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Tutte le strade portano a... Cuba!

Inizieremo la nostra cronaca odierna con un estratto di articolo dell’Enciclopedia Treccani, in modo da ricordare al lettore una parte della storia di questa isola caraibica…

«Raggiunta da C. Colombo (1492), l’isola fu colonizzata dagli Spagnoli dal 1511, assumendo un ruolo strategico e commerciale nei traffici tra la madre patria e il Nuovo Mondo; di qui le frequenti incursioni dei corsari e il contrabbando. Nel 1762 L’Avana subì una breve occupazione britannica (guerra dei Sette anni). Lo sviluppo, dall’inizio del 19° secolo, del movimento indipendentista, si intrecciò con le istanze di liberazione degli schiavi avversate dall’oligarchia creola che aspirava a un’annessione agli USA e cercava di indirizzare in tal senso la lotta contro la Spagna. Una prima guerra di indipendenza (1868-78) terminò con la concessione di alcune riforme da parte della Spagna, tra le quali la graduale abolizione della schiavitù (1880-86); una seconda insurrezione (1895) si concluse con l’intervento degli USA e la guerra ispano-americana del 1898. Sconfitta la Spagna, gli USA fecero inserire nella Costituzione del nuovo Stato (1901) il cosiddetto ‘emendamento Platt’, dal nome di un senatore statunitense, che istituiva una sorta di protettorato sull’isola (nel 1903 gli Stati Uniti stabilirono la base navale di Guantánamo)».

Nel corso dell’800, malgrado le sue vere difficoltà a mantenere la sua autorità sull’isola, la Spagna tratteneva stretti rapporti economici con questo suo principale possedimento americano. Nel manuale Il negoziante italiano, pubblicato in Italia nel 1863, gli autori ci forniscono indicazioni commerciali, ma possiamo vedere che la concorrenza degli Stati-Uniti e dell’Inghilterra era davvero accanita:





I due principali porti dell’isola erano L’Avana sulla sponda nord e Santiago di Cuba sulla sponda sud, lo vediamo su questa cartina dell’atlante francese Garnier (edizione 1861):


Essendo Cuba una colonia spagnola, potremmo pensare che, nel corso dell’800, con lo sviluppo della navigazione a vapore nonché di una prima forma di globalizzazione che collegava oramai tutti i continenti sotto il dominio europeo, i porti della penisola iberica divennero i punti di partenza delle merci, dei passaggieri e della posta scambiati fra Europa e Cuba, come lo erano i porti inglesi verso Canada e Stati-Uniti…

Invece no! I vari tentativi si rivelarono sempre inadeguati [1]: la Corona di Spagna aveva concesso un contratto di collegamento con Cuba alla “Empresa de Correos” nel 1827, ma la società non adottò la navigazione a vapore e rimase con le sue navi a vela. Un tentativo di modernizzazione, dal 1847, sostenuto dallo Stato, non ebbe successo e la società sparì nel 1851…

Allegoria della “Compagnia Transatlantica Espagnola” (Barcellona, 1884)

Fra il 1851 ed il 1858, i collegamenti con la Spagna furono assicurati da navi da guerra o da bastimenti di commercio spagnoli, ma questo era una soluzione poco soddisfacente: la traversata dell’Atlantico restava ancora irregolare e troppo lenta… Due nuovi tentativi, nel 1856 dalla “Cia Franco-Americana de Vapor” e nel 1858 con la “Vapores Correos Transatlnatica”, non ebbero maggior successo: solo l’impresa di Antonio Lopez (la futura “Compagnia Transatlantica Espagnola”), con una sovvenzione statale di 590.000 reales, assicurò un collegamento regolare, ma solo nel corso degli anni 1860 e soprattutto dagli anni 1880…

Santiago di Cuba nel 1849

Però, Cuba non rimase mai isolata, in quanta l’isola era collocata su almeno tre vie marittime di grande importanza!


1. La via d’Inghilterra

Era stata stabilita dalla RMSPC, cioè la Royal Mail Steam Packet Company, a partire del 1842. Il tratto principale univa Southampton a St Thomas, poi altre linee marittime collegavano tutto il bacino caraibico:

Un vapore della RMSPC, l’ATRATO:

 

La prima lettera che presentiamo è stata spedita il 22 settembre 1861: dopo il transito a Londra il giorno 26, fu imbarcata a Southampton a bordo del vapore SEINE che salpava il 2 ottobre. Sbarcata a St Thomas il 16, fu trasferita in un secondo steamer della RMSPC, il TRENT, per infine approdare all’Avana il 21 ottobre (timbro a tergo). Fu affrancata in base alla tariffa dei piroscafi inglesi vigente dal 01.01.1857, cioè 80 centimes ed una tassa fu pagata in arrivo dal destinatario: 2 reales per la provenienza dell’Europa del Nord (timbro NE2).


2. La via di New-York

La seconda possibilità era quella di inoltrare la posta per Cuba dagli Stati-Uniti: numerosissimi vapori salpavano da Liverpool per il “Nuovo mondo”, poi una linea regolare collegava New-York a Colon, cioè l’istmo di Panama: la maggioranza dei passeggeri statunitensi poteva poi proseguire il viaggio verso la California.

 

In questa seconda lettera, il mittente ha richiesto la “via di New-York”: impostata a Parigi il 17 maggio 1861 è stata inoltrata fino a Liverpool per essere imbarcata sul vapore AMERICA della compagnia inglese CUNARD. Giunta a Boston il 31 maggio, è stata poi trasferita a New-York presumibilmente il 4 giugno a bordo di uno steamer della Linea VAN DER BILT che assicurava al tempo il servizio per Panama. Noteremo che la tariffa è più cara di circa il 50%: il mittente doveva pagare 1 franc e 20, invece di 80 centimes. Il timbro 22 (cents) è stato apposto a Boston per indicare l’intero pagamento fino allo sbarco finale, l’ammontare di 2 reales è stato addebitato al destinatario. In linea di massimo, le lettere arrivate dagli Stati-Uniti non dovevano pagare questa tassa, ma la posta cubana vedeva soprattutto lettere europee arrivate da New-York e applicava quella tassazione [2]!

 

3. La via di Francia

Ultima rotta… la via di Francia, dal porto di Saint-Nazaire… Nel 1862, questo nuovo collegamento mensile [3] fu inaugurato dalla “Compagnia Generale Transatlantica” per servire l’isola francese della Martinique col porto di Fort-de-France, nonché Vera-Cruz dove Napoleone III aveva portato la guerra contro il governo messicano di Benito Juarez:


Il costo dell’affrancatura era lo stesso della via d’Inghilterra, cioè 80 centimes: la nostra lettera è stata imbarcata a St Nazaire il 18 maggio 1863 a bordo del piroscafo VERA CRUZ della C.G.T., e ha raggiunto la sua destinazione, Santiago de Cuba, il 9 giugno (la data è precisata all’interno). Non compare la tassazione postale cubana…


Il vapore TAMPICO, sistership del VERA-CRUZ.

 

NOTE

[1] J. Van der Liden, Mail Across the Oceans, from the Beginning to 1875, Monaco, 2019. Pagine 74 a 76 per Cuba.
[2] Y.H. Kouri, “Mail between Cuba and Great-Britain under the USA” in OPUS. N°XVI, 2016. Pagine 62 a 69.
[3] R. Salles, La poste maritime française, volume IV, 1964. Pagine 16 a 31 per il periodo 1862-1865.

Cartine realizzate dall’autore.

Laurent Veglio
17-03-2021