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il musicalista
il personaggio del mese: SETTEMBRE 2021
darius milhaud

IL PERSONAGGIO

Figlio di un banchiere di Aix-en-Provence e discendente di una influente famiglia ebrea della regione della Vaucluse, nel sud della Francia, Darius Milhaud nacque a Marsiglia (città di origine della madre) il 4 settembre 1892. Entrambi i suoi genitori erano musicisti dilettanti di buona qualità: il padre aveva fondato la Société Musicale d'Aix-en-Provence, mentre la madre era una profonda conoscitrice di canti religiosi.

Il piccolo Darius mostrò precocemente di avere anch’egli buone doti musicali, in particolare come violinista, e un discreto talento per la composizione. Questo convinse i genitori a mandarlo a Parigi nel 1909, per iscriversi al Conservatorio di Musica e Declamazione, dove studierà fino al 1915. Oltre a studiare, il giovane Milhaud approfittò di quegli anni per legarsi di amicizia con alcuni degli esponenti musicale e letterari più in vista dell’epoca, tra i quali Georges Auric, Arthur Honegger, Paul Claudel e André Gide.

Affetto da una fastidiosa malattia reumatica, Darius Milhaud riuscì ad evitare di essere arruolato tra le truppe destinate al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. In questi anni il suo legame con Paul Claudel si rafforzò, sfociando in una collaborazione artistica che porterà alla composizione delle musiche di scena della Trilogia di Eschilo nella traduzione, appunto, di Claudel. E quando nell’immediato dopoguerra lo scrittore fu nominato ministro plenipotenziario a Rio de Janeiro volle che Milhaud lo seguisse come segretario personale.

Di ritorno a Parigi, fu tra i membri del Gruppo dei Sei, che animò la scena musicale e teatrale di Montparnasse negli anni ‘20, e questo gli consentì di legarsi anche a personalità come Jean Cocteau e Erik Satie. Al riconoscimento ottenuto nell'ambiente parigino fece seguito anche la notorietà all’estero, dove si recò spesso sia come direttore d'orchestra, che come critico musicale e conferenziere. Particolarmente felici furono le trasferte a Londra e negli Stati Uniti, dove ebbe modo di appassionarsi alle sonorità del jazz.

Nel frattempo, dopo essersi sposato nel 1925 con la cugina Madeleine (che nel 1930 gli diede un figlio, Daniel) continuò a scrivere diverse opere su libretti dei suoi amici Cocteau e Claudel e lavorò anche ad alcune colonne sonore cinematografiche.

Membro dal 1936, come critico e giornalista musicale, della redazione del giornale comunista Ce soir, fu costretto a fuggire dalla Francia occupata, dopo che il suo nome “come ebreo e come compositore d'arte degenerata” era stato iscritto in ben due liste di proscrizione. Nel 1940 partì dunque per gli Stati Uniti, dove trovò un posto di insegnante di composizione al Mills College di Oakland, in California; qui ebbe come allievi, tra gli altri, Dave Brubeck, Burt Bacharach, Steve Reich e Philip Glass.

Tornato in patria dopo la guerra, gli fu offerto il posto di professore di composizione al Conservatorio Nazionale di Musica a Parigi, ma non interruppe mai la sua collaborazione con il Mills College, e continuò la sua attività didattica alternandosi tra Parigi e gli Stati Uniti fino al 1971.

Ma la stessa malattia reumatica che gli aveva consentito di evitare le trincee della Prima Guerra Mondiale continuava ad affliggerlo, fino a degenerare in una forma di artrite reumatoide che gli causò una paralisi progressiva. Costretto a rallentare prima, e a interrompere poi, la sua attività di musicista e insegnante, morì a Ginevra il 22 giugno 1974: solo tre anni prima, già malato era diventato membro dell’Académie des Beaux-Arts.

 

LA MELODIA

Dotato di viva curiosità, Darius Milhaud fu profondamente impressionato dai ritmi e dalle sonorità della musica tradizionale brasiliana, che imparò ad apprezzare durante il suo soggiorno a Rio de Janeiro al seguito di Paul Claudel.
Ne è un esempio la sua Saudades do Brasil, pubblicata proprio al rientro dal Brasile, nel 1920, di cui vi proponiamo le prime note.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Francia
l'11 aprile 1986

Yvert 2367
Dentellatura 13