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il musicalista
il personaggio del mese: AGOSTO 2019
fartein valen

IL PERSONAGGIO

Benché sia nato il 25 agosto 1887 a Stavanger (Norvegia), Fartein Valen trascorse la prima parte della sua infanzia in Madagascar, dove i genitori svolgevano l'attività di missionari. Le profonde convinzioni religiose della coppia furono trasmesse al figlio. Al ritorno in Norvegia, nel 1895, il piccolo Olav Fartein fu iscritto regolarmente a scuola e al tempo stesso iniziò a seguire le lezioni di pianoforte impartitegli da un'amica di famiglia.

Dimostrò da subito un vivo interesse per la musica, ma era molto versato anche in altre materie, prevalentemente classiche e umanistiche, tanto che nel 1906, al termine del corso di tre anni all'epoca obbligatorio per poter accedere all'università, superò il suo examen artium col massimo dei voti in tutte le materie, ad eccezione della matematica.

In quello stesso anno si iscrisse all'università di Kristiania, dove inizialmente seguiva i corsi di filologia: era infatti molto dotato per le lingue, e nel corso degli anni arrivò a parlarne correntemente ben nove. Il suo interesse primario restava però la musica, e studiò anche armonia, contrappunto e composizione con Catharinus Elling.

Finì dunque per lasciare gli studi di filologia per dedicarsi completamente alla musica. Dopo aver seguito i corsi di pianoforte e di organo al Conservatorio di Musica di Oslo, dove si laureò in musica d'organo nel 1909.

Seguendo i consigli di Elling e con l'aiuto di Max Bruch, gli studi musicali proseguirono presso l'Accademia Musicale di Berlino. Qui a Valen fu insegnata l'analisi dallo stesso Bruch e la composizione da Karl Wolf, ma a parte l'insegnamento dell'analisi e del piano, l'Accademia berlinese non fu gradita a Valen, che la trovava troppo tecnica. Gli piacque invece la vivacità della vita culturale berlinese, tanto che dopo la conclusione dei corsi accademici, nel 1911, prolungò il suo soggiorno fino al 1915. Fu in questo periodo che si dedicò, tra le altre cose, allo studio teorico e pratico delle tecniche di contrappunto di Bach.

E fu proprio ad una sua personale elaborazione del contrappunto che lavorò nel quinquennio successivo, trascorso nella casa di famiglia di Valevåg, nel Sunnhordland. Si dice che abbia completato circa 25.000 esercizi di contrappunto per piano, fino ad elaborare una sua personale tecnica atonale, da lui stesso battezzata "contrappunto dissonante" alla quale deve la celebrità.

Celebrità di cui ha tuttavia goduto, almeno inizialmente, più all'estero che in patria, tanto che quando nel 1923 morì sua madre fu costretto a tornare ad Oslo, dove per sbarcare il lunario trovò un impiego di curatore della Norwegian Music Collection presso la Biblioteca dell'Università di Oslo. Questo piccolo reddito fisso, qualche lezione privata, e l'ospitalità di sua sorella Magnhild gli consentirono di andare avanti fino alla fine degli anni '30, quando cominciò a viaggiare per l'Europa.

Fu prima a Parigi per molti mesi, poi trascorse diverse settimane in Italia e infine un anno e mezzo a Maiorca; questi viaggi gli fornirono nuovi spunti e stimoli per la sua attività di compositore e, paradossalmente, fecero salire la sua popolarità anche in Norvegia, dove fino ad allora pubblico e critica lo avevano trattato con diffidenza, quando non apertamente osteggiato.

Questo riconoscimento fu sancito dalla concessione di un vitalizio da parte del Parlamento norvegese, e dal 1935, lasciate alle spalle le preoccupazioni economiche, tornò a Oslo. Ci rimase fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, quando giudicò più prudente ritirarsi nuovamente a Valevåg, dove visse gli ultimi 14 anni della sua vita, e compose le sue opere più importanti.

Fartein Valen morì il 14 dicembre 1952 nell'ospedale di Haugesund dove era ricoverato per curare una insufficienza cardiaca probabilmente scatenata da un attacco di polmonite. Dopo i funerali di Stato, fu sepolto nel cimitero di Valevåg.

 

LA MELODIA

Glenn Gould, ritenuto uno più grandi pianisti mai vissuti grazie alla sua tecnica eccezionale, la sua sensibilità, l'assoluta modernità nella rilettura ed interpretazione dei classici, al momento della sua registrazione della Pianosonate nr. 2, opus 38 di Fartein Valen, scrisse in una lettera a Jane Fiedman della CBS Records: "Sento davvero, per la prima volta in molti anni, di avere incontrato una figura di spicco nella musica del XX secolo".
Di questa sonata vi proponiamo l'inizio della seconda parte, l'Andante.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Norvegia
il 25 agosto 1987
nel centenario della nascita

Yvert 930
Dentellatura 13¼ x 13