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il musicalista
il personaggio del mese: GENNAIO 2016
julian aguirre

IL PERSONAGGIO

Quando Julian Antonio Tomas Aguirre nacque a Buenos Aires il 28 gennaio del 1868, la repubblica argentina stava ancora attraversando il periodo di stabilizzazione seguito alla conquista dell'indipendenza dalla Spagna. Fu in parte a causa di questa incertezza politica, creata dalle tensioni tra le due grandi correnti degli Unionisti e dei Federalisti e dalle spinte dittatoriali, che la sua famiglia scelse di trasferirsi temporaneamente in Europa.

Una scelta che doveva rivelarsi fondamentale per il futuro del giovanissimo Julian, che a Madrid poté frequentare il Conservatorio Reale, dove studiò pianoforte, armonia e contrappunto con Emilio Arrieta e Charles Beck. Dopo un periodo di perfezionamento a Parigi, dove ebbe modo di avvicinarsi alle correnti veriste e wagneriane molto in voga all'epoca, decise tuttavia di fare ritorno nella sua città natale, dove si dedicò all'insegnamento, contribuendo tra l'altro alla fondazione della sezione musicale dell'Ateneo e del Comitato Nazionale di Belle Arti.

Il suo contributo pedagogico e critico fu di fondamentale importanza per la nascita di una identità culturale autonoma in Argentina. Iniziatore del movimento nazionalistico popolare del suo paese, fu il primo compositore argentino a liberarsi dai modelli classici spagnoli, cercando ispirazione nella musica volgare, senza tuttavia sbarazzarsi completamente dell'influenza romantica della Spagna.

La sua creazione musicale seppe dunque sintetizzare la musica classica europea con le forme tradizionali del folklore argentino, nelle cui manifestazioni Aguirre individuava una grande forza vitale. Sul finire del secolo, ormai definitivamente stabilitosi a Buenos Aires, cominciò dunque la seconda fase della sua vita artistica, segnata dalla produzione di quelle che sono considerate le grandi opere della sua maturità: la Rapsodia Argentina, gli Aires Nacionales Argentinos, e gli Aires Criollos.

Un lavoro la cui importanza fu, oltre che artistica, anche politica, contribuendo a formare le radici culturali della neonata repubblica. Bartolomé Mitre, che dell'Argentina era stato presidente e che a tutt'oggi viene annoverato tra i "padri della patria", attribuiva particolare importanza a questo lavoro di ricerca. In una missiva fatta recapitare a Aguirre dopo la prima dei Cantos Escolares, nell'ottobre del 1904, Mitre ringraziò il maestro per avere "...riportato alla mia memoria un libro di favole che durante l'infanzia avevo imparato a memoria, e che Lei ha avuto la felice idea di mettere in musica, dando ai versi una risonanza doppia..."

Qualche anno dopo, nel 1916, Julian Aguirre coronò in qualche modo la sua missione di fondatore della musica classica argentina fondando la Escuela Argentina de Musica.

Morì a Buenos Aires il 13 agosto del 1924, e solo due anni dopo una legge votata dall'assemblea nazionale dispose l'erezione di un monumento in suo onore nel Parque del Rosedal, a Palermo, uno dei quartieri più belli di Buenos Aires.

LA MELODIA

Il lavoro di Julian Aguirre si basa sull'idea di catturare l'essenza della sua terra e di plasmarla in forma di musica. Dei suoi Aires Nacionales (dai quali abbiamo selezionato il Triste n°4) egli stesso scrisse "...qui pulsa e vibra l'anima del nostro popolo; in ciascuno di questi canti, quasi sempre costruiti su motivi originali, anche se per sapore e colore sembrano appartenere a una canzone, vive uno scorcio di vita argentina."

IL FRANCOBOLLO

Emesso dall'Argentina
il 6 dicembre 1969

Yvert 852
Dentellato 13 ½