Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Omeopatia : scienza o alchimia ?

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Più di 200 anni orsono ad opera di Samuel Christian HAHNEMANN (1755-1843) nasce il metodo omeopatico di cura delle malattie, codificato nell’opera “Organon der Rationelle Heilkunst” pubblicata nel 1810.

In questa emissione del Principato di Monaco che ricorda il bicentenario della nascita del metodo, vediamo che Hahnemann viene raffigurato insieme con medicamenti omeopatici in dosi infinitesimali e sulla sinistra il simbolo della medicina, il bastone di Asclepio con il serpente attorcigliato. Dal bastone germoglia un albero e piante medicinali, a conferma della stretta correlazione della branca con la scienza medica.

In verità il concetto di omeopatia era stato già rozzamente espresso da Ippocrate e da Galeno.

L’idea omeopatica trova poi in Paracelso l’interprete puntuale e completo per il suo tempo.

Questa busta postale preaffrancata dell’amministrazione austriaca riporta la figura stilizzata del noto alchimista e della sua abitazione/laboratorio.

Hahnemann nasce a Meissen nel 1755 e per celebrare i 200 anni dalla nascita le Poste della Germania Federale lo inseriscono in un set di 4 valori emessi sovratassati a favore delle “independent welfare organizations”; il suo ritratto in rosso-arancio presenta una dicitura sul bordo laterale che ci evidenzia lo scopo dell’emissione :

( HELFER DER MENSCHHEIT – benefattore dell’umanità )



Mentre per la stessa occasione le poste del Brasile adottano un annullo speciale a promozione della Federazione Brasiliana di Omeopatia.

Si laurea nel 1779 presso l’Università di Erlangen in Baviera, sposa la figliastra di un farmacista di Dessau e si dedica all’attività di medico di campagna.


Sopraggiunta la consapevolezza di non essere in grado di curare i suoi pazienti con i metodi della medicina ufficiale, deve affrontare l’ostilità della classe medica che lo emargina e lo deride.
Da questa situazione però egli costruisce con tenacia il “corpus dottrinae” della Omeopatia, che dopo la pubblicazione del citato “Organon”, troverà definitiva divulgazione con la più importante delle sue opere “Materia Medica”; inizia anche a somministrare ai suoi pazienti medicine da lui stesso preparate.

All’indomani della sua morte, avvenuta nell’inverno del 1843, l’Omeopatia si diffonde anche al di là dell’Atlantico, nel continente americano e principalmente in America latina.

La Filatelia giunge puntuale all’appuntamento con questo, tanto discusso, personaggio emettendo in occasione del I Congresso mondiale della disciplina, tenutosi in Brasile nel 1954, un valore che riproduce, in verde oliva un ritratto di Hahnemann, insieme ai simboli della medicina, un calice circondato da una spira di serpente, e alla base la dicitura del Congresso.

Qualche anno prima sempre da parte delle Poste del Brasile in occasione della IV Conferenza Sudamericana Omeopatica del 1952, viene emesso un francobollo raffigurante il medico brasiliano Vicente Licinio CARDOSO (1852-1926) grande divulgatore del metodo omeopatico.

Anche l’India celebra il suo Congresso Omeopatico nel 1977, il XXXII per l’esattezza, con l’emissione di un francobollo raffigurante Hahnemann e relativo annullo speciale, riportati su questa FDC.



Tra i pezzi postali ritroviamo anche una affrancatura meccanica del Brasile con targhetta che ricorda il XIX congresso medico-omeopatico Panamericano tenutosi a Rio de Janeiro dal 1 al 18 ottobre 1948 unitamente al collegato annullo speciale del medesimo avvenimento.

 

Per ultimo una busta con annullo “privato” stampata per il II Congresso di Omeopatia tenutosi a Calcutta nel dicembre 1979. Alla disciplina sono stati accostati un francobollo raffigurante il tempio del Guru Amar Das dedicato all’omonimo personaggio vissuto nel XVI secolo e la raffigurazione del monastero Ramakrishna Math.

Vogliamo però precisare a nostro parere che l’accostamento di pratiche orientali se non addirittura esoteriche alla disciplina omeopatica fanno torto al lavoro di Hahnemann e di tutti coloro che hanno continuato i suoi studi sino ai giorni nostri.