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il musicalista
il personaggio del mese: MARZO 2023
modest musorgskij

IL PERSONAGGIO

Modest Petrovic Musorgskij nacque il 9 marzo 1839 a Karevo, nel governatorato di Pskov, da una famiglia di proprietari terrieri di vecchia nobiltà. I possedimenti di famiglia erano vastissimi, e in quella campagna situata 400 km a sud di San Pietroburgo, tra laghi, foreste, steppe e villaggi tipicamente russi il piccolo Modest crebbe ascoltando le nenie popolari che gli cantava la sua balia, la njanja.

Fu quello il suo primo contatto con la musica, ma bastò a sua madre per accorgersi che il figlio aveva buone attitudini musicali. Fu lei la sua prima maestra, e a sette anni Modest già suonava il pianoforte durante le feste e le riunioni familiari.

Avviato agli studi militari, dal 1852 frequentò la Scuola della Guardia Militare, dove si distinse in storia e filosofia. Continuò tuttavia a coltivare lo studio del pianoforte, e quando nel 1856 terminò gli studi con il grado di ufficiale di fanteria, invece di curarsi della propria carriera militare accettando trasferimenti nei vasti territori dell’impero cercò di restare a San Pietroburgo, dove iniziò a frequentare gli ambienti più brillanti e mondani della città.

Era ormai un pianista di indiscusso valore, e ben presto fece amicizia con Aleksandr Dargomyzskij, il quale lo introdusse nella ristretta cerchia di musicisti che di lì a poco avrebbero formato il cosiddetto Gruppo dei Cinque. Tra di loro, il più celebre era Milij Balakirev, dai critici considerato il vero fondatore e animatore del gruppo e questi, intuendo il suo valore, lo prese sotto la propria ala curandone personalmente la formazione e il perfezionamento.

Nel frattempo però, quando ancora frequentava la scuola militare, Musorgskij aveva perso il padre, e senza le sue capacità di amministratore la situazione economica della famiglia aveva conosciuto un drastico e rapido declino. E quando nel 1859, dopo aver rifiutato un trasferimento ad un reggimento acquartierato troppo lontano San Pietroburgo, fu costretto a dare le dimissioni dall’esercito dovette adattarsi a trarre dal proprio lavoro di musicista i mezzi di sussistenza.

Aveva già da qualche anno iniziato, con un certo successo, a comporre, ma si erano purtroppo cominciati a manifestare, insieme ad alcuni screzi musicali con gli altri componenti del Gruppo dei Cinque, anche i sintomi di una sindrome depressiva destinata ad accompagnarlo fino alla morte.

Il decennio successivo fu caratterizzato da una serie di opere iniziate, interrotte, riprese e solo a volte portate a termine, mentre nel 1864, costretto dalle vicende materiali, fu costretto ad entrare nel Genio Civile, e a rimanere a lungo al servizio dello stato. Nel 1870 l'opera per la quale è oggi maggiormente conosciuto, il Boris Godunov, venne rifiutata dalla direzione del teatro imperiale di San Pietroburgo, che accettò di metterla in cartellone quattro anni dopo, solo su esplicita richiesta della celeberrima cantante Julia Platonova. L’opera divise il pubblico tra entusiasmo e disapprovazione totale, e fu tolta dal cartellone dopo poche repliche.

Da questo momento, la vita di Musorgskij si fece sempre più solitaria, povera e triste. Segnato dalla morte del pittore Viktor Hartmann, suo carissimo amico, in ricordo del quale compose i Quadretti di una esposizione, si legò al conte Arsenij Golenišcev-Kutuzov, e ne musicò i cicli poetici Senza sole e Canti e danze della morte.

Costretto dalla necessità, accettò anche di accompagnare, in qualità di pianista, una cantante lirica in tournée nel sud della Russia, ma al suo ritorno a San Pietroburgo, agli inizi del 1880, si ritrovò a sopravvivere del poco che guadagnava accompagnando al pianoforte le lezioni di canto e insegnando il solfeggio ai bambini.

E mentre il suo stato di salute, anche a causa della dipendenza dall’alcool, peggiorava sempre più, continuava a lavorare accanitamente alla Kovàncina, un dramma musicale per piano e canto che ultimò sul finire dell’estate del 1880. Durante l’inverno successivo, ormai ridotto in miseria, abbandonato da quasi tutti gli amici e deriso da critici e pubblico, cadde gravemente ammalato.

Nel mese di febbraio del 1881 fu ricoverato all'ospedale militare di San Pietroburgo, dove morì il 16 marzo, ad appena 42 anni di età.

LA MELODIA

Ispirandosi a leggende e opere letterarie russe, Musorgskij fece di un sabba di streghe il tema di Una notte sul Monte Calvo, un poema sinfonico che completò il 23 giugno del 1867.
Eseguito per la prima volta solo dopo la sua morte da Rimskij-Korsakov (che tuttavia lo modificò profondamente) è oggi noto in tutto il mondo grazie all’arrangiamento che ne fece nel 1968 Stokowskij per la colonna sonora del film d’animazione Fantasia, di Walt Disney.

IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Cecoslovacchia
il 9 marzo 1968
nel 150° anniversario della nascita

Yvert 2794
Dentellatura 12 x 11¼