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Monteriggioni
Integrazione della scheda di Monteriggioni (pag. 155)
Dobbiamo anzitutto rettificare la data di apertura della collettoria, che nel nostro libro è riportata all'anno 1882.

Infatti abbiamo trovato in data 23 Aprile 1883 la delibera in cui il Consiglio Comunale di Monteriggioni decide di "...domandare all'On. Direzione Generale delle Poste in Roma che venga instituita una Collettoria Postale a Monteriggioni con giornaliero servizio di portalettere nell'interno del Comune per distribuire e raccogliere dalle cassette postali le corrispondenze delle località di Strove, Scorgiano, S.Colomba, Fontebecci, toccando quindi Siena per prendere le corrispondenze da quell'Ufficio di Posta Centrale. Offre il concorso alla spesa che la Posta incontrerà per tale servizio fino alla somma di Lire Duecento all'anno da porsi a carico del Bilancio Comunale, applicandola per il corrente anno proporzionalmente al fondo per le spese impreviste."1

Quindi la collettoria fu istituita nell'anno 1883 e non 1882. Il collegamento con Siena era assicurato da un servizio giornaliero di "procacciato con vettura" dipendente da quella direzione postale, mentre il Comune concorreva al mantenimento dei due pedoni che facevano servizio tra il capoluogo e le frazioni.

Nella seduta consiliare del 12 Agosto 1884 si delibera di "...concordare il concorso proporzionale alla spesa stabilita in Lire Cento annue per i due Pedoni postali da Scorgiano a Strove e viceversa e da S.Colomba a S.Martino" e il sindaco riferisce "...avergli fatto sperare la Direzione di Siena che nel venturo anno la spesa anzidetta possa esser sostenuta per l'intiero dal R° Governo."1 Speranza che rimase tale ancora per molti anni.


Nel 1887 il Comune propone un riordinamento del servizio postale e la soluzione stabilita dalla Direzione Provinciale delle Poste è interessante soprattutto perché (caso unico, per quanto ne sappiamo) viene nominato "collettore fiduciario" un prete. Ecco il testo della "officiale" inviata il 13 Agosto 1888 al sindaco di Monteriggioni:

"Questa Direzione Provinciale ha stabilito che ad iniziare dal 15 Agosto prossimo il servizio postale in codesto Comune sarà il seguente:
- Recapito giornaliero della corrispondenza da Siena a Fontebecci, S.Dalmazio e S.Colomba a mezzo di un portalettere rurale nominato nella persona di Paolo Crismer.
- Servizio per Abbadia a Isola, Strove, Scorgiano non che per la parte superiore del Comune a mezzo dell'agente Giubbi Virgilio.
- Il servizio di recapito per la Frazione di Quercegrossa la detta Direzione lo ha affidato al Procaccia della Castellina del Chianti, ed ha pure concordato con il Parroco di Quercegrossa l'incarico gentilmente assunto dal medesimo di collettore fiduciario per i suoi popolani.
Il Comune per tale servizio dovrà corrispondere £ 150 all'anno al portalettere Paolo Crismer e £ 250 all'anno all'Agente Virgilio Giubbi, e procurare l'apertura di una piccola buca nella casa del Curato di Quercegrossa, per raccogliere la corrispondenza
."2

Di certo il parroco mantenne il suo singolare incarico fino al 1904, quando fu istituita a Quercegrossa una collettoria di 1a classe, il cui circolo rurale comprendeva Casa Pera, Lornano, Belvederino, Monistero, Ripa di Sotto e Casello. Il primo titolare fu Arturo Ticci, "esonerato per violazione epistolare" nel 1916; seguì Cesare Castagnini fino al 1919, quando anche lui dovette andarsene "...perché ha optato per il posto un invalido di guerra" , che era un certo Ademaro Solventi.3

Nel 1892 troviamo che per le frazioni di Uopini, S.Dalmazio, Fungaia e Santa Colomba è in servizio il portalettere rurale Eugenio Becatti, al quale il Comune concede "...per una sola volta un sussidio di £ 10 [...] poiché per malattia subita dové a proprie spese farsi supplire nel servizio per il corso di un mese spendendo una somma maggiore al suo stipendio."4

Gli subentra dal 1898 al 1909 Alfredo Massarelli5, che riceveva £ 260 annue dalle Poste, più £ 250 dal Comune di Monteriggioni; segue nel 1909 Ettore Masotti, che resterà in servizio ventisei anni, fino al 1935, ed era stato "...autorizzato a servirsi dell'aiuto di un sostituto che muove da S.Colomba, per la qual cosa gli è concesso un aumento di £ 400 annue di retribuzione". Intanto anche il compenso annuo da parte delle Poste era stato elevato prima a £ 360, poi a £ 460.3

Il portalettere Siena-Monteriggioni dipendeva dalla Direzione di Siena, Ufficio corrispondenze e pacchi.

