Il bastone di Asclepio
a cura di Sergio De Benedictis [sergio.debene(at)gmail(dot)com]
Medicina e sacre scritture

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Nessuno può negare che le Sacre Scritture e la Bibbia in particolare siano da considerare testi pre-scientifici. Alcuni passaggi del testo sacro rivelano conoscenze avanzate su tali argomenti.
Contemporanei alle pratiche mediche egizie, già citate in un precedente articolo, i versi della Bibbia ci indicano procedure mediche e regole sanitarie sicuramente avanzate per i tempi in cui furono scritte.

Per evitare la diffussione di germi dalle carcasse animali si consiglia di bollire gli attrezzi utilizzati. Ciò è sorprendente perchè fino al 19° secolo la medicina non era a conoscenza che la malattia poteva essere trasmessa attraverso germi e virus.

Fiscale sovietico di permesso alla macellazione

In un altro passaggio si sconsiglia l'utilizzo di carne proveniente da animali morti naturalmente. E' oggi noto quanto sia pericoloso mangiare carne di animali trovati morti per la presenza di eventuali germi infettivi sviluppatisi nelle prime ore successive alla morte.

Nel libro dei Numeri, quarto libro della Bibbia, troviamo indicazioni sulla pratica di purificazione verso chi è rimasto in contatto con cadaveri. Si utilizzava una soluzione di acqua mista a cenere, olio di cedro e hyssop oil, quest'ultimo ad azione antisettica ed antibatterica dovuta alla presenza del carvacrol, usato ancora oggi come efficace disinfettante.

Alla base della pratica della circoncisione e dei suoi tempi di attuazione ritroviamo ancora principi scientifici in quanto, come scoperto successivamente, praticarla nell'ottavo giorno dalla nascita come pescritto nelle scritture, comporta la presenza di percentuali superiori al 110% del normale di vitamina K e protrombina nel sangue, la qual cosa fa diminuire di molto i rischi di emorragia.

Certo abbiamo sempre sorriso all'idea del primo uomo modellato dal fango della terra, ma anche qui come non far riferimento alle moderne scoperte che attestano come ogni singolo elemento ritrovato nel corpo umano esiste anche come elemento liberamente presente nel suolo terrestre.

Anche i frequenti accenni a corrette pratiche alimentari e al concetto di "dieta" intesa come "regola di vita" vanno al di là della religione e la medicina moderna riconosce che l'obbedienza verso queste leggi comporta notevoli benefici alla salute.

Sul versante islamico il Corano non è da meno. Per il musulmano le malattie sono un’espiazione dai peccati, una benedizione di Dio. Ci sono molti modi per curare le malattie, proprio seguendo i consigli del Profeta. Maometto esortò i suoi fedeli “Utilizzate la medicina, poiché Allah non ha inviato malattia senza assegnarle una cura, ad eccezione della vecchiaia”.

Il Profeta disse: “se una mosca cade nel bicchiere di uno di voi, annegatela, perché una delle sue ali è portatrice di malattie, mentre l’altra è portatrice di una cura” anticipando come portatori di malattie infettive gli stessi insetti.

La febbre è simile alla virulenza del Fuoco dell’Inferno; combattetela con l’acqua” con l’obiettivo di far scendere la temperatura corporea del paziente, cosa che oggi facciamo anche con l’utilizzo di farmaci.

Maometto consiglia anche di utilizzare in terapia erbe e frutta che ritroviamo spesso indicate con l’espressione “ il giardino del Profeta”.

Per una corretta igiene orale, precursore di spazzolino e dentifricio, il Corano esorta all’utilizzo del bastoncino di “siwak” ricavato dall’albero d’Arac, pianta che cresce intorno alla Mecca, usato ancora oggi dalle popolazioni arabe.

E’ dato assoluto divieto di lasciare il proprio paese in caso di epidemia; in questo si anticipa di molto il concetto di “quarantena” al fine di evitare il diffondersi dei casi di infezione.

Il digiuno forzato nel periodo noto come “ Ramadam” è per un musulmano un atto di purificazione del corpo e dello spirito ma oggigiorno da parte dei nutrizionisti viene spesso ritenuto appropriato un regime alimentare ipocalorico e restrittivo.

Innumerevoli altri sono i consigli all’interno del testo sacro che hanno un risvolto sanitario; concludiamo menzionando la nota pratica di effettuare abluzioni prima di iniziare la preghiera. Recita il Corano : “L’Islam è pulito, siate puliti, perché colui che è pulito entra in Paradiso”. Come non pensare ai protocolli antisettici, pratiche obbligatorie oggigiorno all’interno di una struttura sanitaria. Peccato che abbiamo dovuto aspettare il secolo XIX per vederle applicate grazie agli studi del britannico Joseph Lister (1827-1912).