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Pacchi postali: tariffe, classificazione e modulistica |
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| CLASSIFICAZIONE BOLLETTINI A TARGHETTA (Interitalia n. 136, n. 137 e n. 138) |
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| di Alessio Giorgetti | ||||||||||||||
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BOLLETTINI n. 136 (facciale L. 20) Con le nuove tariffe del 25 marzo 1975 il valore del bollettino passò da L. 10 a L. 20. Conseguentemente furono emessi i nuovi bollettini con il facciale aggiornato classificati con il n. 136 dal catalogo Interitalia nelle consuete tre tipologie A, B, e C. Un’osservazione interessante riguardo a questi bollettini riguarda la loro data di arrivo negli uffici postali. Probabilmente la fornitura era in ritardo, infatti le prime date da me trovate per i bollettini n. 136 sono a Maggio 1976, quando ormai la tariffa del bollettino era già salita a L. 30. Ritengo dunque difficile reperire i bollettini n. 136 usati senza integrazione (durante il 1975), personalmente non ne ho mai visti. Questi bollettini come formato e dimensione ricalcano i bollettini n. 134 tipo 3. Il catalogo Interitalia li descrive come segue:
La descrizione è corretta, ma non molto accurata. Vediamo di approfondirne qualche dettaglio attraverso le seguenti immagini. Il bollettino 136a illustrato nella figura sotto è partito in data 11 febbraio 1979, in questo caso il fracobollo da L. 30 a integrazione del valore del bollettino fu posto sul retro. Si nota che l’indicazione della stamperia I.P.S. (C.V.) Stab. Foggia è lievemente diversa da quella descritta sul catalogo, essa è uguale in tutti gli esemplari in mio possesso.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?BollettinoCatalogo=136A Il bollettino 136b illustrato nella figura sotto è partito in data 6 ottobre 1981, in quella data la tariffa per il valore del bollettino era già L. 200, infatti è presente un’integrazione per L. 180. L’indicazione della stamperia è identica a quella del n. 136a. Sul tassello in alto a destra è visibile il testo Mod. 253-A (in verticale) utilizzato per i pacchi con assegno.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?BollettinoCatalogo=136B Il bollettino 136c illustrato nella figura sotto è partito in data 14 giugno 1980. Come nei n. 134c3 il margine sinistro è assente, l’indicazione della stamperia sul tassello a sinistra Roma – Ist. Poligr. Stato P.V. è spostata sul basso ed è lievemente diversa da quella indicata sul catalogo Interitalia.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?BollettinoCatalogo=136C In conclusione per i bollettini n. 136 riassumerei la descrizione come segue:
Aggiungo che non sono noti bollettini bilingue con facciale da L. 20. Ovviamente se qualcuno dovesse averne in collezione saremo felicissimi di pubblicarli. Infine, piccola curiosità, i Mod. 253 e 253-A sono le etichette applicate a cavallo tra il corpo del bollettino e la ricevuta che riportavano il numero del pacco. I Mod-253 sono stampati su carta bianca (pensati per pacchi senza assegno) e riportano sempre un numero pari. I Mod. 253-A sono stampati su carta rossa (pensati per pacchi con assegno) e riportano sempre un numero dispari.
Le tariffe del 25 marzo 1975 restarono in vigore solo fino alla fine dell’anno e con le tariffe del 1 gennaio 1976 il valore del bollettino passò da L. 20 a L. 30. Furono dunque emessi i nuovi bollettini con il facciale aggiornato classificati con il n. 137 (A, B, C) dal catalogo Interitalia. Vale per questi bollettini la stessa osservazione evidenziata per i n. 136, tendenzialmente arrivarono negli uffici postali quando ormai la tariffa era passata a L. 50 ed è dunque molto difficile reperire i bollettini n. 137 usati senza integrazione (i.e., entro l’ottobre 1976), personalmente non ne ho mai visti. Come i precedenti i n. 137 ricalcano formato e dimensioni bollettini dei n. 134 tipo 3. Il catalogo Interitalia li descrive brevemente menzionando l’unico cambiamento rilevante rispetto ai precedenti tipi: • N. 137 – Nel tassello di destra Spazio riservato all’applicazione del cartellino numerato Mod. 253. Con CAP. Riguardo al n. 137a, il catalogo Interitalia riporta (con una descrizione particolarmente avara di particolari: “foro metallico piccolo senza cartoncino”) anche un sottotipo indicato come n. 137Aa che non mi è ancora capitato di vedere. Il bollettino 137a illustrato nella figura sotto è partito in data 6 luglio 1979. L’indicazione della stamperia I.P.S. (C.V.) Stab. Foggia è identica a quella dei bollettini da L. 20. Sulla frazione visibile del tassello in alto a destra non si intravede il testo Mod. 253 (in verticale) infatti, come menzionato sul catalogo, sotto al Mod. 253 di Recanati è presente il testo Spazio riservato all’applicazione del cartellino numerato Mod. 253 scritto in orizzontale su due righe, analogamente ai bollettini da L. 10 n. 134 di tipo 1 stampati alla Casciani.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=137a Il bollettino 137b illustrato nella figura sotto è partito in data 8 settembre 1979. Colore a parte, esso è identico al 137a.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=137b Il catalogo Interitalia riporta anche il bollettino per pacchi assicurati n. 137c, che in linea di principio dovrebbe essere analogo al 136c ma con valore di L. 30. Tuttavia, non ho mai visto questo bollettino nemmeno in fotografia. L’ipotesi che non sia mai stato stampato è plausibile, ma sarei felice di essere smentito. Aggiungo che non sono noti bollettini bilingue con facciale da L. 30. Ovviamente se qualcuno ne ha in collezione saremo felicissimi di pubblicarli.
