Ducato di Modena

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Roberto Monticini intervista Giuseppe Buffagni
 

Ciao Giuseppe, da una tua comunicazione ho appreso che sabato 27 ottobre, all’Archivio di Stato di Modena, sarai relatore insieme a Carlo Giovanardi, ed esporrai le tue riflessioni intervenendo su: Considerazioni su un grande ritrovamento filatelico nell’Archivio di Stato di Modena, vuoi narrarci come è nata questa tua collaborazione con l’A.S.Mo.?

- Tu conosci il mio interesse per i francobolli del Ducato estense e, un anno fa, decisi di fare uno studio molto dettagliato su saggi, prove e francobolli del Ducato. Ma, non avendo a disposizione parte di quel materiale, chiesi aiuto a Paolo Vaccari che mi suggerì di consultare l’Archivio di Stato Estense in quanto si ricordava che, nel 1954, a Reggio Emilia era stata organizzata una mostra sui francobolli estensi a cui aveva partecipato anche quell’Archivio di Stato.
Pertanto, chiesi loro di visionare il materiale filatelico in loro possesso. Come spesso succede, solo nell’ultimo faldone che mi fu consegnato in visione, mi sentii profondamente e piacevolmente sorpreso, come di fronte ad una grande casuale scoperta: davanti a me un foglio di PROVA inedito del CENT. 10 bianco. Vi trovai inoltre altri fogli di prova e, addirittura uno, quasi completo, con l’errore di colore del CENT. 25 verde.

Bene, Complimenti per la tua scoperta o la riscoperta come tu la chiami, ma… informaci sul proseguo del tuo percorso di studioso a fianco de l’A.S.M.o., quale è stata la motivazione che vi ha incentivato ad una collaborazione comune?

- Tornato all’A.S.Mo. chiesi di parlare con il Direttore, la Dottoressa Cremonini si dimostrò molto aperta e cordiale e, di fronte a tanta gentilezza, mi sentii in dovere di contraccambiare offrendo all’Archivio le mie competenze filateliche frutto di 50 anni di studio dei francobolli e della storia postale del Ducato.
La Dottoressa apprezzò molto questa mia offerta ed instaurammo un rapporto di ricerca molto collaborativo. Questo mi consentì anche di disporre di immagini ad alta definizione. Da parte mia ho fornito loro la valutazione del materiale conservato. Insieme abbiamo poi deciso di organizzare in occasione della serie di conferenze su Pellegrino Pisciani, umanista del ‘400 post leonardesco e studioso poliedrico pieno di tanti interessi, un timbro filatelico per la commemorazione e la partecipazione alle conferenze per illustrare, brevemente, le riscoperte filateliche da me fatte nell’archivio.

Perché ritieni importante la riscoperta fatta nell’Archivio?

- Ti assicuro che, se non si tratta di una scoperta come quella relativa alle lettere di Vito Viti negli Stati Unti, poco ci manca. Credo che per commercianti, periti e collezionisti sia indispensabile venire a Modena per vedere quanto personalmente ho scelto di esporre. Personalmente potrei descrivere per filo e per segno tanti pezzi che, in me, anche solo per averli visti, ha creato nello stesso tempo vera gioia e stupore immenso.

Oltre alla emozione che hai vissuto così intensamente ed al piacere della scoperta, quale altra opportunità ti ha concesso questo evento?

- L’aver potuto fruire di tutto quel materiale mi ha consentito di completare il mio studio e quindi mettere la parola fine al mio libro: circa 750 pagine riguardanti tutto, dico tutto, quanto possa esistere sul plattaggio e lo studio di Saggi, Prove e Francobolli dello Stato Estense. Sono convinto per conoscenza diretta e non per vanto, che non esista studio simile al mondo. Realisticamente, considerandone l’estrema specializzazione, mi auguro vivamente di trovare un editore che accetti l’onere della pubblicazione in tempi relativamente brevi: i trent’anni li ho compiuti da tempo ed a me piacerebbe poterlo sfogliare.

Quando le professionalità si incontrano, senza pregiudizi e diffidenze, si annulla il distacco e lo studio e la ricerca realizzano un buon fine a vantaggio di tutti, e questo nell’interesse scientifico, accademico e di conservazione della memoria, sia delle conoscenze che dei beni materiali, siano essi conservati presso gli archivi o gelosamente custoditi nelle collezioni private, perché con la fattiva collaborazione, di essi viene permessa la conoscenza e la fruibilità a tutti coloro che, lodevolmente, vogliano approfondirne la comprensione.

- Informo che venerdì pomeriggio 26 ottobre, dalle ore 15,00, inizierà l’esposizione presso l’Archivio di Stato di Modena in Via Cavour 21, di parte dei fogli di prove e francobolli del Ducato Estense. E’ una mostra che non conosce precedenti: offrirà la possibilità di osservare dal vivo il foglio quasi completo del Cent. 25 errore di colore, alcuni fogli delle prime tirature dei francobolli, diversi fogli inediti di prove con errori tipografici prima non conosciuti.

Sarai anche tu presente?

- Io sarò certamente presente tutto il venerdì pomeriggio per illustrare quanto esposto. Per coloro che non hanno potuto presenziare il giorno 26, offro la mia disponibilità, previo appuntamento, per concordare altre eventuali date per incontrarci, compatibilmente con gli orari di apertura dell’Archivio.

Poste Italiane, sabato 27, ha predisposto un annullo speciale che è possibile abbinare alle cartoline prodotte per commemorare Pellegrino Pisciani, umanista del ‘400.

Sabato 27, alle ore 17, si terrà la conferenza alla quale parteciperò insieme al Senatore Carlo Giovanardi, per illustrare i ritrovamenti e la proficua collaborazione avuta con l’Archivio di Stato di Modena.

Ringrazio l'amico Buffagni per l'intervista rilasciata e per averci consentito, in anteprima, di propore alcune immagini dei pezzi in mostra a Modena.
A seguire la locandina della manifestazione:












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