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il musicalista
il personaggio del mese: SETTEMBRE 2019
robert samut

IL PERSONAGGIO

Robert Samut avrebbe voluto essere musicista.

Fino dalla più tenera età infatti il quarto figlio di Giuseppe e Marianna Dormanin aveva mostrato una notevole inclinazione per la musica, e una volta in età scolare aveva apertamente manifestato il suo desiderio di essere avviato agli studi musicali. Fu il padre, ligio alla tradizione familiare, ad imporgli di studiare medicina, cosa che del resto avevano fatto anche i suoi due fratelli maggiori Richard e Carmelo.

E come medico la carriera di Robert fu brillante, perché dopo aver seguito i corsi dell’Università Di Malta prima e di quella di Edimburgo dopo, si laureò a pieni voti con una menzione di merito speciale per l’anatomia. Tornato in patria ottenne subito un incarico universitario come insegnante di Fisiologia e Batteriologia, e poco tempo dopo si arruolò come ufficiale medico nel prestigioso King's Own Malta Regiment.

Come medico e come militare fu tra i volontari che portarono i primi soccorsi alle vittime del terribile terremoto di Messina, nel 1908, dove si prodigò al punto che i suoi meriti furono riconosciuti da Vittorio Emanuele III, che lo nominò Cavaliere Ufficiale della Corona d'Italia. Pochi anni dopo, durante la Prima Guerra Mondiale, ricevette una decorazione analoga per il suo impegno nel fondare un ospedale sull’isola di Cipro, dove era stato comandato per servizio.

Ma l’amore per la musica non si era mai del tutto sopito in lui, e quando nel dopoguerra suo cognato Albert Laferla, direttore delle scuole di Malta, gli chiese di comporre un inno per i suoi studenti, gli tornarono in mente quelle poche righe di pentagramma che aveva iniziato a riempire anni prima, quando durante gli studi a Edimburgo, qualcuno gli aveva chiesto quale fosse l’inno nazionale di Malta.

Malta faceva allora parte dell’impero britannico, e non aveva un suo inno, e in quell’occasione Robert aveva pensato che sarebbe stato bello poterne scrivere uno. La richiesta di suo cognato, concomitante con le prime manifestazioni indipendentistiche culminate con la rivolta del 7 giugno 1919, spinse Samut a portare a termine il lavoro abbozzato anni prima in Scozia: le parole furono scritte, ovviamente in lingua maltese, da quello che è considerato il bardo per eccellenza della letteratura maltese, don Carmelo Psaila, prete e poeta meglio noto col nome di Dun Karm.

L-innu Malti, come fu da subito chiamato, venne all’inizio usato quasi esclusivamente in occasione delle celebrazioni dell’8 settembre, anniversario della rottura del grande assedio turco del 1565. Fu solo nel 1936, dopo la traduzione del testo in inglese, che entrò a far parte del repertorio della King’s Own Band, che lo eseguiva dopo il God Save the Queen nelle ricorrenze ufficiali.

Robert Samut tuttavia non si poté godere l’affermazione ufficiale della sua creazione patriottica, perché era morto due anni prima, il 26 maggio 1934 a soli 64 anni, per l’aggravarsi di una malattia di origine batterica contratta all’inizio degli anni ‘20 mentre, in qualità di anatomo-patologo dell’Università di Malta, eseguiva l’autopsia di una donna morta in circostanze misteriose.

LA MELODIA

Lil din l-art helwa, l-Omm li tatna isimha,
Hares, Mulej, kif dejjem Int harist:
Ftakar li lilha bl-ohla dawl libbis
t.

Eseguito per la prima volta nel 1923 e usato nelle occasioni ufficiali dal 1936, L-innu Malti venne dichiarato inno ufficiale locale della colonia britannica di Malta nel 1945. Dal 1964, con l'indipendenza, è diventato l'inno nazionale della Repubblica di Malta.


IL FRANCOBOLLO

Emesso da Malta
il 26 luglio 1969
nel centenario della nascita

Yvert 391
Dentellatura 13