a Cracovia.

Tra il mese di dicembre 1914 ed il mese di marzo 1915, undici altri voli si succedettero con successo. Con l’ordinanza N°9 del 4 gennaio 1915, il Commando della fortezza decise di regolamentare la spedizione della corrispondenza: fece stampare cartoline su carta sottile colorata in diversi tinte. Fu permesso spedire, al costo di 50 heller, una cartolina per ufficiale, ed una cartolina per 5 soldati. Queste cartoline erano del consueto tipo Feldpostkorrespondanzkarte ma, per controllarne la vendita, vi furono apposti tre timbri (fig.3): una numerazione al datario, ma talvolta scritta anche a mano, la dicitura Fliegerpost Przemysl / JÄNNER 1915 nel mese di gennaio, poi semplicemente Fliegerpost Przemysl / 1915 ed, infine, il timbro circolare di controllo dell’amministrazione postale a Przemysl IX / 54.
Il collezionista deve sapere che esistono numerosi tipi di questi timbri, tutti identificati nei cataloghi specializzati citati nella bibliografia di quest’articolo.

Fig.3 – Parte superiore di una cartolina con numerazione manoscritta. Fliegerpost si traduce in “posta trasportata da aviatori”, l’espressione Flugpost (posta aerea) non è ancora in uso.


Proponiamo l’elenco dei voli successivi:

Date di partenza del volo…

e della posta trasportata

Destinazione

Equipaggio*

9 dicembre 1914

23.XI-7.XII

Kaschau

Wanneck   Wagner

26 dicembre

8-24. XII

Cracovia

Meczenzef   Martinek

26 dicembre

8-24.XII

Cracovia

Trautenegg   Reischer

18 gennaio 1915

25.XII-16.1

Brzesko

Schindler  Martinek

18 gennaio

25.XII-16.1

Brzesko

Lehmann  Ranzenberger

18 gennaio

25.XII-16.1

Brzesko

Stanger   Kozma

7 febbraio

7.I-5.II

Cracovia

Melc   Kostrba

10 febbraio

6 e 7.II

Brzesko

Libano   Fernburg

12 febbraio

8-10.II

Brzesko

Knopp   Wagner

18 febbraio

11-16.II

Brzesko

Schindler   Kumstadt

22 marzo

17.II-20.III

Brzesko

Stanger   Lehmann

* Pilota e osservatore. I nomi sono stati tutti accertati soltanto dal 2015, con certosino lavoro svolto dal Circolo di Studio della posta da campo austro-ungarica di Vienna (si veda la bibliografia).

Il 22 marzo 1915, la fortezza si arrese al nemico e le prime truppe russe, composte da cosacchi, fecero la loro entrata nella città. L’aeroplano di Stanger e Lehman decollò all’ultimo momento insieme ad un secondo aereo pilotato da Melc e Junker… purtroppo questo ultimo fu costretto ad un atterraggio di emergenza in zona russa. I due aviatori distrussero gran parte della corrispondenza trasportata, soprattutto di servizio, le rimanenze furono recuperate dai Russi… che le fecero proseguire affidandole alla Croce Rossa. La cartolina cui segue la riproduzione (fig.4) è stata scritta il 3 marzo 1915 e fu caricata sull’aeroplano di Stanger e Lehman, al momento della resa della fortezza. E’ una testimonianza dell’ultimo volo effettuato con successo da questi aviatori che sfidarono l’artiglieria russa per il trasporto della posta…

Fig. 4 – Si nota, su questa cartolina spedita il 22 marzo 1915, la numerazione a datario, insieme al consueto timbro apposto in partenza dalla censura.


Fig. 5 – Un documento eccezionale pubblicato da Alexander Kustan: il giorno 21 marzo 1915, i due ultimi aeroplani decollano da Brzesko per raggiungere Przemysl. Uno solo sarà di ritorno l’indomani e avrà trasportato la nostra cartolina della fig. 4.

Non basta l’aeroplano…

Per offrire una completa ed esaustiva informazione, dobbiamo aggiungere che il comandante della fortezza, il generale Kusmanek, decise di ricorrere anche all’aiuto del 3° Reggimento d’artiglieria “Principe Kinsky”: il 19 marzo 1915, poco prima della resa della piazzaforte, 4 palloni, utilizzati solitamente per l’osservazione delle linee nemiche e l’aggiustamento del tiro dei canoni, si alzarono in volo (fig. 6).
Gli aerostati avevano imbarcato sacchi di posta e avrebbero dovuto raggiungere le linee austriache. L’impresa fallì tragicamente e… palloni ed uomini furono catturati dai Russi.

Fig. 5 – Preparazione di un pallone d’osservazione dell’artiglieria di fortezza di Przemysl.

Prima di questo ultimo tentativo, il reggimento d’artiglieria aveva sperimentato anche un altro modo di spedizione della posta: i soldati avevano fabbricato piccoli palloni di carta e tela che potevano trasportare dalle 500 alle 3000 cartoline. Vendute in modo ancora più limitato, le apposite cartoline recavano la dicitura Ballonpost invece di Fliegerpost (fig. 7).

