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il musicalista
il personaggio del mese: DICEMBRE 2023
Joaquin Turina PÉrez

IL PERSONAGGIO

Joaquin Turina Pérez nacque a Siviglia il 9 dicembre 1882. Il padre, Joaquin Turina y Areal, aveva lontane origini piemontesi, ed era un pittore appartenente alla corrente dei costumbristi, molto attiva nella Spagna del XIX secolo; la madre, Concepción Pérez, cantava nel coro femminile della sua associazione.

La sua inclinazione per la musica si manifestò quasi per caso, quando all’età di quattro anni la sua governante gli regalò una piccola fisarmonica sulla quale il piccolo Joaquin si divertiva ad improvvisare, dando prova di un notevole virtuosismo. I genitori decisero di assecondare la sua inclinazione iscrivendolo prima ai corsi musicali del Colegio del Santo Ángel, e poi affidandolo agli insegnamenti del compositore e maestro di cappella Evaristo García Torres. Fu proprio quest’ultimo, quando Joaquin aveva solo 12 anni, ad iniziarlo agli studi di contrappunto e composizione.

Nel frattempo, quasi per gioco, aveva fondato con alcuni amici un gruppo chiamato La Orquestina, che divenne molto richiesto a feste e ricevimenti, consentendogli così di guadagnare i suoi primi soldi come musicista. Per questo gruppo Turina Pérez compose le sue prime opere, le quali incontrarono il gradimento del pubblico, tanto che già alla sua seconda esibizione ufficiale a teatro, non ancora quindicenne, decise di eseguire musica da lui composta.

In questo periodo compose la sua prima opera lirica, La Sulamita, che suo padre, sfruttando le sue amicizie nell’ambiente artistico madrileno, tentò di far arrivare al debutto addirittura al Teatro Real di Madrid. Il tentativo non ebbe successo, ma alla fine degli studi superiori Joaquin si trasferì comunque nella capitale per frequentare la facoltà di medicina, che presto abbandonò per continuare, con l’assenso e il sostegno del padre, la sua formazione musicale.

Rimasto poco tempo dopo improvvisamente orfano di entrambi i genitori, su consiglio del suo vecchio maestro García Torres, si trasferì a Parigi per studiare composizione con Vincent D’Indy alla Schola Cantorum. Per mantenersi, cominciò a dare concerti presentando le sue composizioni, che incontrarono un notevole successo in diverse delle sale più alla moda di Parigi. “A Parigi -ebbe a dichiarare - ho perfezionato tutti gli studi di composizione, e poi, sempre studiando, sono arrivato ad amare sempre di più una professione in cui c’è sempre qualcosa da imparare.”

E a Parigi, dove si sposò e compose alcune delle sue opere più significative, probabilmente, Turina Pérez sarebbe restato per molti decenni se lo scoppio della Prima Guerra Mondiale non lo avesse indotto a tornare in Spagna. Assunto come maestro concertista al Teatro Real, continuò a comporre nuove opere, affiancando a queste attività anche l'incarico di insegnante di composizione al Conservatorio di Madrid.

Durante gli anni '20 e '30, visitò spesso Barcellona e la Catalogna, dove collaborò con diverse orchestre, in particolare quella del grande violoncellista Pau Casals, con il quale strinse una buona amicizia. Con l’avvento del franchismo, mentre Casals si autoesiliò in Francia, Turina decise di restare in Spagna, riuscendo a superare il drammatico periodo della Guerra Civile grazie alla protezione accordatagli dal console britannico, suo ammiratore, che lo accolse tra il personale amministrativo del consolato.

A guerra finita Turina, la cui attività concertistica e di composizione si era molto diradata, fece parte di una commissione incaricata della riorganizzazione dei conservatori spagnoli, per poi essere nominato Commissario Generale della Musica, posizione da cui promosse l'organizzazione finale dell'Orchestra Nazionale. Fu anche critico musicale molto apprezzato.

Da diversi anni sofferente per una malattia respiratoria che lo costrinse a ripetuti ricoveri in sanatorio, Joaquin Turina Pérez morì a Madrid il 14 gennaio 1949 per un attacco di broncopolmonite acuta.

 

LA MELODIA

Dedicata alla moglie Obdulia Garzón, sposata durante il periodo parigino, dalla quale ebbe cinque figli, Danzas fantásticas, Op. 22 è l’opera più conosciuta di Joaquin Turina Pérez. Scritta tra l'11 e il 29 agosto 1919, originariamente per pianoforte, fu però portata al debutto nella versione orchestrata nel febbraio del 1920. La versione originale per pianoforte era spesso eseguita da Turina in chiusura dei suoi concerti.

Ascoltiamo la prima delle tre danze, una jota aragonese intitolata Exaltación.


IL FRANCOBOLLO

Emesso dalla Spagna
il 14 maggio 1983

Yvert 2324
Dentallatura 13¼