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il musicalista
il personaggio del mese: SETTEMBRE 2019
clara schumann

IL PERSONAGGIO

Nella casa di Lipsia dove il 13 settembre 1819 Clara Josephine Wieck nacque si respirava letteralmente musica: il padre Friedrich oltre ad essere pianista e insegnante di musica, possedeva infatti una fabbrica di pianoforti e dirigeva un’impresa di edizione e scambio di spartiti musicali, mentre la madre Mariane Tromlitz, nipote di un noto flautista e compositore e figlia di un cantante, era a sua volta cantante e pianista.

Tra i due però i rapporti si guastarono presto, principalmente per la contrarietà di Friedrich nei confronti della carriera artistica della moglie dopo la nascita dei figli, e i due si separarono quando la piccola Clara aveva meno di sei anni.

A quel tempo il padre si era già accorto della straordinaria abilità musicale della figlia, e ottenne di sottrarla all’insegnamento scolastico normale per impartirgli lui stesso un’educazione dove il pianoforte aveva un ruolo preponderante. I suoi metodi erano severi ed autoritari, ma già all’età di otto anni la piccola Clara era in grado di tenere dei concerti abbastanza acclamati, e a undici anni partì (accompagnata dal padre che si occupava addirittura di riparare e accordare i pianoforti dove la figlia doveva suonare) per la sua prima tournée. Pochi anni dopo Clara conobbe Robert Schumann, di una decina di anni più grande di lei, anche lui allievo di Friedrich Wieck, e se ne innamoṛ.

Robert attese il diciottesimo compleanno di Clara per chiedere la sua mano al padre, ottenendo un secco rifiuto. Friedrich Wieck arrivò perfino a vietare alla figlia ogni contatto con Robert, ma nel 1840, anche davanti al pronunciamento di un tribunale, fu costretto a cedere. Da quel momento Clara rinnegò il cognome paterno per assumere quello del marito, con il quale diventerà a sua volta celebre. Restò a fianco di Robert anche durante gli ultimi anni della pazzia, fino alla morte, e fu per lui musa ispiratrice ed apprezzata interprete prima delle sue opere. Anche Johannes Brahms, pupillo di Schumann e amico intimo della coppia, la chiamò spesso ad eseguire le sue musiche.

La sua attività di concertista continuò anche dopo il ricovero in manicomio e la prematura morte del marito, del quale continuò ad eseguire anche post mortem i lavori, battendosi strenuamente per farne riconoscere ad apprezzare anche i pezzi più controversi e osteggiati dalla critica.

A partire dal 1878 la sua attività concertistica si affievolì, anche perché aveva accettato l’incarico di primo insegnante di piano del Dr. Hoch's Konservatorium di Francoforte, dove la sua fama di grande interprete del romanticismo musicale attirò allievi da tutte le parti d’Europa. Continuò tuttavia, pur abbandonando le tournées, ad esibirsi fino al 1891, quando il peggioramento delle sue condizioni di salute, ed in particolare il manifestarsi di una grave forma di sordità, la costrinsero a rinunciare ai concerti e, un anno dopo, anche all’insegnamento.

Ma la sua fama di pianista non deve far dimenticare che Clara, nonostante le frenetiche tournées alle quali prima il padre e poi il marito la costrinsero, nonostante gli anni dedicati alla cura di Robert Schumann, e a dispetto di ben otto maternità e del peso della gestione familiare lasciata interamente sulle sue spalle, fu anche compositrice di ben 45 opere che, poco conosciute ai suoi contemporanei (benché apprezzate da musicisti del calibro di Mendelssohn e Brahms), sono state riscoperte e valorizzate nella seconda metà del secolo scorso.

Clara Schumann morì a Francoforte a causa di un ictus il 20 maggio 1896, e fu sepolta, su sua esplicita richiesta, nel cimitero Alter Friedhof di Bonn, nella stessa tomba del marito.

 

LA MELODIA

Clara aveva appena 16 anni, più o meno il periodo in cui si innamorò di Robert Schumann, quando compose il suo Concerto per Piano in La minore Op.7. A dirigere la Leipzig Gewandhaus Orchestra in occasione della prima esecuzione pubblica, a dimostrazione di quanto l'ancor giovane musicista fosse apprezzata dai suoi colleghi, ci volle essere addirittura Felix Mendelsshon.
Ve ne proponiamo qui le prime note...

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Germania
il 5 settembre 2019
nel bicentenario della nascita

Yvert 3270
Dentellatura 13¾