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SCRIVERE A RIO PONGO NEL 1860:
GLI INIZI DEL COLLEGAMENTO MARITTIMO
CON LE “RIVIÈRES DU SUD”

La lettera che presentiamo nella nostra cronaca del mese ci porta verso una destinazione veramente poco comune nel 1860: il paese dei “Fiumi meridionali”, porzione di litorale africano situato al sud del Senegal francese, fra i possedimenti inglesi di Bathurst, in Gambia, e di Sierra Leone (fig.1).

Fig. 1 – Abbiamo localizzato in verde l’estensione del paese dei “Fiumi meridionali”,
nonché il nome dei tre principali fiumi cui estuario era accessibile ai bastimenti di commercio europei.

Come lo vediamo sulla nostra cartina, questo litorale è costituito da una successione di 16 fiumi che sfociano nell’Atlantico. Una zona costiera e coperta, ancora oggi, da una densa vegetazione (fig.2 e 3).

Fig. 2 – Il corso attuale del fiume Rio Pongo.


Fig. 3 – Rilievo topografico e batimetrico dell’estuario del Rio Pongo
(R. Marina francese, anni 1830)


Impostata a Bordeaux nel mese di settembre, la nostra missiva, purtroppo un po’ sforbiciata, è indirizzata a un negoziante francese, L. Ropert, sistemato alla foce del fiume Rio Pongo. E’ affrancata per 80 centimes, tariffa del 1° gennaio 1857 per le lettere spedite oltremare con la mediazione dei piroscafi inglese:

I Francesi stabilirono ufficialmente, in questa regione, la loro colonia di Guinea soltanto negli anni 1880-1890. Prima questa data, la loro presenza è molto limitata, e ancora di più nel 1860: qualche missionario cattolico che deve affrontare la concorrenza delle missioni inglesi nonché americane; e, ancora meno numerosi, pochissimi commercianti che si sono sistemati al contatto diretto dei villaggi africani. Questi impavidi negozianti hanno aperto, sulla sponda del fiume, fattorie dove abitano e immagazzinano le merci comprate direttamente agli intermediari africani: avorio, arachidi, caffè, ecc. (fig.4), nell’attesa del loro imbarco a bordo dei bastimenti di commercio europei.

Fig.4 –La fattoria inglese di Mokkib
(Sierra Leone, metà dell’800, London Geographical Society)

 

Per spedire posta a questi spericolati Europei, si devono affidare le loro missive alla compagnia di navigazione a vapore inglese ASSC: ogni 24 del mese, un suo steamer salpa da Liverpool per raggiungere Bonny nel Golfo di Guinea (fig.5).
La compagnia, però, non ha stabilito uno scalo nel paese dei Fiumi Meridionali, in quanto questa porzione del litorale è sprovvista di qualunque centro di popolamento europeo!

 

 

Fig.5 – Gli scali dell’ASSCo sono stabiliti nei porti dove gli Inglesi hanno eretto
una fortezza per la protezione dei loro cittadini. Da queste città costieri, formeranno
le loro colonie d’Africa occidentale negli anni 1880-1890.

L’unica soluzione è allora d’indirizzare la posta a un corrispondente a Bathurst o a Sierra-Leone: questo, lo ha fatto il mittente della nostra lettera perché la soprascritta reca un secondo nome, quello del conte di Villoutreys, console di Francia a Sierra Leone. La missiva è stata sbarcata in questo porto inglese d’Africa occidentale l’11 ottobre 1860, ne testimonia il datario apposto a tergo, ma non sappiamo quando è effettivamente stata recapitata a L. Ropert.

 

ALLEGATO


L. Ropert era uno dei due soli negozianti francesi che operavano nel Rio Pongo nel 1860-61. Per misura di sicurezza, si facevano registrare dalle autorità francesi del Senegal per godere di una eventuale protezione in caso di pericolo.

 


Laurent Veglio
16-03-2024