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armi e metodi contro
trucchi & falsificazioni

un quaderno di appunti

di

Franco Moscadelli


 

falsificazioni... ci risiamo (2)


Rieccoci nuovamente ad incrementare il nostro “quaderno di appunti” sulle falsificazioni:
 

 

 

1946 “Avvento della Repubblica” valore da 5 lire violetto con doppia stampa. Abbastanza ricercato anche per la sua quotazione vicina ai 1000 € di catalogo.
Eseguiamo un ingrandimento dello stesso:

 


Notiamo subito che la “doppia ristampa” è di un colore leggermente diverso dal violetto e soprattutto la “retinatura” a puntini pseudo rotondi denota una falsificazione effettuata con riproduzione fotolitografica su francobolli normali originali.

 


La riproduzione offset (quella più in grigio violaceo) ha addirittura “retinato” le parole in ditta che risultano quasi non più leggibili. Ancora un espediente per frodare i collezionisti delle specializzazioni di Repubblica, attenzione!

 


Un’altra falsificazione molto pericolosa è quella con valori stampati in alta definizione con il retino “stocastico”. Questo tipo di retinatura è già molto difficile distinguerlo con il solito lentino a 6/10 x, occorre visualizzarlo con un ingrandimento molto più forte. Normalmente i punti che formano un’immagine hanno la particolarità di essere percepiti dall’occhio umano con una certa semplicità o con una piccola lente, poiché i retini tradizionali medi vanno dai 40 ai 90 punti per centimetro lineare. Invece questo nuovo software genera il retino “stocastico”: scompone l’immagine in quattro colori primari come nel sistema tradizionale, ma traccia intensità di micro linee diverse in base alla tonalità che intendiamo ottenere, qui non ci sono più i punti di dimensioni diverse ma lineette concentrate più o meno intensamente. Il risultato cromatico non cambia se visto da lontano ma cambia se visto da molto vicino. L’occhio non percepisce più la scomposizione del colore e la stampa appare come se fosse una foto sviluppata dal suo negativo. E’ una tecnica già in uso da qualche anno ma poco diffusa dato il più alto costo di gestione. Come detto è molto pericolosa per i collezionisti anche di media esperienza se non dotati di adeguati mezzi di controllo.
Prossimi approfondimenti sulle tecniche di stampa, verranno pubblicati sul mio sito www.francomoscadelli.it.
Ecco un esempio molto esaustivo.
Prendiamo per esempio il terzo francobollo a dx nella foto:

 


25 lire Siracusana, uno dei francobolli più comuni della Repubblica, il primo con filigrana ruota, il secondo stelle ed il terzo senza filigrana, (non vi è il tipo fluorescente con la vignetta più piccola).

 

 

Il francobollo da 25 lire violetto Siracusana senza filigrana è uno dei francobolli più ricercati data la sua rarità, poiché ad oggi ne sono conosciuti solo pochissimi esemplari; catalogato al n° 220 Cd sul Sassone specializzato è quotato 12.000,00 € allo stato di nuovo e 6.000,00 € allo stato di usato. Il sopracitato “valore” mi è stato inviato in visione per un parere dal signor Leonardo Cavallaro che aveva nutrito dei dubbi sull’autenticità, ma non si rendeva conto di che cosa era che non andava.

 

 

Facciamo una prima prova di controllo con un esemplare normale sovrapposto effettuando una fotografia alla radiazione infrarossa:

 


notiamo subito una differenza di assorbimento alla radiazione ed una minore compattezza del colore (l’originale è il francobollo inferiore), come una sorta di retinatura più fine e spezzettata (oltre alla “non allineatura” della dentellatura).
Ingrandiamo di varie volte il particolare delle cifre:

 

 

ed ecco che qui ci accorgiamo della vera differenza. La stampa inferiore originale è formata da retino rotocalcografico standard con la tonalità “tutta” in violetto, invece sopra il violetto è formato da una miriade di segni che imitano il violetto, ma si nota benissimo il cyano ed il magenta. Aumentiamo ancora l’ingrandimento:

 

 

qui notiamo ancora meglio la miriade di puntini stocastici stampati digitalmente sulla carta gommata. Anzi notiamo anche delle aree chiare giallo arancio in corrispondenza della dentellatura.

 

 

Eccezionale ingrandimento di parte della cifra “2” che parla da solo. Notiamo distintamente tutti e quattro i colori di stampa base: cyano, magenta, giallo e nero. Si tratta indubbiamente di un “nuovo” trucco per frodare i collezionisti delle specializzazioni repubblicane. Fare molta attenzione.

 

 

Sopra eccezionale ingrandimento di parte della dentellatura dove si nota perfettamente il segno stampato semicircolare ed i puntini gialli che questo sistema lascia sempre su quasi tutta la superficie come traccia. Ritornando ai segni semicircolari posso pensare che siano serviti esclusivamente per riperforare nel medesimo punto la carta per simulare abbastanza diligentemente la dentellatura … buon sistema ma molto dispendioso … e poi si noterà sempre. Non smetterò mai di dire che un controllo accurato su qualsiasi francobollo ne vale sempre la pena.

A presto.

Franco Moscadelli
www.francomoscadelli.it

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