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il musicalista
il personaggio del mese: DICEMBRE 2014
Bohuslav martinu

IL PERSONAGGIO

Per spiegarsi perché, nonostante le umili origini e l'espulsione dal Conservatorio di Praga per "incorreggibile negligenza", Bohuslav Martinů sia in seguito diventato uno dei musicisti più ammirati del XX secolo bisogna forse rifarsi al luogo della sua nascita, e alle funzioni che in quel luogo suo padre esercitava.

Nel villaggio boemo di Polička il padre di Bohuslav, Ferdinand, faceva il calzolaio, ma a questa attività affiancava quella di pompiere volontario e, visto che la famiglia abitava ai piedi della torre campanaria della chiesa di san Giacobbe, anche quella di campanaro. E' facile immaginare dunque che tra i primi suoni che arrivarono alle orecchie nel neonato futuro compositore ci sia stato proprio quello delle campane suonate dal padre.

Iniziato a sei anni alla pratica del violino sotto la guida del maestro di musica del villaggio, intorno ai dieci anni il piccolo Bohuslav era ospite d'onore di feste e intrattenimenti, e per quelle occasioni già componeva balletti, mottetti e canzoni, e quando a 16 anni sua madre lo accompagnò a Praga per sostenere le prove di ammissione al conservatorio, suonò un quartetto per archi da lui stesso scritto.

L'esito della prova fu positivo, ma non altrettanto si può dire della costanza con cui Martinů si applicò agli studi negli anni a venire, fino a rimediare una solenne espulsione dal Conservatorio. Alle lunghe ore di studio il giovane preferiva infatti le biblioteche, i caffè e i teatri della città, che a quell'epoca era un formidabile incrocio di culture diverse, dove si esibivano quasi in continuazione i migliori compositori e concertisti dell'epoca.

Ottenuto almeno il diploma di insegnante di musica, Martinů trascorse a Polička gli anni della guerra, continuando a studiare, e quando la guerra finì, celebrò la raggiunta indipendenza della Cecoslovacchia con una cantata, la Rapsodia ceca, che conobbe un successo folgorante, e gli valse la scrittura nell'Orchestra del Teatro Nazionale e nella Filarmonica Nazionale Ceca.

Il clima conservatore di Praga cominciava tuttavia ad andare stretto alle sue idee compositive, che risentivano dell'impressionismo e guardavano con crescente curiosità al jazz, spingendolo nel 1923 a trasferirsi a Parigi. Qui, pur senza rinnegare le radici popolari boeme e morave, e pur mantenendo stretti legami con la madrepatria, si avvicinò alle moderne correnti artistiche, componendo tra l'altro numerosi balletti surrealisti.

Dopo l'invasione nazista della Cecoslovacchia Martinů intrattenne stretti rapporti con la Resistenza e con gli esuli, cosicché, quando pochi anni dopo i tedeschi invasero anche la Francia, ritenne più prudente spostarsi dall'altra parte dell'oceano. Raggiunse New York nel 1941, e come molti degli artisti fuggiti dall'Europa in quel periodo, dovette inizialmente affrontare i disagi legati alla mancanza di contatti e alla scarsa (se non nulla) conoscenza della lingua.

Rispolverando il suo diploma di insegnante di musica, Martinů riuscì però a ottenere diverse cattedre, e insegnò all'università di Yale, al Berkshire Music Center e soprattutto al Mannes College of Music, dove ebbe tra i suoi allievi anche Burt Bacharach. Raggiunta così una certa tranquillità economica, poté tornare a dedicarsi alla composizione, raggiungendo proprio negli anni americani la massima maturità. Risalgono a quegli anni le sue sei sinfonie, che gli procurarono ben presto un successo stabile e duraturo.

Il progetto di rientro in Cecoslovacchia alla fine della guerra fu presto frustrato dalle vicende politiche del suo paese, e dopo aver atteso fino al 1953, decise almeno di tornare in Europa, dove si stabilì prima a Nizza, poi a Roma e infine, ormai ammalato di cancro, nella clinica di Liestal, in Svizzera, dove morì il 28 agosto 1959.

LA MELODIA

Nonostante la grande importanza generalmente attribuita ai quattordici pezzi per pianoforte conosciuti col nome di Loutky (Marionette), sorprendentemente, poco si sa circa il tempo e le circostanze della loro esatta composizione. E' comunque certo che sono tra le prime opere di Martinů, e che furono composte tra il 1915 e il 1925. I personaggi sono quelli della Commedia dell'Arte, e noi in particolare vi proponiamo la Danza di Colombina.)

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Cecoslovacchia
l'8 gennaio 1990
nella serie "Anniversario
della nascita di personaggi celebri"

Yvert 2836
Dentellato 11½