pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

torna al musicalista
il musicalista
il personaggio del mese: MAGGIO 2017
Tyagaraja

IL PERSONAGGIO

Secondo il calendario lunare induista, Tyagaraja nacque nel settimo giorno (Saptami) di Shukla Paksa (la prima metà, quella che va dalla Luna Nuova alla Luna Piena) del mese di Chaitra. La corrispondente data del calendario gregoriano è oggetto di controversie, perché l'allineamento dei calendari lunari con quelli solari implica l'inserimento periodico di mesi extra che, nel caso del calendario induista, non hanno collocazione fissa e sono chiamati purushottam.

E' comunque assodato che nel 1767 il giorno di Chaitra Shukla Saptami sia caduto ad inizio maggio, e la maggior parte degli studiosi concorda nel fissare la data esatta al 4 di maggio del calendario gregoriano.

Nacque, e su questo vi è più certezza, nel villaggio di Tiruvarur, oggi facente parte dello stato del Tamil Nadu, sulla costa sudorientale dell'India, e il nome di Tyagaraja gli fu dato proprio in onore della divinità protrettrice del locale tempio induista. La sua era una famiglia di bramini, casta di sacerdoti e insegnanti, nella quale erano all'epoca molto noti il nonno paterno Giriraja Kavi , poeta e musicista, e quello materno Kalahastayya, rinomato suonatore di veena, che insegnò al nipote i primi rudimenti della musica.

Dopo la morte del nonno il giovane Tyagaraja, che vedeva nella musica un modo per sperimentare l'amore di Dio e invece di concentrasi sui tecnicismi della musica carnatica (la musica classica del sud dell'India) era spinto essenzialmente da uno spirito devozionale e mistico, continuò i suoi studi sotto la guida del maestro Sonti Venkata Ramanayya.

Questi non tardò ad accorgersi che quel giovane allievo aveva ottime doti di compositore, e lo segnalò al sovrano del Thanjavur (così all'epoca si chiamava la regione) che lo invitò a corte, accompagnando l'invito con ricchi doni.

Tyagaraja però, che totalmente concentrato nella sua devozione per il dio Rama disdegnava la vita di corte preferendo vivere in modo spartano, declinò l'invito, componendo per l'occasione una delle sue kriti (canzoni) più conosciute, significativamente intitolata Nidhi Chala Sukhama, che tradotto suona più o meno come "Può la ricchezza dare la felicità?"

Fu questo episodio, ed altri simili che si successero negli anni seguenti, a procurargli una fama di santità che si estrinsecò nel titolo di shri, santo, che sempre più spesso veniva anteposto al suo nome. Intanto Tyagaraja continuava infaticabilmente a produrre musica, al punto che la voce popolare gli attribuisce non meno di 20.000 composizioni. Gli storici moderni riconoscono però che questo numero è senz'altro esagerato dalla venerazione di cui il musicista fu (ed è ancor oggi) oggetto.

In ogni caso, a prescindere dal numero reale delle sue opere, solo 700 sono quelle indiscutibilmente sue che ci sono giunte, anche perché Tyagaraja non si occupò mai di organizzare e catalogare la sua copiosissima produzione. Era infatti solito eseguire le sue composizioni in occasioni di culto senza preoccuparsi di scriverne la musica: erano i suoi allievi a farlo, a quanto pare usando come supporto delle foglie di palma, e nessuno di loro pensò mai a fare una edizione definitiva delle sue canzoni.

Shri Tyagaraja, come ormai tutti lo chiamavano, morì nei primi giorni del 1847 a pochi chilometri dal suo villaggio natale, nella cittadina di Thiruvaiyaru dove, a partire dai primi anni del Novecento, si tiene ad inizio gennaio un aradhana, una commemorazione del santo musicista, alla quale partecipano centinaia e centinaia di musicisti carnatici provenienti da tutto il mondo.

LA MELODIA

Jagadaanandakaaraka, della quale vi proponiamo la parte iniziale, è la prima delle Pancharatna, che in sanscrito significa "le cinque gemme". Queste cinque kriti, oltre ad essere forse l'opera di Tyagaraja più conosciuta ed amata, sono di enorme importanza anche dal punto di vista della teoria musicale perché costituiscono un nuovo modello di costruzione delle particolari strutture musicali, i raga, che stanno alla base della musica classica indiana. La loro esecuzione costituisce il momento culminante del Tyagaraja Aradhana.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dall'India
il 6 gennaio 1961

Yvert 123
Dentellatura 14 x 13½