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il musicalista
il personaggio del mese: LUGLIO 2023
louis armstrong

IL PERSONAGGIO

Nipote di schiavi e figlio di povera gente, Louis Armstrong nacque e crebbe in condizioni di indigenza in un quartiere povero di New Orleans. La data esatta della sua nascita è un piccolo mistero, perché lui aveva sempre dichiarato di essere nato il 4 luglio 1900, e fu solo una quindicina di anni dopo la sua morte (avvenuta il 6 luglio del 1971 a New York) che dall’esame di alcuni documenti battesimali, fino ad allora creduti persi, saltò fuori la data del 4 agosto 1901.

Passò l’infanzia frequentando più le strade, dove cercava di guadagnare qualche soldo tra lavoretti e furtarelli, che la scuola tanto che a 11 anni, definitivamente espulso dalla Fisk School e coinvolto in un giro di piccola delinquenza giovanile, finì alla Home for Colored Waifs, un riformatorio per ragazzi di colore.

Fu nella banda musicale del riformatorio che il giovane Louis, che già aveva cominciato a cantare chiedendo l’elemosina in strada insieme ad altri ragazzi, apprese a suonare la cornetta. Gli elementi di base di quello che all’epoca si chiamava ragtime (e che ben presto sarebbe diventato il jazz) li aveva già assimilati nelle strade del quartiere nero di New Orleans: “Ogni volta che chiudo gli occhi per soffiare nella mia tromba, guardo nel cuore della buona vecchia New Orleans…”, dichiarerà moltissimi anni dopo, ormai celebre in tutto il mondo, in un intervista.

A quattordici anni riuscì a trovare un lavoro grazie anche all’appoggio del grande percussionista Black Benny, e di lì a poco cominciò a suonare sui battelli fluviali con l’orchestra di Fate Marable e nelle band locali, dove incontrò Joe King Oliver, il Re, considerato uno dei grandi padri del jazz.

Fu proprio King Oliver, nel frattempo trasferitosi a Chicago, a invitarlo nel 1922, ad unirsi alla sua Creole Jazz Band, e questa fu l’opportunità che permise al giovane Louis di esprimere al meglio tutto il suo talento, nonché di sviluppare il suo stile distintivo, caratterizzato da improvvisazioni virtuosistiche e da una tecnica di tromba innovativa.

Aveva una tecnica tutta sua che gli consentiva di soffiare nella tromba, grazie anche alla conformazione della sua bocca, con una pressione molto elevata, tale da permettergli passaggi musicali impossibili ad altri. È proprio alla forma e alle dimensioni della sua bocca che si riferisce il soprannome con il quale è famoso nel mondo: Satchmo, contrazione di satchel mouth, e cioè "bocca a borsa". Agli inizi della carriera era anche conosciuto come Dippermouth, "bocca a ramaiolo", per la sua abitudine di tenere accanto a sé sul palco un secchio d’acqua dal quale attingeva romaiolate d’acqua per rinfrescarsi la bocca durante le sue esibizioni.

Negli anni successivi Armstrong suonò con tutti i grandi nomi del nascente genere jazz, a cominciare da Bix Beiderbecke, e soprattutto Fletcher Henderson con il quale si esibì per diversi anni a New York, per poi tornare a Chicago e formare una sua band, la Louis Armstrong and His Hot Five con la quale, quando non era in giro per l’America, suonava normalmente a Chicago in un locale, il Sunset Café, che aveva tra i suoi soci anche il gangster Al Capone.

Dopo la Grande Depressione del 1929, durante la quale si era stabilito a New York, ormai famoso al punto che gli altri musicisti jazz venivano spesso in città solo per sentirlo suonare, fece anche diverse tournée in Europa: era ormai considerato il più grande trombettista jazz della storia e anche come cantante la sua voce calda e profonda, a tratti rauca, incontrò un notevole successo.

La sua attività concertistica non si interruppe del tutto nemmeno con la Seconda Guerra Mondiale, riprendendo maggior vigore negli anni del dopoguerra, quando girò il mondo con la sua All Stars Orchestra, spesso nella veste ufficiale di ambasciatore della cultura statunitense. Solo sul finire degli anni ‘60, a causa anche dei problemi di salute e dell’età, i suoi concerti si fecero più rari, fino a cessare del tutto dopo il successo di Hello Dolly!, con Barbra Streisand, nel 1969.

LA MELODIA

Uomo molto generoso, di Louis Amstrong si dice che abbia donato più danaro di quanto ne abbia tenuto per sé, e fu anche tra i più importanti finanziatori di Martin Luther King e altri attivisti della causa dei neri d’America, anche se mai mischiò la politica con la musica, tranne forse la volta in cui definì pubblicamente il presidente USA Dwight Eisenhower “two-faced”, falso, e “no guts”, smidollato, per la sua inerzia dopo i disordini razziali di Little Rock nel 1957; in quell’occasione cancellò anche una serie di concerti europei (tra i quali uno a Mosca) organizzati nel quadro della sua attività di ambasciatore culturale degli Stati Uniti, sostenendo di non voler rappresentare all’estero un governo in conflitto con la gente di colore.

Con l'introduzione dello stesso Satchmo... "ladies and gentlemen: When The Saints Go Marching In" in una vecchia esecuzione accompagnato dai suoi Hot Five


IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Francia
nella serie Stelle del Jazz
il 13 luglio 2002

Yvert 3500
Dentellatura 13