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il musicalista
il personaggio del mese: GIUGNO 2010
JACOB OFFENBACH

IL PERSONAGGIO

Il padre di Offenbach nacque come Isaac Eberst intorno al 1780 nella città germanica di Offenbach am Main .Fu un uomo dai molti talenti; lavorò come rilegatore, traduttore, editore, cantore della sinagoga della città, insegnante di musica e compositore. Cambiò il suo nome in Offenbach quando si stabilì a Deutz, nel 1802. Nel 1816 si trasferì a Colonia dove, il 20 giugno 1819, nacque Jacob.

Nel 1833 il genitore lo portò a Parigi e lo fece ammettere come studente di violoncello al Conservatorio della città. Difficoltà finanziarie costrinsero il giovane a lasciare gli studi alla fine del 1834.

Dopo alcuni lavori saltuari, nel 1835 fu assunto come violoncellista nell'orchestra dell'Opéra Comique della capitale francese. Divenne presto noto come virtuoso dello strumento, comparendo a fianco di famosi pianisti come Anton Rubinstein, Franz Liszt, Felix Mendelssohn, e più spesso con Friedrich von Flotow.

Nel 1844, si convertì al cattolicesimo e sposò Herminie d'Alcain, figlia dell’ambasciatore spagnolo in Francia, dalla quale avrà quattro figlie e un figlio. Nel 1848 si spostò in Germania per sfuggire alla violenza rivoluzionaria in Francia, dove sarebbe rientrato poco dopo.

Nel 1850 fu nominato direttore d'orchestra al Théâtre Français, nel quale trovò ostilità per quel che concerne la sua produzione musicale. Quindi affittò, nella stagione dell'Expo, un piccolo teatro negli Champs-Élysées, a cui dette il nome di Bouffes Parisiens, e l'inverno seguente prese un teatro più grande in rue Monsigny/Passage Choiseul, dove ebbe inizio una carriera di grande successo per la rappresentazione di sue operette.

Inizialmente il musicista si limitò a comporre opere in un atto con pochi cantanti. Solo a partire dal 1858 pose fine a questa limitazione componendo Orfeo all’inferno, la sua prima opera di grandi dimensioni.

Scrisse almeno 100 operette, alcune molto popolari, tanto che ancora oggi viene definito “il padre dell’operetta”. Le migliori di queste combinano la satira politica e culturale con l'arguzia della "grande opera". Fra i lavori per i quali è ricordato (un catalogo di oltre novanta operette) vi sono, oltre alla citata Orfeo all'inferno, La bella Elena, La Vie Parisienne, La Grande-duchesse de Gerolstein, Barba Blu e la più conosciuta I racconti di Hoffmann (tratto da 3 brevi storie di E.T.A. Hoffmann), non finito a causa della sua morte, avvenuta il 5 ottobre del 1880. Il suo ultimo lavoro fu completato dall'amico Ernest Guiraud e venne presentato al pubblico nel 1881.

Riposa a Parigi, nel cimitero di Montmartre

LA MELODIA

Composta nel 1869 su un libretto di Meilhac e Halévy (che collaborarono a molte delle operette di Offenbach), La diva è la nostra proposta di ascolto per questo mese.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Francia
il 14 febbraio 1981
in occasione del centenario della morte.

Dentellato 13
Yvert 2151