Le tariffe del 1 gennaio 1976 restarono in vigore solo per dieci mesi, con le tariffe del 1 novembre 1976 il valore del bollettino passò da L. 30 a L. 50. Furono dunque emessi i nuovi bollettini con il facciale aggiornato classificati con il n. 138 (A, B, C) dal catalogo Interitalia. Questa tariffa restò in vigore più a lungo delle due precedenti, questi bollettini dunque sono più comuni dei n. 136 e 137, e si possono facilmente reperire anche usati senza integrazione (i.e., prima del 1981), tuttavia non è facile trovarne di usati prima del 1979. Come i precedenti i n. 138 ricalcano formato e dimensioni bollettini dei n. 134 tipo 3. Il catalogo Interitalia li descrive molto brevemente menzionando l’unico cambiamento rilevante rispetto ai precedenti tipi:
Per ciascuna delle tre tipologie sono descritti due sottotipi che andremo ad analizzare in dettaglio. Il bollettino 138a1 illustrato nella figura sotto è partito in data 22 febbraio 1979. L’indicazione della stamperia I.P.S. (C.V.) Stab. Foggia è identica a quella dei bollettini da L. 20 e 30. Il testo nel tassello in alto a destra è riportato orizzontalmente. Questo pacco giunse “scondizionato” (danneggiato) a destinazione, in questi casi il pacco veniva aperto dal destinatario nell’ufficio postale che poteva rifutarlo anche in base alle condizioni del contenuto.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=138a1 Il bollettino 138a2 illustrato nella figura sotto è partito in data 26 agosto 1980. L’indicazione della stamperia I.P.Z.S. (C.V.) Stab. Foggia ha la lettera Z di zecca in più rispetto ai 138a1. Questo pacco conteneva anche una lettera, dunque il mittente ha pagato anche il corrispondente di una lettera primo porto.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=138a2 Di questo bollettino sono state reperite anche altre varianti, che ricordano molto la descrizione data dal catalogo Interitalia per il sottotipo n. 137Aa: “foro metallico piccolo senza cartoncino”. Tuttavia questi sottotipi non sono menzionati per i n. 138. Il bollettino 138a (sottotipo non catalogato) illustrato nella figura sotto è partito in data 23 ottobre 1980. L’indicazione della stamperia è I.P.Z.S. OFF. C. V. - ROMA. Come è evidente questo bollettino ha un foro piccolo rinforzato unicamente in metallo. Non sono comuni ma neanche rari, ne ho una mezza dozzina in collezione.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=138a-roma Anche il seguente bollettino 138a risulta non catalogato, esso è partito in data 23 ottobre 1980. L’indicazione della stamperia è Litografia Legatoria Poste Ferrovia – Bologna caratterizzato, come il precedente, da un singolo foro piccolo rinforzato in metallo. Di questo sottotipo sono a conoscenza di un’unico esemplare, ho anche il dubbio che possa essere un bollettino di stampa privata, ma la presenza del valore e del simbolo repubblicano rende questa ipotesi poco probabile. Servirebbero altri riscontri, ancora una volta si invitano i collezionisti alla condivisione. Sappiamo altresì che la litografia bolognese fu anche utilizzata per stampare i “bollettini illustrativi” di alcune emissioni nei primi anni ’80.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=138b1 Il bollettino 138c1 illustrato nella figura sotto è partito in data 21 agosto 1980. L’indicazione della stamperia è Roma – Istituto Poligrafico dello Stato P.V., non ho invece mai visto la versione indicata dal catalogo con il n. 138c2 che dovrebbe avere l’indicazione della stamperia “Roma – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato”. Su questo specifico bollettino segnalo l’utilizzo dei francobolli perfin “B.C.I”, in generale l’uso dei francobolli perfin non è comune in questo periodo, ma non sono difficili da reperire su bollettini inviati da istituti bancari.
Altre immagini: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?bollettinoCatalogo=138c1 Aggiungo che non sono noti bollettini bilingue con facciale da L. 50. Ovviamente se qualcuno ne ha in collezione saremo felicissimi di pubblicarli.
La seguente tabella riassume le considerazioni discusse in questo articolo. Dove si trova scritto ok significa che, a meno di dettagli (e.g., abbreviazioni diverse sull’indicazione della stamperia), la descrizione sul catalogo Interitalia corrisponde ai bollettini effettivamente ritrovati. Le scritte in verde in tabella segnalano l’esistenza di sottotipi non catalogati. Le scritte in rosso segnalano sottotipi catalogati che non ho ancora avuto il piacere di vedere. Le scritte in azzurro segnalano prime date antecedenti a quelle indicate sul catalogo Interitalia che ho riportato tra parentesi.
Alessio Giorgetti | ||||||||||||||