Il 18 Agosto 1914 la Giunta Comunale chiede all'Amministrazione Postale di accogliere la richiesta avanzata dal parroco di Riciano, don Roberto Mangiavacchi, perché il pedone postale "...che attualmente limita il suo giro alla località Casa Bucci protragga la sua gita fino alla Parrocchia di Riciano, perché ivi è il centro naturale della vita collettiva, trovasi la scuola per adulti analfabeti ed agevola alle singole famiglie, per tramite degli alunni, il ritiro della corrispondenza [...] Ritenuto come riesca assai più comodo anche agli abitanti che risiedono nella località Colle Ciupi mandare a ritirare la corrispondenza a Riciano anziché a Casa Bucci per la minor distanza che intercorre fra le due località". Raccomanda anche "...che presso la Parrocchia di Riciano sia collocata una cassetta postale conforme trovasi nelle frazioni Poggiolo, S.Colomba, Lornano ed altre".6

Gli alunni adulti che frequentavano la scuola per analfabeti provenivano dalle case coloniche sparse nella zona e avrebbero potuto ritirare a Riciano le lettere loro dirette, se il postino le avesse lasciate alla locale parrocchia. Non sappiamo se la richiesta venne accolta.

E' certo che dal 1909 al 1918 Benvenuto Cecchi era il titolare della ricevitoria, ma non abbiamo dati per dire chi fu il primo collettore postale di Monteriggioni: forse lo stesso Cecchi, forse un Migliorini, dato che nel 1911 troviamo come supplente Angela Bartalini ved. Migliorini, che successe nel 1918 al Cecchi, dapprima come gerente e dal 1929 come titolare. Dopo di lei, dimessa nel 1952 "per inabilità fisica", fu nominato ricevitore suo figlio Walter Migliorini, già supplente dal 1950.3

Non ci sentiamo neppure sicuri sulla data di passaggio da collettoria a ricevitoria: finora ci risultava che fu nell'anno 1901, ma ultimamente ci è capitato di vedere questo biglietto postale del 1905 che reca ancora il vecchio bollo ottagonale della collettoria. Continuiamo le nostre ricerche, con la speranza di poter dare in seguito notizie più precise ai nostri lettori.


Altri ricevitori supplenti furono Bruna Ravenni, Quirino Felli, Vario Giubbi e Angelina Pastore in Migliorini. Come portalettere, dopo il Masotti troviamo Archimede Staccioli nel 1936, Pasquale Poggi dal 1936 al 1940, Mario Sammicheli dal 1941.

Nel 1894 Monteriggioni aveva rifiutato l'impianto del telegrafo. Infatti, nella seduta consiliare del 27 Ottobre di quell'anno il sindaco comunica "...una circolare del Ministero delle Poste e Telegrafi del 20 Luglio 1894 con la quale si propone ai Comuni l'impianto di un Ufficio Telegrafico mercé il pagamento per una volta tanto di un contributo di £ 150, provvedendo a tutte le altre spese inerenti l'Amministrazione, la quale affiderebbe il servizio telegrafico al Commesso della Posta locale [...] Il Consiglio, ritenendo che ben poco vantaggio verrebbero a risentire i Comunisti della istituzione del suddetto Ufficio nel Castello di Monteriggioni, ove resulta verrebbe aperto dovendosene affidare il servizio al Commesso della Posta inquantoché a breve distanza dal Castello esiste l'Ufficio Telegrafico della Stazione della Castellina in Chianti, è di unanime parere doversi porgere ringraziamento al Ministero delle Poste e Telegrafi per la offerta di che sopra è cenno, e passa all'ordine del giorno."7

Soltanto 34 anni dopo, nel 1926, il Comune ritorna sulla sua decisione e il podestà Alberto Tailetti delibera di richiedere "...l'impianto di una ricevitoria telegrafica nel Capoluogo del Comune, Monteriggioni Castello [...] di concorrere nella spesa relativa con £ 1000 per l'impianto dell'Ufficio; £ 400 per ogni km nuovo di linea da costruire; £ 100 per ogni km di filo nuovo da porre in opera, impegnandosi il Comune a trovare i locali adatti per l'Ufficio stesso". La distanza dell'ufficio dalla stazione di Castellina era di km 2,500.

Le pratiche andarono per le lunghe, dovendo intervenire anche il "Circolo delle Costruzioni Ferroviarie" di Firenze per "...la protezione dell'incrocio nei pressi di Castellina Scalo" e solo il 27 Luglio 1929 il Podestà poté comunicare al Prefetto di essere stato informato ufficialmente che "...l'attuazione del servizio telegrafico al Castello di Monteriggioni sarà effettuato nella seconda quindicina del corrente mese."8

Nel 1952 Monteriggioni fu classificato Agenzia P.T. con 3 ore di straordinario

1) A.S.S. - Prefettura - n. 1798, cat. 8
2) A.S.S. - Prefettura - n. 1925, cat. 8
3) A.P.S. - Registri del personale
4) A.S.S. - Prefettura, Affari generali, anno 1892, serie I, cat. 8
5) Nel libro erroneamente indicato "Mazzarelli".
6) A.S.S. - Prefettura - anno 1914, Affari generali, serie I, cat. 8
7) A.S.S. - Prefettura - anno 1894, idem
8) A.S.S. - Prefettura - anno 1929, idem


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