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Scrivere dall’Impero ottomano
negli Stati Uniti nel 1867

Il cultore di storia postale (marittima, ma non solo) non resta mai indifferente, ma prova interesse e curiosa sensibilità anche nei confronti di ciò che si presenta ai suoi occhi solo come un “povero frammentino”. Ogni pezzo postale ci racconta, a suo modo, un po’ di storia del “temps jadis” e noi, in onore di questo, oggi lo vogliamo illustrare con questo fronte di lettera che ci invita ad un percorso trans-mediterraneo e trans-atlantico :


Impostata i1 18 maggio 1867 a Smirne, nell’Impero ottomano, la nostra lettera arriva a destinazione a New-York il 13 giugno. Sul verso, solo conservato, troviamo 5 bolli postali: il datario dell’ufficio postale francese apposto in partenza (SMYRNE / 18 MAI 67 / TURQUIE) insieme al (PD) che conferma che l’affrancatura copre l’insieme delle spese postali fino alla destinazione finale. I francobolli, del valore di 80 e 40 centimes, sono annullati col losanga numerale (5098) a puntini. Il secondo datario è stato apposto in arrivo N.YORK AM. PKT. / JUN 13 / PAID e specifica la bandiera della nave transatlantica, confermando anch’esso l’intero pagamento effettuato dal mittente. Compare anche un 9. che spiegheremo più tardi.


IL PERCORSO

Scrivere dall’impero ottomano verso l’Europa negli anni 1860 obbligava a dover ricorrere ad uno degli uffici europei sistemati nelle principali città portuarie dell’Impero. Per essere più preciso: due sono le potenze ad avere istituito una rete di uffici postali collegati agli scali delle loro compagnie marittime: la Francia con le Messaggerie Imperiali ed il capolinea di Marsiglia, e l’impero austriaco (austro-ungarico dal 1867 e la riforma costituzionale del cosiddetto Ausgleich) col Lloyd Austriaco ed il porto di Trieste.


Il porto di Smirne alla fine dell’800 (sopra), oggi Izmir in Turchia,
e l’articolo redatto nell’edizione del 1863 del manuale del prof. Boccardo (sotto)


(...)

Impostata nell’ufficio francese del porto ottomano di Smirne, la nostra lettera viene imbarcata a bordo del vapore francese “Amérique”:


Esso era salpato da Alessandria d’Egitto l’8 maggio 1867 e faceva scalo a Smirne i giorni 17 e 18 maggio. In questo viaggio, assicurava il servizio della linea di Siria (“Ligne X”) che, con 3 partenze nel mese, collegava Mediterraneo orientale e Francia in 17 giorni e 11 scali intermediari:


Sbarcata a Marsiglia il 26 maggio, la nostra missiva è inoltrata verso il porto francese di Le Havre, capolinea della compagnia americana di navigazione a vapore denominata New York & Havre Steam Navigation Co, la quale, dalla fine del 1850, assicura ogni mese una partenza verso New-York, con sosta a Southampton in Inghilterra (sostituita da Falmouth dal 1865). Il 29 maggio, il vapore “Mississippi” salpa per la Nuova York con a bordo la nostra lettera.

Il vapore “Arago”, uno dei piroscafi della Havre Line, nel 1864

Cerchiamo ora di comprendere il significato di AM. PKT. (piroscafo americano) nel datario apposto in arrivo a New-York il 13 giugno.


LA TARIFFA

Dal 1857, era possibile inviare una lettera da un ufficio francese del Levante verso gli Stati-Uniti, senza dover più far pagare le spese postali al destinatario: lo conferma, l’abbiamo visto, il timbro PD. Lo sviluppo generale della navigazione a vapore e degli scambi commerciali, permise, in maniera estensiva, di applicare una riduzione delle tariffe postali per quasi tutte le destinazioni. Così che, la tariffa Levante - USA, del 1° gennaio 1857 di 1 franc 60, per una lettera del peso di 7,5 grammi, era stata diminuita a 1 franc 20 per un peso di 10 grammi, dal 1° gennaio 1866. La cifra 9. che compare, apposta in arrivo, non deve essere interpretata come una tassazione postale. Si tratta infatti di una accountancy marking: l’amministrazione postale francese ha incassata 1 franc 20 e deve allora retrocedere all’amministrazione postale statunitense, il costo della traversata dell’Atlantico a mezzo vapore postale americano e quindi il porto interno americano di 3 + 6 cents (circa 48 centimes francesi).

Un postman americano negli anni 1860


MITTENTE E DESTINATARIO…

150 anni dopo l’impostazione della nostra missiva, è ancora possibile rintracciare i corrispondenti che allora si sono scritti! Il mittente ha apposto in alto della soprascritta il suo timbro commerciale: si chiama Joseph Castellan… in una inserzione ottomana del 1868, che pubblicizzava la distribuzione di un libro, abbiamo trovato il suo indirizzo (quartiere Kahn Barbaresque n°30) e, probabilmente, il suo mestiere: librario!


Il destinatario,Van Duzer, non è neanche lui un semplice sconosciuto: compare in un annuario commerciale new-yorkese del 1866 in quanto droghiere e negoziante di casalinghi:

E l’indirizzo è ben lo stesso della soprascritta della nostra lettera: Greenwich Street!!

I palazzi di Greenwich Street visti dai tetti di Liberty Street,
nel fondo si può intravedere il fiume Hudson (veduta stereoscopica, 1861).

Ecco come la filatelia trasforma il collezionista in investigatore!


Fonti

HUBBARD & WINTER, North Atlantic Mail Sailings 1840-1875, Ohio, 1988

SALLES R., La poste maritime française, volume 2, Paris, 1962.

Ricordiamo ai nostri lettori che, anni fa, avevamo presentato ed illustrato il collegamento fra Turchia ed Italia a mezzo piroscafi francesi: