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MESSINA, INCROCIO MARITTIMO
E POSTALE… FRANCESE!


Il venerdì 20 ottobre 1865 salpava dal porto di Marsiglia il “Said” (fig.1), vapore delle Messaggerie Imperiali che assicurava allora il trasporto della posta e dei passaggieri sulla linea d’Egitto, con un unico scalo intermediario a Messina (fig.2).

Fig.1 – Costruito nei cantieri navali di La Ciotat e varato il 18 ottobre 1863, il piroscafo “Said” compì tutta la sua carriera sulle linee del Mediterraneo della “Compagnie des Messageries impériales”. Con quasi 100 metri di lunghezza ed una caldaia che sviluppava 1600 cav. costituiva un vero modello della modernità della famosa società di navigazione francese. Lo vediamo qui ancorato a Suez nel 1869 [Philippe Ramona, Encyclopédie des Messageries maritimes].

 

Fig. 2 - Il giornale quotidiano “Le sémaphore de Marseille” costituisce una fonte insostituibile per avere conoscenza dei movimenti dei bastimenti del porto di Marsiglia.

La partenza del “Said” per Alessandria d’Egitto, sotto il comando del capitano Desfandaris, era stata annunciata nell’edizione del 21 ottobre.

 

 

 

L’indomani, 21 ottobre, un passaggiere affidò all’agente postale imbarcato una sua missiva, indirizzata in Francia, a Tarbes, e affrancata per 50 centimes, come se fosse stata impostata in arrivo presso l’ufficio postale francese di Alessandria d’Egitto:

Del tutto regolarmente, l’addetto annullò i francobolli col suo timbro “punti e ancoretta” e bollò la soprascritta col datario nominativo del piroscafo: SAID / 21 OCT/ 65…

Andare fino ad Alessandria d’Egitto per, poi tornare in Francia, ecco una deviazione dannosa per la celerità delle notizie! Infatti, questo disagio non avvenne: allo scalo di Messina il 22 ottobre, la lettera, e sicuramente qualche altra, fu sbarcata a terra e rimbarcata… a bordo del piroscafo francese “Phase” che, da Costantinopoli, tornava a Marsiglia, assicurando esso la linea del Levante (fig.3)!

Fig.3 – Incrocio marittimo, Messina permetteva anche di collegare il trasporto dei passaggieri e della posta con la Linea d’Italia e, secondo l’epoca, con la linea di Siria. In azzurro, il tragitto del “Said”, in rosso quello del “Phase”.


Così, la nostra lettera tornò a Marsiglia e ci sbarcò il 25 ottobre, proseguendo poi il suo percorso fino a Tarbes che raggiunse l’indomani.

 

Epilogo

Questo tipo di scambio di corrispondenze fra le diverse linee di navigazione francesi, nel porto di Messina, era una prassi corrente che aveva necessitato di ufficializzare la manipolazione dei dispacci postali in un apposito locale.
Nelle nostre ricerche nelle deliberazioni del Conseil des Postes, ci è stato possibile rintracciare la disposizione che ha confermato questo deposito postale (fig.4) :

1. Il magazzino provvisorio esistente a Messina per ricevere i dispacci imbarcati a bordo dei piroscafi della linea d’Italia, e della linea da Marsiglia a Costantinopoli, è definitivamente costituito.
2. Il depositario riceverà un compenso annuo di 1.000 franchi.
3. Il signor Boulard, vice-console di Francia a Messina, continuerà a prendersi cura del magazzino e percepirà l’indennità annua suddetta dal 1° gennaio 1858.

L’ultimo punto precisava la linea del bilancio che doveva essere imputata alle spese: ci permette di apprendere che un deposito similare esisteva a Malta, l’altro incrocio marittimo della compagnie delle Messaggerie imperiali.

Fig. 4 – estratto delle deliberazioni del Conseil des Postes [Archives nationales / F90/20146, volume 146 per il periodo 2 luglio/24 settembre 1858].

Laurent Veglio
28-11-2023