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il musicalista
il personaggio del mese: AGOSTO 2016
jacob obrecht

IL PERSONAGGIO

Nonostante Jacob Obrecht sia stato il più grande compositore di messe del XV secolo e uno degli esponenti di spicco della scuola rinascimentale franco-fiamminga, la sua data di nascita ci è totalmente sconosciuta: gli storici la situano genericamente a cavallo tra il 1457 e il 1458, basandosi su una attribuzione di età di 38 anni contenuta in un ritratto eseguito nel 1496.

Le altre scarse e frammentarie notizie che abbiamo sull'infanzia e la giovinezza di Obrecht (a volte Hobrecht) ci vengono praticamente tutte da quanto lui stesso ci dice nel mottetto Mille Quingentis, composto in occasione della morte del padre, avvenuta a Gand nel 1488. La madre Lijsbette invece era morta a soli vent'anni, nel 1460.

Willem, il padre, era un suonatore di tromba alle dipendenze dell'amministrazione cittadina, e da lui che Jacob apprese i primi rudimenti dell'arte, affinandosi proprio in virtù dello strumento suonato nella pratica del contrappunto e dell'improvvisazione sui cantus firmi che costituivano la base delle composizioni polifoniche molto in voga all'epoca nelle Fiandre, e in genere nei Paesi Bassi.

Il giovane Jacob frequentò probabilmente per un certo tempo la corte di Borgogna, o almeno entrò in contatto con alcuni esponenti di quella scuola, come Antoine Busnois, la cui influenza è molto marcata nelle sue prime composizioni. In ogni caso, la sua fama di compositore di messe si sparse velocemente in tutta Europa, e già nel 1483, quando aveva solo 25 anni, il suo conterraneo Jehan le Taintenier (noto anche col nome di Johannes Tinctoris) lo definisce come uno dei maggiori compositori del periodo.

Per capire l'importanza di tale appunto, bisogna pensare che Tinctoris, compositore egli stesso e grande teorico della musica, viveva e operava a Napoli, mentre Obrecht non aveva mai ancora lasciato i Paesi Bassi. A differenza di molti altri musicisti del suo tempo, egli fu sempre riluttante a legarsi a una corte, e questo, oltre a causargli problemi economici che lo costrinsero anche a "vendere" alcune sue composizioni ad altri autori, finì anche per precludergli i troppo costosi spostamenti in giro per l'Europa.

Gli unici viaggi che fece all'estero furono in Italia, e più precisamente a Ferrara, dove soggiornò una prima volta nel 1487, su invito del duca Ercole I d'Este. Questi,che aveva fatto di Ferrara la corte più raffinata d'Europa, sosteneva che la musica di Obrecht era di gran lunga migliore di quella di ogni altro contemporaneo. Tuttavia il soggiorno durò solo sei mesi.

Come già detto, Obrecht mal sopportava la vita di corte, e oltre alle famose messe, le sue composizioni di musica profana, benché meno note, ci forniscono il ritratto di una personalità ribelle e goliardica, incline a godere e cantare piaceri che con la sacralità dei riti religiosi avevano ben poco da spartire.

Tornò tuttavia in Italia una seconda volta, sempre a Ferrara, nel 1504, ma non fu un soggiorno fortunato: all'inizio del 1505 il duca Ercole I morì, e nei mesi successivi scoppiò in città una violenta epidemia di peste. Le vittime furono diverse migliaia, e anche Jacob Obrecht, nei primi giorni di agosto, trovò la morte.

LA MELODIA

I lavori "secolari" di Obrecht, dal contenuto goliardico e talvolta anche scabroso, sono stati oggetto in anni recenti di una riscoperta da parte del gruppo musicale olandese Camerata Trajectina: i testi, largamente incompleti, sono stati rielaborati dal poeta contemporaneo Gerrit Komrji basandosi sui modelli compositivi dell'epoca.
Wat willen wij metten budel spelen
è un breve mottetto in cui alcuni amici, dediti al bere e al corteggiamento di donne di facili costumi, si lamentano della loro situazione "finanziaria" assai precaria...

IL FRANCOBOLLO

Emesso dal Belgio
il 21 gennaio 2006

Yvert 3458
Dentellato 12