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il musicalista
il personaggio del mese: FEBBRAIO 2009
GEORG FRIEDRICH HÄNDEL

IL PERSONAGGIO

Georg Friedrich Händel, nacque ad Halle, in Sassonia, il 23 febbraio 1685 e fin dalla prima infanzia dimostrò un talento straordinario per la musica.

Il padre, barbiere divenuto poi chirurgo, aveva deciso che suo figlio avrebbe dovuto studiare il diritto, ma il ragazzo, un giorno, scopri una vecchia spinetta che era depositata nel granaio e iniziò a trastullarsi con la stessa: durante una visita fatta dalla sua famiglia alla corte ducale di Sassonia-Weissenfels, il duca, dopo avere ascoltato Georg “giocare” all'organo, consigliò al genitore di fargli seguire lezioni offrendo a tale scopo una somma di denaro che il padre accettò.

Il giovane iniziò a studiare composizione, organo, clavicembalo, violino e oboe presso la chiesa luterana, avendo come insegnante (fra il 1693 e il 1696 circa) Friedrich Wilhelm Zachau, organista e compositore di gran talento, e progredì notevolmente nei suoi studi, tanto da diventare, nel 1697, assistente del maestro, il quale confessò di non avere più nulla da insegnargli.

Händel, componendo musica per la chiesa, divenne un “prodigio” che attirò i mecenati aristocratici. In quello stesso anno suo padre morì e Georg, volendo onorare i desideri del genitore, si iscrisse alla facoltà di legge. Dopo alcuni mesi lasciò l’università per divenire l’organista della chiesa di Moritzburg.

L’anno dopo lasciò questa occupazione per accettare un posto nell'ambito dei secondi violini presso l’Opera di Amburgo, diretta da Reinhard Keiser, il primo importante compositore d’opere in Germania. Händel fece sentire la sua presenza molto rapidamente sostituendo colui che allora dirigeva la rappresentazione. Ebbe occasione di conoscere Johann Mattheson, compositore, cantante e clavicembalista e diventarono grandi amici.

Nel 1704 Keiser diede generosamente il libretto Almira al diciannovenne Georg, allo scopo di studiare la sua possibilità di cimentarsi nella scrittura di un’opera. Il risultato fu un successo che rese Keiser molto geloso. A partire da quel giorno, il direttore usò ogni mezzo per cacciare il giovane competitore dalla città.

Due anni dopo Händel, stufo della situazione, prese i suoi risparmi e partì per Italia per vedere cosa vi avrebbe potuto ottenere per la sua arte e la sua fortuna.

Alla fine del 1706 fu a Venezia e a Firenze poi nella primavera del 1707 si stabilì a Roma ove beneficiò della protezione della nobiltà e del clero e ivi conobbe Alessandro e Domenico Scarlatti. Compose opere, oratori, fra le quali si può citare il Resurrezione, dato a Roma l'8 aprile 1708, e molte cantate profane. Il suo soggiorno italiano si concluse con un successo spettacolare: quello della sua quinta opera, Agrippina (26 dicembre 1709 a Venezia). Nel 1710, lasciò il nostro paese per occupare un posto di compositore e capo d’orchestra alla corte di Hannover. Alla fine dell’anno partì per Londra dove conobbe, con Rinaldo (1711), un secondo trionfo.

Di ritorno ad Hannover, ottenne il permesso d’un secondo viaggio nella capitale inglese, dove rimase sino alla fine dei suoi giorni. Infatti nel 1714 il suo precedente datore di lavoro, l’Elettore di Hannover, fu incoronato sotto il nome di George d’Inghilterra. La pensione di Händel fu raddoppiata e divenne precettore dei figli del re. Tre anni dopo scrisse per il sovrano inglese la Water music per un festival nautico.

Sotto la protezione del duca di Chandos compose due oratori: l’incoronato Esther e il profano Acis e Galatea (1718), undici Anthems Chandos, dei grandi motets per chœur, soli ed orchestra (1717-1720).

In 1719, Händel venne nominato “Master alla Royal Academy”, ideata per promuovere l’opera. Fu sotto l’egida di quest'istituzione che nacquero alcune delle più grandi opere del citato compositore: Radames (1720), Giulio Cesare (1724), Tamerlano (1724) e Rodelinda (1725).

Ottenuta nel 1726 la nazionalità britannica, divenendo George Frideric Händel, continuò a comporre oratori al ritmo di circa due all'anno. Scrisse opere magistrali come Sansone (1743), musica per i fuochi d’artificio reali (1749), Salomone (1749) e lo splendido Theodora (1750).

Nel 1751, a seguito d’una fallita operazione alla cataratta, perse la vista. L'ultima rappresentazione musicale alla quale assistette, il 6 aprile, a Londra, fu quella del Messia.
Deceduto a Londra il 14 aprile 1759, è sepolto all’abbazia di Westminster.

LA MELODIA

Composto nel 1742 in meno di un mese, l’oratorio il Messia è senz'altro la più famosa delle opere di Georg Friedrich Händel.

Presentato per la prima volta a Dublino il 13 aprile 1742, questo oratorio conobbe un successo immenso anche a Londra nel marzo 1743.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Germania
il 7 maggio 1985
nel terzo centenario della nascita.

Yvert 1080
Dentellatura 14