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il musicalista
il personaggio del mese: MARZO 2020
glenn miller

IL PERSONAGGIO

Glenn Miller nacque a Clarinda nello Iowa il 1° marzo del 1904, ed aveva due anni quando i genitori si trasferirono a North Platte, nel Nebraska. A quei tempi una legge nota come Kinkaid Act concedeva alle famiglie l’assegnazione di un appezzamento di terra in zone dove il governo degli Stati Uniti voleva in qualche modo stabilizzare le prime ondate di colonizzazione, e i Miller ne approfittarono spostandosi dallo Iowa al Nebraska.

Qui Glenn frequentò le scuole elementari e si avvicinò alla musica: la madre era una discreta suonatrice di piano e organo e il padre, che si dilettava col mandolino, gliene regalò uno, che ben presto però fu scambiato con una vecchia tromba.

Quando nel 1915 la sua famiglia si trasferì di nuovo, questa volta a Grant City nel Missouri, Glenn cambiò ancora strumento: un trombone, stavolta acquistato da lui stesso con i proventi del suo “lavoro” di mungitore di mucche. E a Grant City, insieme al fratello maggiore Dean, cominciò anche a suonare nella banda locale.

Nel 1918 un nuovo trasferimento condusse la famiglia a Fort Morgan, Colorado, dove Glenn frequentò le scuole superiori entrando a far parte della squadra di football del liceo. Era un buon attaccante, tanto da essere nominato miglior giocatore del torneo nel 1920, anno in cui la sua squadra vinse i campionati studenteschi del Colorado. Durante il suo ultimo anno tuttavia, più che allo studio e al football, Glenn si interessò sempre di più alla musica, formando insieme ad alcuni compagni di classe una band.

Quando nel 1923 si iscrisse all'Università del Colorado a Boulder Glenn aveva ormai maturato la sua decisione: sarebbe diventato un musicista. Conseguentemente, trascorse la maggior parte del suo tempo lontano da scuola, frequentando audizioni e suonando con diverse band locali in decine di concerti. Come era logico aspettarsi, il primo semestre si concluse con un bilancio disastroso: tre bocciature su cinque esami.

Lasciata definitivamente la scuola, Miller passò di band in band fino al 1926, quando a Los Angeles entrò in contatto con Ben Pollack, la cui band era una delle più seguite del tempo. Con Pollack suonavano giovani e già noti jazzisti, come Bix Beiderbecke e Benny Goodman, con il quale Glenn divideva la stanza durante le tournées. Insieme si spostarono prima a Chicago e poi a New York, dove alla Ben Pollack Band si unì Jack Teagarden, un leggendario trombonista soprannominato Big T, il cui arrivo finì col metterlo in ombra. Decise allora di abbandonare il gruppo e stabilirsi a New York dove lavorò negli studi di registrazione, alla radio e con le produzioni di Broadway.

Accumulò in quel periodo esperienza e conoscenze, studiò composizione con Joseph Schillinger, e si sposò con una vecchia fiamma dei tempi di Boulder, Helen Burger. E finalmente, nel 1938 e dopo un primo esperimento fallito, riuscì finalmente a mettere insieme una band capace di suonare con uno stile del tutto innovativo, che arrivò ben presto a garantirgli il successo e il titolo di “re del swing”.

Nel 1942, al culmine della popolarità, Miller decise di unirsi allo sforzo bellico e, giudicato troppo vecchio per arruolarsi in Marina, riuscì a convincere il generale Charles Young a farlo entrare nell’Esercito per, parole sue, "essere messo a capo di una banda modernizzata dell'esercito". Fu sulle ali della United States Air Force (che allora era parte dell’Esercito) che Glenn Miller, la sua band e la sua musica sbarcarono in Europa, dove erano destinate a diventare il leit motiv della ricostruzione del dopoguerra.

Glenn Miller però non vide niente di tutto questo: il 15 dicembre del 1945 il piccolo monomotore che lo portava dall’Inghilterra a Parigi scomparve senza lasciare tracce nelle acque gelide della Manica. Sulla sua sparizione sono nel tempo fiorite diverse “leggende”. Si disse ad esempio che fosse stato fatto prigioniero e poi soppresso dal colonnello delle SS Otto Skorzeny, nel quadro di una misteriosa operazione tesa a ottenere la resa di Hitler, alla quale avrebbe partecipato anche l’attore inglese David Niven. O che il suo aereo si fosse trovato a volare sotto a una formazione di bombardieri alleati che, non avendo raggiunto l’obbiettivo a causa del maltempo, stavano scaricando le bombe nella Manica durante il rientro alla loro base. La versione ufficiale riferisce di un arresto del motore dovuto probabilmente alla formazione di ghiaccio al carburatore.

 

LA MELODIA

Composta durante il periodo di studio con Joseph Schillinger, Moonlight Serenade può essere definita il “manifesto artistico” di Glenn Miller. In essa vengono per la prima volta delineati i motivi principali del suo personalissimo swing, fra tutti l’impasto sonoro dei fiati che renderà inconfondibili tutte le sue future composizioni e le esecuzioni delle sue band.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dagli Stati Uniti d'America
l'11 settembre 1996

Yvert 2539
Dentellatura 11