Fig. 7 – Anche queste cartoline erano vendute a 50 heller con scopo di beneficienza
in favore di un fondo per aiutare i feriti di guerra.

Nel mese di gennaio 1915, risulterebbe che 5 palloni (fig. 8) furono lanciati… La distanza da superare, per oltrepassare le linee russe, era di 120 chilometri, da sommare al rischio di essere a repentaglio del vento… L’Amministrazione della posta da campo aveva fatto inserire, in ogni pacco di cartoline, una banconota da 10 corone ed un foglio di avviso chiedendo, a chi avesse trovato il pallone e le corrispondenze, di affidare il pacco all’ufficio postale più vicino! Tre palloni furono effettivamente ritrovati in Austria-Ungheria in marzo, maggio e giugno 1915 e le loro corrispondenze furono instradate fino a destinazione. Inutile precisare la rarità di questi documenti!

Fig. 8 – Un pallone… ed il suo piccolo pacco di cartoline.

Documenti postali… e storici

La storia postale dell’assedio di Przemysl non si deve limitare allo studio di queste cartoline spedite via aerea a mezzo aeroplani e palloni, pur ribadendone la loro indiscutibile preziosità documentale. Per completezza di studio, è imprescindibile esaminare anche il trattamento della posta da parte degli uffici stessi della fortezza…

 

Fig. 9 – La corrispondenza spedita dai militari della piazzaforte era gestita dagli uffici da campo N° 7, 152 e 159, nonché dall’ufficio civile della città. Questa cartolina, spedita in franchigia il 19 agosto 1914, è stata affidata all’ufficio della città che la inoltrò senza l’avvenuto controllo della censura. Nelle prime settimane dei combattimenti, la normativa postale di guerra non era sempre rispettata!


Fig. 10 – Cartolina commemorativa della liberazione della fortezza (battaglia dei giorni 8-11 ottobre 1914): a sinistra, i soldati russi fuggono davanti all’offensiva del generale Boroevic.


Fig. 11 - Cartolina per la Svizzera, scritta a Przemysl il 27 ottobre 1914, dopo la fine del primo assedio. Fu impostata all’ufficio di posta da campo N°11 in stanza a Neu-Sandez, presso lo stato-maggiore generale. Per gli invii all’estero, i militari non godevano della franchigia: la cartolina fu dunque affrancata a 10 heller. Prima della emissione dei francobolli specifici per la Feldpost, gli uffici da campo erano provvisti di francobolli ordinari.

Dopo la resa della fortezza il giorno 22 marzo 1915, in conclusione del secondo assedio, tutti i soldati ed i loro ufficiali, l’abbiamo detto, furono internati in Siberia. Gli addetti degli uffici postali da campo N° 7, 152 e 159 furono anch’essi deportati ed il materiale postale cadde nell’oblio. I Russi occuparono Przemysl per 2 mesi, prima di essere cacciati da una offensiva combinata fra truppe austriache e bavaresi (fig. 12) all’inizio del mese di giugno. La città, definitivamente liberata (fig. 13), diventò la testa di ponte che permise la riconquista della provincia di Galizia (fig. 14).

Fig.12 – Le linee di difesa fortificate, nella campagna dei dintorni di Przemysl, dopo i violenti bombardamenti ed i combattimenti di liberazione (maggio-giugno 1915).

Fig. 13 – Liberata e tutta pavesata, la città, che non subì i bombardamenti, onora la visita dell’arciduca Karl, erede del Trono, e del Feld-maresciallo arciduca Friedrich il giorno 6 giugno 1915.

Fig.14 – Involucro di una corrispondenza di servizio di grande formato, spedita raccomandata il 24 luglio 1915 dall’Intendenza della testa di ponte di Przemysl (bollo amministrativo con aquila asburgica: KuK Intendanz des Brückenkopfes - Przemysl). L’ufficio da campo N° 169, fu lì stabilito appositamente quando i servizi postali furono ripristinati.

FONTI

Keith TRANMER, “The Siege of Przemysl” in Austro-Hungarian Army Post offices 1914-1918, 1973. Un testo da considerare opera fondamentale: l’autore fu il primo a documentare gli avvenimenti storico-postali dell’assedio della fortezza negli anni 1960-70.

Ulrich FERCHENBAUER, Österreich, Handbuch und Katalog, 2008, volume II. E’ il catalogo enciclopedico di riferimento per la filatelia austriaca fino al 1918: il lettore vi troverà la riproduzione dei vari tipi di timbri usati su queste cartoline viaggiate via aerea.

L’ARGE Feldpost Österreich-Ungarn, “Circolo di studio delle Posta da campo dell’Austria-Ungheria” del quale l’autore di questa rubrica è socio, ha dedicato un intero capitolo del numero 122 della sua rivista (Rundbrief), all’assedio di Przemysl. In questo lavoro si trovano i dati i più recenti ed affidabili grazie al lavoro di Alexander KUSTAN.

Documenti postali viaggiati

Collezione dell’autore.


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